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Matrimonio

10 cose che forse non sapevate sull'anello di fidanzamento

Sua maestà l’anello di fidanzamento. Un gioiello ammirato e desiderato. Il simbolo perfetto perché perfetta è proprio la sua forma circolare che simboleggia un legame indissolubile dove non c’è principio e non c’è fine. Ecco alcune curiosità

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Olga Franco Fotografa

In fatto di matrimonio sappiamo benissimo che, dalla notte dei tempi, è la donna che decide l’intera organizzazione; partendo dal suo abito da sposa prende in mano il comando delle cose da fare, stila le check list e i contatti con i fornitori, seleziona le bomboniere matrimonio, definisce tema e colori. All’uomo spetta la parte più lucida e razionale, quella di tenere a mente il piano economico e i preventivi; ma c’è una precisa scelta in cui deve farsi trasportare dal lato più romantico. E non ci riferiamo alla scelta del suo abito da sposo, ma ad un acquisto ben più importante: l’anello di fidanzamento. Siete sicuri di sapere proprio tutto su questo tema? 

1. Il significato delle pietre

Non solo diamante. Chi vuole osare con un regalo originale, studiato e non scontato, può farlo ricercando nel significato delle pietre preziose la giusta ispirazione in cui è celato un tenero messaggio per la propria amata. Un po’ come per il bouquet di fiori, dove ogni scelta ha la sua simbologia e il suo significato. Diamante: amore duraturo, solido e forte; rubino: amore ardente; zaffiro: amore fedele; smeraldo: amore che allieta la speranza; acquamarina: matrimonio duraturo, limpido e felice; berillo: una pietra simbolo di un legame solido; opale: amore sincero.

2. Dove si porta?

La tradizione vuole che venga portato all’anulare della mano sinistra, proprio come la fede, facendo riferimento alla legenda che vuole che da lì passi una piccola arteria chiamata vena amoris che porta sangue direttamente al cuore. Sempre la tradizione vuole che il giorno del matrimonio, l’anello venga spostato sull’altra mano per far spazio alla fede, anche se è molto in auge la tendenza di portare sullo stesso dito sia la fede che l’anello di fidanzamento.

Giulia Santarelli Foto

3. Cosa scelgo?

In fatto di opzioni, la scelta potrebbe ricadere su: solitario, quello corredato da diamante è il più gettonato e porta con sé il simbolo dell’eternità evocata proprio dalla gemma dura e resistente; trilogy, dove le tre pietre indicano il simbolo dell’amore passato, presente e futuro; riviera, una tempesta di piccoli brillantini che percorrono il perimetro dell’anello sulla parte superiore donando un’allure molto raffinata ed elegante; veretta o mezza veretta, un giro di pietre lungo tutto il perimetro dell’anello o solo per metà giro, per un tocco particolare e raffinato.

4. Con chi vado?

Si sa, in fatto di acquisti, gli uomini sono sempre timorosi. Non sono pochi i futuri sposi che scelgono di farsi accompagnare dalla mamma, dalla migliore amica o dalla sorella di lei, così come negli atelier, per la scelta dell’abito da cerimonia uomo, un parere femminile può essere sempre d’aiuto per un acquisto più consapevole.

5. Quando è giusto darlo?

La tradizione vuole che l’anello sia il giusto dono dopo 3-5 anni di fidanzamento. Oggi, dove il fidanzamento non è più una data stabilita dalle famiglie, questa consuetudine è ormai superata perché a prevalere è l’istinto, il sentimento e la consapevolezza di avere di fronte la compagna della propria vita.

Natascia Torres

6. Un anello e poi?

Cosa ci si aspetta dopo la consegna? Si devono già far partire gli inviti matrimonio oppure è da qui che tutto inizia? Se facciamo riferimento alla tradizione, dopo la consegna dell’anello dovrebbe iniziare la fase dei preparativi, per poi giungere al matrimonio che è bene non venga fissato oltre l’anno dalla consegna dell’anello.

7. Non solo l’anello

Anche il packaging vuole la sua parte: è importante mantenere la classica scatola a cupola in velluto rosso o blu, corredata magari da una luce a led che, puntando direttamente sulla pietra, ne esalti subito la lucentezza, non appena viene aperta la scatola.

8. Un anello da tramandare

Molto tenera è anche l’usanza di donare alla futura moglie l’anello di famiglia, tramandando alle generazioni future quello che è stato un gioiello storico e di valore. Succede comunemente nelle famiglie reali: come dimenticare il bellissimo anello donato da William alla sua futura moglie Kate Middleton? Una vera eredità regale.

MC Fotografia

9. Oltre la tradizione

Non sono pochi i futuri sposi che scelgono di rompere le barriere della tradizione ispirandosi ai trend che propone la moda del momento. Nel 2017 la forma delle gemme prevede tagli ovali o quadrati, abbinati anche a gemme colorate, per anelli unici e particolari, dal fascino quasi regale.

10. Come prepararsi alla consegna?

Mai ammutolirsi quando lo si infila al dito: è bene pronunciare un minimo di discorso, una frase d’amore corredata dalla fatidica domanda. Scegliere l’occasione giusta o il contesto perfetto vi aiuterà a creare un’atmosfera carica di sentimento che ricorderete per tutta la vita: una cena in una data particolare, durante un viaggio, a natale, sotto la vostra futura casa, soli o davanti a tutta la famiglia, l’importante è sorprendersi e innamorarsi.

Da qui, tutto ha inizio in un vortice di emozioni che solo chi fa questa scelta consapevolmente e perdutamente sa cosa significhi. Provare a spiegarlo a parole è difficile perché tutto si riconduce ad un gesto che ha a che fare con l’irrazionalità dei sentimenti e dell’amore. L’anello è un simbolo perfetto da custodire ed ammirare. Ah, sapevate che è possibile personalizzarlo? Con una piccola incisione, la perfetta frase per matrimonio di tutti i tempi: Mi vuoi sposare?

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