Differenza tra matrimonio e unione civile: tutto ciò che dovete sapere
Coppie di fatto, convivenza di fatto, matrimonio egualitario, unioni civili. Non avete ben chiare tutte le differenze? Ci pensiamo noi ad aiutarvi, cercando di fare chiarezza, passo dopo passo.
N.B. Abbiamo inserito dei prodotti di altre aziende per aiutarti a navigare e goderti i momenti più importanti della tua vita. Ti informiamo che potremmo ottenere una commissione dalla vendita dei prodotti acquistati tramite i link presenti sul sito.
Riuscire a barcamenarsi nel crogiuolo di definizioni e leggi riguardanti i matrimoni, le unioni civili, le convivenze di fatto e le coppie di fatto, può essere effettivamente molto complicato. Per questo, abbiamo deciso di mettere nero su bianco, in maniera chiara e concisa, le principali differenze tra matrimonio e unione civile in primis, per poi estendere il discorso anche a tutti gli altri vincoli. Se si tratta di una tematica che vi sta particolamente a cuore perché vi riguarda personalmente o se volete essere sul pezzo e padroneggiare al meglio l’argomento in caso di un’accesa discussione in famiglia, procedete nella lettura di questo articolo.
Indice
- Matrimonio e diverse tipologie di unione, step by step
- Differenza tra matrimonio e unione civile
- Differenza tra matrimonio egualitario e unione civile
- Differenza tra matrimonio e coppia di fatto
- Convivenza di fatto
Matrimonio e diverse tipologie di unione, step by step
Nel nostro Paese, vi è ancora molta confusione per quanto riguarda la definizione di alcuni termini che oramai sono fortunatamente entrati nel nostro vocabolario quotidiano. In tanti, a distanza di quasi 6 anni dall’approvazione della legge Cirinnà (20 maggio 2016), hanno infatti dubbi sulle maggiori differenze di diritti tra matrimonio e coppia di fatto, così come sulle unioni civili o i matrimoni egualitari. Questo ovviamente è dovuto anche alle mille sfaccettature che ognuno di questi istituti porta con sé, alla terminologia usata, che di certo non aiuta, facendo sorgere dubbi su dubbi. Per questo, di seguito procederemo step by step, andando a snocciolare di volta in volta quali sono gli aspetti che maggiormente caratterizzano ognuno degli argomenti interessati.
- Articoli correlati: La guida completa per organizzare un matrimonio civile
Differenza tra matrimonio e unione civile
Partiamo immediatamente dalla differenza matrimonio e unione civile sostanziale, necessaria per comprendere tutto il resto: il matrimonio può essere contratto solo da persone di sesso diverso, l’unione civile1, invece, è un istituto valido per le coppie dello stesso sesso. Da questo assunto, poi, derivano ulteriori differenze unione civile e matrimonio che naturalmente vanno a coinvolgere vari aspetti della vita di coppia, come diritti e questioni prettamente legali. Un’altra differenza tra unioni civili e matrimonio civile o religioso, risiede nel rito stesso. Nel primo caso, infatti, non sono contemplate le pubblicazioni, ma i due futuri coniugi presenteranno una dichiarazione all’ufficiale di stato civile alla presenza di due testimoni. Non dovranno recitare alcuna formula, dunque, come avviene invece per il matrimonio. Una differenza unioni civili e matrimonio che effettivamente salta all’occhio è poi che nelle prime non compaia l’obbligo di fedeltà, cosa che invece è presente nel secondo.
Altre differenze tra unione civile e matrimonio riguardano il cognome: nel matrimonio, la regola è che la moglie mantenga il proprio cognome da nubile con la possibilità di aggiungere nei documenti ufficiali il cognome del marito; nelle unioni civili è possibile indicare nella dichiarazione un solo cognome che sarà quello rappresentante la famiglia.
La separazione
E se la relazione giunge al termine? In questo caso, sicuramente il percorso di una coppia unita civilmente risulta più snello e rapido. La più grande differenza in questo senso tra i due vincoli sta nella tempistica per ottenerne lo scioglimento. Le coppie sposate potranno separarsi e decorso un tempo che va dai sei ai dodici mesi potranno anche divorziare, invece per quelle unite civilmente le tempistiche sono quasi azzerate, potendo divorziare direttamente senza passare per la separazione. Sarà necessario comunicare solamente all’ufficiale di stato civile la propria decisione, in seguito alla quale dopo tre mesi il divorzio sarà effettivo.
I figli
Sicuramente il tasto più dolente, quello che ha reso la legge Cirinnà orfana di un provvedimento così importante, come la possibilità di adozione per le coppie dello stesso sesso o di ricorrere alla procreazione assistita. A differenza del matrimonio, in cui i bambini nati sono considerati legalmente figli di entrambi i genitori, i bambini nati durante l’unione civile vengono considerati per legge solo figli del genitore biologico.
Gli aspetti in comune
Non solo differenze tra matrimonio e unione civile ma anche diritti e doveri uguali. Il dovere di contribuire sia moralmente sia materialmente ai bisogni della famiglia rimane immutato in entrambi i vincoli, così come la scelta del regime patrimoniale da adottare. Anche in materia di successione l’unione è parificata al matrimonio. Infine, una assonanza davvero importante: alle unioni civili vengono estesi gli ordini di protezione contro gli abusi familiari.
Differenza tra matrimonio egualitario e unione civile
Il matrimonio egualitario è un matrimonio accessibile a tutti, al di là del sesso dei futuri coniugi. L’Italia è rimasto l’unico Paese dell’Europa occidentale a non prevederlo, avendo introdotto, per sopperire a questa carenza, le unioni civili.
In entrambi i casi, sia quindi che si parli di matrimonio egualitario sia di “specifica formazione sociale”, ossia l’unione civile, coesistono l’obbligo di abitazione, di assistenza materiale e morale, l’indennità pensionistica, scelta del regime patrimoniale e la possibilità di scegliere, in caso di grave malattia, se accettare o meno le cure per il partner malato. Le differenze, invece, sono praticamente le stesse del matrimonio etero.
Differenza tra matrimonio e coppia di fatto
La legge Cirinnà, nonostante a torto o ragione sia stata molto dibattuta, ha dato vita ad un modo di intendere la famiglia al di là del vincolo del matrimonio. La comunione di una vita spirituale e materiale, infatti, è stata estesa anche ai conviventi (coppie di fatto) che quindi possono godere di diritti fino a quel momento non concessi. Ma facciamo un passo alla volta. Cosa si intende esattamente per coppia di fatto? Si tratta di due persone che convivono ma che hanno deciso di non formalizzare la loro unione neanche con la registrazione in comune, al fine di dar luogo ad una convivenza di fatto che è riconosciuta dalla legge. La differenza legale tra matrimonio e coppia di fatto sta quindi nella definizione sopra menzionata. Ma nonostante le coppie di fatto non siano disciplinate dalla legge, la giurisprudenza ha fornito nel corso del tempo una serie di tutele nei loro confronti, inclusi stati di crisi, cessazione dell’unione e mantenimento dei figli.
Al contrario, a differenza del matrimonio, per le coppie di fatto la legge non prevede il diritto al mantenimento post separazione, a meno che non si sia fatto un accordo scritto; viene meno il diritto all’eredità, disposizioni testamentarie a parte; non è prevista la pensione di reversibilità.
- Leggi anche: Quali documenti servono per il matrimonio?
Convivenza di fatto
Quando un legame è definibile come convivenza di fatto? La convivenza di fatto avviene quando due persone decidono di attestare il loro legame attraverso un’autocertificazione presentata al comune di residenza, nella quale i conviventi dichiarano di convivere allo stesso indirizzo. Detto ciò, appare doveroso menzionare la differenza tra matrimonio, unione civile e convivenza di fatto, in primis in base al sesso, per cui: il matrimonio può essere contratto solo da persone di sesso diverso, l'unione civile è un istituto valido per le coppie dello stesso sesso, la convivenza può essere istituita sia per i rapporti eterosessuali che per i rapporti omosessuali.
Nella convivenza di fatto compaiono altre differenze, a partire dai diritti del partner più debole economicamente che in caso di separazione non potrà esigere di essere mantenuto da quello più “forte”. Altra differenza è riscontrabile nella successione ereditaria che non è automatica per cui il partner rimasto in vita potrà diventare titolare dei beni solo tramite testamento. Infine, per i conviventi di fatto non sussiste la pensione di reversibilità.
Siamo giunti alla conclusione di questo lungo viaggio in cui abbiamo cercato di chiarire, qual è la differenza tra matrimonio e unione civile, per poi andare a scoprire anche tutti gli altri vincoli, fornendo un quadro più ampio dei diritti e doveri di ciascuno. Se, arrivati a questo punto, cercate anche qualche suggerimento per un oufit da sposa da unione civile, qui vi diamo qualche suggerimento!
Se ti è piaciuto questo articolo leggi anche:
- Come organizzare un matrimonio civile: la guida completa
- I dubbi più frequenti sul congedo matrimoniale: domande e risposte
- Tradizioni matrimonio italiano: 12 usanze legate alle nozze che non passano di moda
- Chi paga il matrimonio? Il galateo delle spese di nozze
Le informazioni contenute in questo articolo potrebbero presentare inesattezze o non essere del tutto aggiornate e non intendono sostituirsi ad una consulenza legale. Ti invitiamo a contattare un legale per ricevere assistenza specifica in base al tuo caso. Matrimonio.com non si fa carico delle informazioni contenute nei siti esterni, sui quali non esercita nessun tipo di controllo.
Riferimenti
- Unione Civile www.gazzettaufficiale.it