L'essenziale è invisibile agli occhi: le nozze di Marco e Roberta
Da semplici amici e marito e moglie. In una cornice dal fascino raffinato ed essenziale, Marco e Roberta hanno coronato il loro sogno d’amore. Sorrisi, complicità, allestimenti perfetti, tanto verde ed una gioia davvero contagiosa.
Ci sono amori che nascono senza un tempo preciso; amori che vivono della complicità degli sguardi, della ricerca instancabile delle attenzioni e della sicurezza dell’altro nella propria vita, in un tempo che ben precede il vero fidanzamento. Forse è tutto questo o molto di più quello che ha investito e attraversato i cuori di Marco e Roberta: un vortice di passione e tenerezza scoperta così d’improvviso in una romantica serata in discoteca eppure nei loro destini, nel loro cercarsi a distanza e nel frequentare le stesse compagnie, era celato il vero senso del loro amore.
L’8, il simbolo dell’infinito
8 lunghi anni di cammino fianco a fianco, di amore cresciuto passo dopo passo accarezzando le loro anime. Da questo numero, che inevitabilmente evoca l’infinito, tutto si ferma e tutto ricomincia; da qui Marco ha deciso di sorprendere la sua Roberta donando un nuovo inizio alla loro storia…verso l’infinito.
Quelle emozioni autentiche e pure non sono ostentante ne urlate ma le ritrovi nel calore delle mura domestiche ed è proprio in quel posto in cui avevano iniziato a concretizzare i loro progetti, nel loro nido d’amore, il 13 maggio 2016, in una normalissima serata d’inizio estate che Marco si inginocchia ai piedi di Roberta chiedendole Mi vuoi sposare mentre, tra lacrime e pura emozione, suggella la frase con il fatidico anello di fidanzamento. Ma è la tenerezza di sapere che giorni prima, da vero gentleman, aveva chiesto al padre, in sposa la sua bambina che continua a riempire di commozione e orgoglio il cuore e gli occhi di Roberta.
Poca apparenza ma tanta sostanza, quella dell’amore
E così, passo dopo passo iniziano i preparativi che portano al gran giorno. Tutto si incastra in un susseguirsi di eventi e appuntamenti senza affanno e senza troppe pressioni. L’idea era proprio quella di creare un evento, una giornata piacevole e da ricordare e per questo il tutto andava incastonato in una cornice perfetta come l’Abbazia di Sant’Andrea in Fiume a Ponzano Romano, immersa nella valle del Tevere.
“Non abbiamo scelto uno stile in particolare, volevamo una grande festa, dallo stile semplice ma ricercato e molto curato nei dettagli, qualcosa che ci rispecchiasse e in cui potessimo sentirci a nostro agio e così è stato!”. Il fascino essenziale e vagamente country della location ha ispirato il resto delle nozze, a partire dalla suite grafica interamente studiata, progettata e personalizzata da Paper-pow. Dalle partecipazioni all’angolo Guestbook, dal tableau mariage ai segnaposto, dalla carta menù fino all’originalissimo cake topper, tutto ha trovato il giusto spazio seguendo un mood semplice ma elegante. Gli angoli tematici, gli allestimenti fatti prevalentemente di iuta, rafia, tronchi, verde e fiori hanno richiamato alla perfezione le nuance del verde con un fil rouge costante ma mai stucchevole.
La gioia condivisa
Per lui una abito classico dal taglio semplice, reso particolare da una cravatta estrosa e raffinata; per lei, trionfo di complimenti per il suo abito da sposa corto della collezione Pronovias con un corpetto in pizzo lavorato molto finemente; infine, colpo d’occhio sulle scarpe sposa firmate Jimmy Chooo e glitterate sui toni del bronzo. E così, il 2 ottobre 2016, solo 5 mesi dopo la proposta, Marco e Roberta hanno detto il loro Sì, tra gli sguardi divertiti ed emozionati di parenti e amici, quelli veri, perché la gioia, quando è condivisa, si raddoppia e si moltiplica in un vortice di emozioni e partecipazione.
Il reportage è stato realizzato da Salt'n'pepper Wedding Portrait che ha saputo cogliere le espressioni di commozione, gioia, imbarazzo e divertimento, regalando a Marco e Roberta uno scrigno di ricordi dal valore inestimabile, dallo stile vintage ed essenziale, quell’essenziale che è invisibile agli occhi ma che riesci a percepire con l’empatia delle anime e dei cuori, proprio come ci hanno descritto Gloria e Martina: “La sensazione costante che abbiamo avuto è quella di “gioia condivisa”, tutti vivevano questa giornata con affetto e partecipazione e ci sembra scontato sottolineare che in un’atmosfera tale il nostro lavoro sia stato ancora più appassionante”.
