Matrimonio ebraico: alla scoperta di un rito antichissimo
Scoprite con questo articolo uno dei riti matrimoniali più affascinanti della storia, ricco di carisma e di impatto visivo ed emotivo molto forti.
Il rito ebraico del matrimonio è senz'altro una delle celebrazioni più affascinanti e cariche di significato tra quelle delle religioni monoteistiche. L'ebraismo è una civiltà millenaria che prende le mosse dal cammino umano e spirituale di Abramo, ha un suo codice di fede, di storia e di Bibbia ebraica, cioè l'Antico Testamento. La celebrazione del matrimonio è coinvolgente, ricca di usanze, rituali, nenie e litanie. Con questo articolo vogliamo raccontarvi di più e farvi scoprire questa tradizione del popolo israelita.
Indice:
- 1. Gli atti preliminari al matrimonio
- 2. Matrimonio ebraico: le caratteristiche del rito
- 3. I festeggiamenti di un matrimonio ebraico
- 4. Come ci si veste a un matrimonio ebraico
- 5. Curiosità sul matrimonio ebraico
1. Gli atti preliminari al matrimonio
Una volta che una coppia ha deciso di sposarsi, il primo step da organizzare è l'incontro tra le rispettive famiglie e il raggiungimento degli accordi tra i rispettivi genitori, i Tena’im. Secondo le usanze, a questo punto l'uomo regala alla donna un anello di fidanzamento, in genere con un diamante, oppure una moneta, mentre in passato si regalava una vera e propria dote.
La tradizione ebraica considera questa una fase molto significativa per ottenere l'assenso al matrimonio delle proprie famiglie, anche se, nel caso in cui i genitori facessero obiezione alla scelta del partner, il diritto ebraico permette comunque che un uomo e una donna si sposino, nonostante il parere contrario della famiglia. Poi la coppia ne darà annuncio agli amici e ai parenti.
2. Matrimonio ebraico: le caratteristiche del rito
La cerimonia del matrimonio è di forte impatto visivo ed emotivo e può essere celebrata in una sinagoga o in luogo privato ma, in entrambi i casi, non può svolgersi durante lo Shabbat, la festa del risposo, che è celebrata ogni sabato, né in un giorno festivo. Durante tutta la settimana antecedente la data delle nozze è comune usanza che gli sposi non si incontrino, ma giusto prima della cerimonia è tradizione che lo sposo vada nella stanza della sposa per vederla, prima di coprirle il volto con il bedeken, il velo. Dopo questo dettaglio delicato, ha inizio la cerimonia. Entrambi gli sposi stanno in piedi davanti al rabbino e sotto un baldacchino chiamato chuppàh, che poggia su quattro pali e che simboleggia la famiglia che insieme costruiranno i due coniugi. Il chuppàh è costituito da un panno, da un lenzuolo o da un tallit.
Le due fasi della cerimonia
La cerimonia è articolata in due fasi. La prima è il Kiddushin, durante la quale c'è il dono da parte dello sposo alla sposa di un anello o più raramente di una moneta d'oro. La seconda fase è il Nessu’in durante la quale c'è la benedizione del vino. Durante la cerimonia il rabbino legge in aramaico la Ketubbàh, un vero e proprio contratto matrimoniale che disciplina gli obblighi del marito nei confronti della moglie. Al termine di questa lettura sono recitate sette benedizioni e gli sposi bevono ripetutamente del vino da uno stesso calice.
Il calice di vetro
Una volta che gli sposi hanno bevuto dal calice di vetro, questo viene gettato a terra dallo sposo e rotto con un piede, a ricordare la distruzione del tempio di Gerusalemme o, secondo altre interpretazioni, per scacciare gli spiriti demoniaci. Un'altra credenza popolare dice che lo sposo che non riesca a rompere il bicchiere al primo colpo, sarà dominato dalla moglie.
3. I festeggiamenti di un matrimonio ebraico
Dopo il rito avrà inizio il banchetto, solitamente caratterizzato da un'atmosfera molto allegra e gioiosa. La festa prenderà il via con un rito particolare ovvero la benedizione della challah, il tipico pane intrecciato. A questo punto, anche tra una pietanza e un'altra proseguiranno i festeggiamenti tra balli, canti e danze tradizionali. La hora, una delle tradizioni matrimoniali più importanti, è una danza allegra che di solito si svolge subito dopo l'ingresso degli sposi sul luogo del ricevimento, o dopo il primo ballo. A proposito di primo ballo, questo è un altro momento molto particolare dei festeggiamenti, perché moglie e marito vengono innalzati con le rispettive sedie da amici e parenti e fatti ondeggiare a tempo di musica ebraica tradizionale.
4. Come ci si veste a un matrimonio ebraico
Durante un matrimonio ebraico, per tradizione la donna vestirà di bianco, di questo colore dovrà essere il suo abito e il suo velo. Si dice che questo sia dovuto a un'antica tradizione legata alla verginità e alla purezza e al fatto che la sposa inizi una vita nuova e pura con suo marito. Al corredo si aggiungono un paio di guanti, che la sposa deve indossare nel momento in cui accetta la moneta d'oro, perché quest'ultima non può essere presa a mani nude. Lo sposo invece deve indossare un kittel sopra l'abito nuziale, ovvero la tipica tunica bianca che serviva come sudario di sepoltura per gli ebrei. Il kittel simboleggia per lui la vita eterna nell'aldilà e l'auspicio che nella sua vita terrena ci siano solo cose positive. L'uomo può anche indossare un tallit, il tipico indumento bianco a righe nere, dei rituali ebraici. A tutti gli uomini della cerimonia viene poi data una kippah, il tipico copricapo circolare usato nei luoghi di culto. Per quanto riguarda gli invitati, le donne, gli uomini, le damigelle e i testimoni, questi sono liberi di indossare qualsiasi abito desiderino senza aver bisogno di un look particolare.
5. Curiosità sul matrimonio ebraico
Il Migveh
Forse tutti non sanno che prima del matrimonio la sposa è accompagnata al Migveh. Qui si immerge nell'acqua senza nient'altro addosso, inclusi smalti, anelli o trucchi e cose che impediscano il contatto diretto con l'acqua e si immerge in un bagno purificatore. Dal matrimonio in avanti, la donna ebrea è chiamata a ripetere questa immersione nei giorni che seguono ogni ciclo mestruale; il miqveh infatti è un bagno che serve a rendere ritualmente pura la persona che vi si immerge, più spiritualmente che fisicamente.
Maschi da una parte, femmine dall'altra
Dopo la rottura del bicchiere di cui parlavano del paragrafo 2, gli invitati gridano "Mazal Tov", l’augurio che accompagna i novelli sposi nella loro vita insieme. Quindi iniziano i festeggiamenti e i balli. Attenzione, però, soltanto gli sposi balleranno insieme perché durante la serata ogni altra danza avverrà tra gli uomini da una parte e tra le donne dall'altra, rigorosamente divisi dopo aver banchettato insieme.
Mentre siamo abituati ad assistere a matrimoni abbastanza uguali e tradizionali, con molti punti in comune, i matrimoni ebraici, che si discostano un po' da tutto ciò, ci insegnano a godere di un radicato folklore e a rispettare e non perdere tradizione antiche e forti.