Bouquet da sposa, quali le sue origini?
È uno degli elementi essenziali del look nuziale, tanto da essere quasi dato per scontato. Il bouquet da sposa ha però una lunga storia alle spalle. Scopriamola insieme!
Il bouquet sposa avrà un ruolo chiave nella valorizzazione dell’abito di cui dovrà enfatizzare i dettagli: si tratta infatti di un elemento essenziale del bridal look che, nella maggior parte dei casi, rispecchia il tema del matrimonio e la personalità della sposa. Ma il celebre bouquet di fiori ha anche un profondo significato simbolico che si è evoluto nel corso dei secoli: con origini antiche, questo accessorio porta con sé tradizioni e superstizioni che meritano di essere conosciute.
Radici nell’antichità
Si pensa che il bouquet affondi le proprie radici in epoca addirittura pre-cristiana. In particolare, in Egitto era usanza diffusa fare composizioni con erbe aromatiche (soprattutto foglie di timo e rametti di rosmarino) e aglio: secondo le credenze popolari, infatti, questi elementi, insieme, avrebbero protetto gli sposi dagli spiriti maligni. Una tradizione altrettanto diffusa in antichità era quella di mangiare alcuni pezzettini di queste piante per poter beneficiare del loro potere afrodisiaco. Ciò che restava del bouquet veniva invece portato nei templi e donato agli Dei che avrebbero così protetto la coppia.
L’influenza araba
Anche la cultura araba ha contribuito a formare e valorizzare nel tempo la tradizione del bouquet della sposa. Erano infatti proprio gli arabi ad essere soliti adornare la sposa con un mazzo di fiori che, però, dovevano essere tassativamente d'arancio, simbolo di purezza, fecondità e abbondanza. La sposa non solo aveva il capo decorato con questi fiori, ma li portava anche in mano in un piccolo mazzolino chiuso con nastri. Da qui l'usanza dei fiori d'arancio come simbolo tipico del matrimonio.
E in Europa?
Tra il VII e il IX secolo d.C., con le invasioni arabe, pare che il bouquet abbia iniziato ad essere utilizzato anche dalle spose europee che venivano adornate con fiori di giglio (simbolo di purezza) sia sul capo sia come, appunto, mazzo da portare in mano. Ma è nell’Ottocento che la tradizione del bouquet si consolida definitivamente in Italia: in quel periodo infatti diventerà addirittura protagonista eccentrico delle nozze con dimensioni che si ampliano sempre di più per poi ridursi a inizio Novecento a causa della crisi.
Un mezzo di comunicazione
Nel tempo la celebre composizione floreale è stata anche utilizzata come segreta fonte di comunicazione: la sposa, scegliendo determinati tipi di fiori, mandava un messaggio al fidanzato prima di trascorrere la prima notte di nozze insieme. Un bouquet di rose rosse simboleggia infatti passione, mentre un bouquet di peonie desiderio di felicità e serenità, e così via...
Tempi recenti: le regole del galateo
Le regole del galateo vogliono che il bouquet sia l’ultimo regalo che il futuro sposo fa, da fidanzato, alla propria sposa: in questo modo si chiude la fase del corteggiamento per dare il via alla vita insieme. Sempre la tradizione vuole che venga recapitato a casa della sposa la mattina stessa delle nozze dal testimone dello sposo oppure direttamente dal fiorista. Naturalmente oggi si è sempre meno costretti a seguire i dettami del bon ton: di fatto, il bouquet viene consegnato alla sposa da chi è andato a ritirarlo e possono essere anche la mamma, la sorella, una damigella o le amiche!
Il lancio del bouquet
Se si parla di storia del bouquet da sposa non si può non spendere due parole sul fatidico lancio il giorno delle nozze. La tradizione vuole che sul finire della cerimonia la sposa lanci alla cieca il suo bouquet, voltando le spalle a un gruppo di nubili . Un rituale che rappresenta una sorta di “passaggio di testimone” dalla sposa a una donna single: la neo-moglie, separandosi dall’ultimo regalo che ha ricevuto dal suo fidanzato, accetta così la sua nuova condizione e lo dona ad un’altra donna in segno di buon auspicio.
Nel tempo poi ha iniziato a consolidarsi anche l’usanza di realizzare i bouquet per le damigelle d’onore che, splendide nei loro abiti da cerimonia, fanno sempre più spesso da cornice alle spose d’oggi... ma questa è un’altra storia!