Attimi da ricordare per sempre: intervista a Giorgio Baruffi
In occasione della Giornata Internazionale della Fotografia, abbiamo intervistato per voi Giorgio Baruffi, membro dell’Associazione Nazionale Fotografi Matrimonialisti. Non perdertevi questo articolo!
Chi non vorrebbe ripercorrere gli attimi del proprio matrimonio? Qualcosa da vedere e rivedere per ricordare il giorno più bello della nostra vita in cui tutto era perfetto. È proprio quello di cui si occupa il fotografo, una figura che, oltre a testimoniare tramite le sue foto momenti indimenticabili di questo evento così importante, è anche colui con cui si instaura un rapporto speciale, di complicità.
In un’occasione, come quella di oggi, abbiamo intervistato Giorgio Baruffi, membro e consigliere della ANFM, per spiegarci come e in che modo funziona esattamente la professione del fotografo di matrimonio.
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Cosa rappresenta la fotografia per Lei?
"Per me la fotografia è qualcosa che va molto al di là della mera professione, è decisamente la mia vita. Tutto ciò che faccio è influenzato da questa enorme passione. Nello specifico, la fotografia per me è il piacere di raccontare una storia, di condividere un'emozione, di fermare il tempo per farla vivere per sempre. Mi piace la fotografia perché unisce creatività e tecnica, ti permette di esprimerti e di raccontare anche un po’ di te stesso. Le fotografie raccontano sempre qualcosa, ci parlano sicuramente di chi è fotografato ma contemporaneamente anche di chi ha fotografato e la trovo un’interazione bellissima."
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Quali sono state le richieste più singolari che le hanno fatto per un matrimonio?
"In realtà non ho mai ricevuto richieste singolari, nasco come reportagista, lo stile che mi ha contraddistinto per molti anni (e che ora sto contaminando con alcuni scatti guidati, più romantici, che utilizzo per completare il mio racconto di quella giornata), quindi a livello fotografico non ricevo richieste. Fotografo, e quindi racconto ciò che accade."
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Quando sta svolgendo il suo reportage fotografico durante le nozze, secondo lei quali sono i dettagli che fanno la differenza?
"I dettagli che fanno la differenza, a mio avviso, sono sempre le interazioni fra le persone, lo scambio di emozioni: da un semplice sguardo ad un abbraccio, da una lacrima ad un sorriso. Raccontare ciò che accade spontaneamente soffermandosi sul ”dettaglio” delle emozioni che stai vivendo. Ecco, è questo che fa la differenza: riportare la spontaneità delle persone e degli accadimenti."
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Cosa ritiene innovativo e quali sono le prospettive della fotografia contemporanea?
"La fotografia, come la moda, segue percorsi che iniziano, si svolgono e terminano, ma poi tornano, il tutto influenzato dal momento storico che si sta vivendo. Una volta erano solo fotografie posatissime, irreali, forzate, poi è arrivata l’epoca del reportage di matrimonio puro, ora si stanno nuovamente mescolando gli stili alla ricerca di qualcosa di più “costruito” a livello estetico. Probabilmente, di innovativo (ma non per forza migliore a mio parere) trovo che vi sia stata negli ultimi anni, una ricerca atta ad estetizzare molto, forse troppo, gli accadimenti di un matrimonio, superando (o limitando) anche l’acquisizione dei sentimenti o delle emozioni.
A livello di prospettive il discorso è più complesso. Viviamo nell’epoca degli smartphones, dei social network come Facebook e Instagram, anche il matrimonio è ormai un evento “sociale”. In men che non si dica le fotografie scattate dagli invitati si diffondono nella rete a disposizione di chiunque sia connesso con gli sposi, ma anche di chi gli sposi non li conosce nemmeno.
Rimarrà quindi spazio per chi, come me, vive di fotografia di matrimonio?Io ritengo di si, finché vi saranno coppie di sposi che assegneranno un valore importante alle fotografie del proprio matrimonio, valore che certamente va oltre la soddisfazione immediata di vedere sui social network alcuni scatti. Ci sarà sempre bisogno del fotografo ai matrimoni, ma la fotografia dovrà essere davvero di qualità e questo richiede capacità professionali che non si possono improvvisare. Ci sarà ancora spazio per i fotografi che riusciranno a cogliere le emozioni nell'attimo in cui accadono, ma per farlo dovranno avere uno spiccato gusto estetico assieme ad una tecnica raffinata."
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Qual è la sua particolarità, o per meglio dire, il suo dettaglio inconfondibile, nelle foto che scatta?
"Non utilizzo tecniche particolari per caratterizzare la mia fotografia, tranne forse la tecnica del backflash che è ormai diventata un po’ la mia firma, anche se mi limito ad una o due per ogni fotoreportage.
Amo il bianco e nero, per me il racconto del matrimonio non necessita dei colori. Con il bianco e nero l’osservatore non ha distrazioni, si concentra maggiormente sull’intera fotografia rendendola senza tempo e più elegante. Quasi la totalità degli album che stampo e consegno sono in in bianco e nero infatti. Per cui definirei questa la caratteristica che mi contraddistingue."