Come avere le migliori foto di nozze? Seguite i consigli degli esperti!
Un articolo in cui approfondiremo i punti essenziali per ottenere le migliori foto nuziali attraverso le parole di tre fotografi che hanno messo in campo la loro esperienza e la loro creatività per parlarci dei reportage nuziali.
La tenerezza di vostro padre che vi guarda per la prima volta; la commozione mentre pronuncerete le fatidiche frasi per matrimonio; l’allegria dei vostri ospiti in pista durante i balli o durante il lancio del bouquet sposa. Abbiamo intervistato per voi Matteo Innocenti Photography, Ivan Fois Photographer e Fabio d'Amico di Foto Senza Posa che ci hanno spiegato i loro segreti per ottenere le migliori foto di nozze. Buona lettura!
Matteo Innocenti: sofisticata eleganza
Comunicazione ed empatia sono alla base di un buon progetto fotografico. Creare un legame, parlare al cuore degli sposi, senza troppe formalità, aiuta a rompere il ghiaccio e a instaurare quel clima di fiducia che rende il servizio fotografico migliore in molti aspetti. Il reportage prematrimoniale è senza dubbio un input a tutto questo, proprio perché aiuta ad abituarsi alla presenza di un fotografo, oltre che a conoscersi meglio e a ottenere quel minimo di confidenza che serve per un bel servizio fotografico. Intimità e riservatezza sono gli ingredienti essenziali, secondo Matteo Innocenti, per creare quel giusto clima di relax in cui gli sposi possono concedersi a scatti complici e teneri, senza l’interferenza di amici e parenti.
Giocare con la luce, con la prospettiva, con il contesto e con gli elementi cruciali del matrimonio come il bouquet di fiori o le varie decorazioni è essenziale ma lo è ancor di più intercettare gli sguardi: gli occhi raccontano emozioni, comunicano sentimenti che vanno dalla commozione, all'orgoglio, fino alla passione. Insomma niente sguardi celati da oscuri occhiali da sole: meglio dar libero spazio alla trasparenza dei sentimenti. In tutto questo, l’inquadratura e la luce giocano un ruolo fondamentale nella costruzione dello styling della foto affinché possa raccontare nel modo migliore il momento che si sta fotografando, e questo non può prescindere dalla sensibilità artistica del fotografo in questione.
Le stagioni migliori che enfatizzano luce e colori sono la primavera e l’autunno specialmente poco prima del tramonto. Si può comunque scattare una bella foto di coppia anche ad agosto a mezzogiorno, basta saper gestire gli spazi a disposizione, senza necessariamente costruire una scaletta di foto da scattare obbligatoriamente. In definitiva, per Matteo Innocenti: “l'esperienza ci fa capire cosa serva o meno a quel particolare servizio dato che ogni matrimonio e ogni coppia sono diversi”.
Ivan Fois: la voce dell’emozione
Uno scatto deve trasformarsi in un’emozione percepibile anche a distanza di anni, mentre starete ripensando alle vostre frasi d’amore pronunciate ai piedi dell’altare. Il preventivo? L’occasione giusta per prendersi un caffè, scoprirsi, raccontarsi e creare quel feeling necessario per il giorno delle nozze. Sebbene molti lo ritengano un valido supporto, per Ivan Fois il servizio prematrimoniale non è affatto necessario, anzi quasi una procedura forzata e slegata dalle nozze. Quel giorno ci sono emozioni e suggestioni che non c’è prematrimoniale che prepari a sufficienza; emozioni uniche e irripetibili, belle da vivere anche in compagnia degli amici purché siano spontanee ed autentiche.
Le migliori inquadrature sono quelle che non lasciano indifferente, quelle che creano una suggestione: in un buon servizio ci devono essere sia i primi piani (dagli sguardi ai dettagli di un abito da sposa in pizzo) che i mezzi busti che le panoramiche, ma tutte devono però dire qualcosa. L’ingrediente fondamentale pronto a condire qualsiasi inquadratura è il movimento: laddove esista questo elemento, esso sarà capace di donare freschezza ad uno scatto.
La location è sicuramente un tassello importante da cui partire: “valorizzo e contestualizzo quando ne vale la pena, mentre faccio inquadrature più strette o lavoro a tutta apertura per sfocare lo sfondo se la location non è il massimo. Non uso mai il flash, preferisco sempre la luce naturale anche quando è difficile, mi metto sempre in condizioni di luce favorevoli, in questo modo dò atmosfera alle immagini, senza atmosfera non c’è emozione. Mi piacciono le luci calde all'imbrunire. Per avere un ottimo risultato bisogna che ci sia l’atmosfera, un taglio accattivante - cioè l’inquadratura - e il contenuto. La mia ricetta è l'istinto, non saprei spiegare. Io osservo, interagisco, rido. Poi c’è un momento che è come una magia, a un tratto l’immagine che cercavi ti appare nel mirino, e a quel punto fai solo clic clic e ancora clic.”
Nessuna scaletta insomma per Invan Fois, a prevalere è solo l’stinto, tanto che fotografa solo tutto ciò che appare spontaneo e autentico, tutto ciò che possa raccontare un’emozione: un sorriso, una stretta di mano, una carezza, un bacio. Il trucco è cercare di dare a quel sorriso unico o quello sguardo intenso, quell'istante di eternità, così, a distanza di anni possa continuare ancora ad emozionare. “(…) e sono convinto che quei frammenti, così come li sento io possano sentirli anche tutti gli altri, perché le favole piacciono a tanti.”
Fabio d’Amico: creazioni d’autore
Istinto, trasparenza, cordialità e uno spiccato dinamismo social dato da una buona presenza sul web: sono queste le prerogative essenziali seguite da Fabio d’Amico per instaurare un primo dialogo con gli sposi. Il passo successivo è l’appuntamento: uno step fondamentale perché chi cerca un servizio fotografico in stile reportage, deve necessariamente sentirsi a proprio agio. Come fare? Raccontando agli sposi come potrà essere il loro grande giorno, senza fargli sentire il peso della fotocamera, piuttosto puntando a essere in sintonia col loro pensiero. Il servizio prematrimoniale è uno strumento necessario per avere un rapporto empatico con gli sposi, creando una situazione easy e disinvolta in vista del grande giorno.
Nel giorno delle nozze, la presenza di amici e parenti può fare la differenza durante la sessione fotografica, quindi via libera a giovani e damigelle in abiti a cerimonia per bambina per rendere tutto più bello e spontaneo. In alternativa, una bottiglia e due calici di vino sono la strategia messa in atto da Fabio d’Amico per sorprendere gli sposi, distrarli dalla macchina fotografica, strappare loro un sorriso mentre i loro gesti, sguardi e movimenti vengono impressi nella pellicola. Un buon gioco di squadra con gli altri fornitori permette di creare quel clima sereno e disteso, utile a gestire anche il più piccolo imprevisto.
Il gioco delle inquadrature è fondamentale. I primi piani sono sempre importanti, soprattutto se ci sono espressioni emotive; le foto in movimento creano ritmo e vivacità nell'album di nozze ma al di là di questo, sono gli sposi che animano la festa. Gli elementi che enfatizzano una foto sono le porte, le finestre, i muri vissuti e le parti architettoniche con cui giocare con i contrasti cromatici. Anche la bellezza delle stagioni contribuisce a catturare luci e colori differenti: in autunno su punta a sfruttare i colori caldi e freddi della natura; in inverno l’atmosfera come la nebbia, la neve o anche la pioggia. Negli ambienti interni si preferisce sfruttare la luce che arriva dalle finestre o dalle porte, per avere un effetto più naturale possibile evitando di usare il meno possibile luci artificiali.
Bene, questi sono solo piccoli consigli che abbiamo raccolto durante le nostre interviste. Al di là di quella che sarà la vostra scelta, non potete prescindere dal vostro istinto. Sarà lo stesso che vi guiderà nella scelta dell’abito da sposa o del vostro nido d’amore. Insomma rizzate le antenne e cercate di intercettare l’artista che meglio può imprimere per sempre il vostro grande giorno d’amore.