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Ultimo aggiornamento: Ottobre 2024
Il Castello di Montechiarugolo si erge incantevole con le sue antichissime architetture sulla riva del torrente Enza, in una splendida posizione al confine tra le campagne del parmense e del reggiano. Le sue magiche atmosfere renderanno speciale il vostro ricevimento di nozze. Le atmosfere sono quelle della più sublime espressione artistico-architettonica rinascimentale, l'impronta è quella dell'umanista Pomponio Torelli che volle circondarsi dei più prestigiosi artisti e letterati.
Spazi e capienza
Gli ampi spazi sia esterni che interni di questa storica e bellissima struttura consentono di organizzare incantevoli ricevimenti nuziali con un numero di invitati che arriva fino alle 200 persone all'interno e fino 300 utilizzando sia gli ambienti esterni che quelli interni.
Le splendide sale interne si differenziano dalle mura esterne per armonia e raffinatezza, e costituiscono gli ambienti adatti a incorniciare il vostro incantevole banchetto.
Il vasto salone delle feste, adibito ai ricevimenti, è un ambiente affascinante, coperto da alte volte a crociera e decorato da un pregevole ciclo di affreschi.
La Sala delle Sirene, altra sala dedicata ai ricevimenti, accoglie tre splendide e imponenti tele di Domenico Muzzi, risalenti alla seconda metà del '700.
La Camera Antica è affrescata da uno straordinario ciclo pittorico, testimonianza incantevole del prestigio di questa dimora, mentre la Camera di Mezzo custodisce forse il capolavoro pittorico più importante dl castello: le figure dell’Arcangelo Gabriele e della Vergine.
Cenni storici
La struttura occupa i resti di un vecchio edificio duecentesco distrutto nel 1313. Nella sue attuale configurazione testimonia un impianto quattrocentesca edificato per volere di Guido Torelli, condottiero dei Visconti e insignito del feudo di Montechiarugolo. Altri interventi si ebbero successivamente nel corso del '500, quando il castello divenne dimora di personaggi illustri quali Papa Paolo III e il re di Francia Francesco I.
Pomponio Torelli, prestigioso umanista e letterato, donò alla struttura un nuovo splendore richiamando numerosi artisti e pittori dell’epoca. Una volta conclusa la dinastia dei Torelli, nel 1602, la fortezza fu confiscata dalla Camera Ducale.
Nel 19792 la struttura fu scenario di uno storico fatto d'armi, passato al ricordo dei posteri come il primo combattimento per l'Indipendenza italiana, ricordato da Napoleone in una sua lettera e da Carducci nella sua orazione del I Centenario del Tricolore. Dal 1867 è di proprietà della famiglia Marchi.
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Domande frequenti su Castello di Montechiarugolo
- Sala ricevimenti
- Giardini
- Sala da ballo
- Ricevimento
- Campagna