Tutto è iniziato parecchi anni fa, circa una ventina.

Ogni volta che mio zio tornava dalle vacanze attendevo la sera in cui ci avrebbe mostrato le sue diapositive. Così per la comunione chiesi in regalo una macchina fotografica tutta mia, perché volevo anche io fare fotografie, trattenere quei ricordi per la paura che col tempo sarebbero svaniti.

E avevo ragione. Ogni volta che prendo in mano fotografie della mia infanzia e adolescenza penso che mai mi sarei ricordata quegli attimi per sempre, senza qualcosa di tangibile che mi aiutasse a rinfrescare la memoria di tanto in tanto.

Poi, nel susseguirsi dei giorni, arriva quel pomeriggio a Lugano, dove mio zio mi concede di provare la sua Rolleiflex storica. Quella con cui aveva fotografato diversi matrimoni, tra cui anche quello dei miei genitori. È per sviluppare quei rullini che ho conosciuto Piero, sette anni fa; da lì ho continuato a seguirlo per fare scuola e gavetta, e continuo ancora oggi perché davvero “non si smette mai di imparare”.

Alla fine ho deciso di seguire quell'istinto e dare il via ad un percorso tutto mio, perché anche voi abbiate qualcosa di tangibile che nel corso degli anni vi ricordi momenti ed emozioni uniche.