La passione per la musica e lo spettacolo si manifesta sin dall’infanzia, (ricordo come fosse ieri quando mio padre mi regalò la mia prima batteria), e si concretizza qualche anno più tardi con la creazione di una band. Comincia così la mia avventura tra locali e serate di intrattenimento. L’acustica però non era mai soddisfacente; il nostro “fonico” si arrangiava con i pochi mezzi ed esperienza a disposizione. Questa situazione di disagio mi spinge quindi a scendere dal palco e capire a cosa servissero tutte quelle manopole del mixer. Da quel momento per me si è aperto un nuovo mondo. Ho messo da parte le bacchette acquistando il primo impianto audio completo di mixer e microfoni e ho cominciato ad appassionarmi alla natura del suono. Ero l’unico del mio paese ad avere questo materiale che mettevo a disposizione per le migliori occasioni di festa e intrattenimento con gli amici. Qualcosa però mancava: sentivo di aver bisogno di una base solida dal punto di vista tecnico con la quale cominciare a far sul serio. Dopo essermi diplomato all’ITIS, ho approfondito gli studi sulla tecnologia del suono all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano. Nel frattempo avevo già cominciato a collaborare con diversi service della zona: tra concerti, sfilate di moda, convention ed eventi vari, mi stavo rendendo conto di aver trasformato la mia passione in professione.

Dall’età di 14 anni ho cominciato ad intrattenere, come dj, gli amici alle feste da noi organizzate. Ricordo come tutto ciò sia iniziato per gioco: giusto due semplici lettori CD e un mixer di seconda mano, rimessi in sesto e resi funzionanti dal mio amico e ora collega Edoardo. Non provengo dalla vecchia generazione del vinile, ma alcune difficoltà non sono mancate: senza l’aiuto di bpm counter, autoloop, sync, ed effetti vari, mi concentravo unicamente sulla scelta dei brani e sul mixing. Ogni playlist creata, richiedeva molta dedizione e ricerca: a differenza dell’infinita disponibilità di oggi, dove è possibile realizzare un pre-ascolto e una selezione immediata dei brani da acquistare, qualche anno fa si era costretti all'acquisto di diversi dischi ogni mese, per poi utilizzare quasi la metà o meno delle tracce contenute. Pezzo dopo pezzo, ho ampliato le mie playlist e il mio bagaglio musicale, spaziando dalla tecno, all’house, alle sonorità commerciali. Cresceva il mio ventaglio di conoscenze, e allo stesso tempo la qualità dei miei mix. Nel tempo la mia strumentazione si è evoluta. Ad oggi suono con consolle di ultima generazione e posso sperimentare nuovi sonorità ed effetti, così da rendere più dinamico l’intrattenimento. Ogni evento per me è una sfida: è la possibilità di cogliere i desideri del pubblico e di trasformarli in vibrazioni sonore.