Il matrimonio di Alessandro (Tex) e Angela a Gubbio, Perugia
Di sera Autunno Nero
A&A
21 Ott, 2023Il racconto del nostro matrimonio
Che giornata. Che spettacolo. Che momenti meravigliosi. Indimenticabili. Descriverli nella loro bellezza è difficilissimo, perché non esistono le parole giuste. Ci siamo sposati la mattina nel mio Comune di origine, in una chiesa sconsacrata e ora adibita ad auditorium. Meravigliosa. Nella sua semplicità. Ci siamo detti il sì ufficiale, quello legale, avvolti dalla pietra nuda di quello che fu un luogo di culto. La fascia tricolore era addosso alla mia migliore amica, dopo aver ricevuto la delega dal Sindaco. Presenti i nostri genitori, i testimoni e i nostri figli. La sua testimone era sua figlia grande. Riduttivo chiamarla figliastra per me. Va ben oltre a tutto. Finito tutto andiamo a pranzo al ristorante di mia mamma. Pranzo rustico e in solitaria con i soli presenti della mattina, visto che ha tenuto chiuso per la giornata impegnativa. Iniziano poi i preparativi. Vesto per prima cosa i miei figli. Una confusione mai vista in casa dei miei. La mia figlioccia mi trucca, che fortuna averla fatta studiare da estetista!!!!!! Mi guardo allo specchio. Mi piaccio. Mi piaccio molto. E dopo il trucco, ecco il parrucco. Mi sistema la mia testa rossa fuoco piena di ricci la mia amica parrucchiera Simona. Sento una confusione pazzesca in cucina. Sono arrivati tutti. I fotografi che scattano qui e là. Spadisco i miei figli al ristorante, dove so già che ci sono metà degli invitati ad aspettare. Lo sposo è lì. Da subito dopo pranzo. So già che la festa è iniziata. Io non mi agito ma quasi. Sono emozionata. Ricordo che i giorni prima facevo le prove allo specchio. "Fammi allenare a fare facce carine anche dovessi piangere", mi dicevo. Niente da fare. Ho rivisto alcuni scatti. C'è tutta la verità su quei fotogrammi. È ora del vestito. Il mio vestito. Ultrapersonalozzato. Bianco e nero. Dark ma non troppo. Mi sta benissimo. Ma come lo metto salta un punto della coda. Io e le mie amiche ridiamo e un po' ci incacchiamo, ma evviva gli imprevisti che mettono pepe alle situazioni. Esco dalla stanza, mi salutano tutti ma io ero già su quark. Esco da casa e a piedi mi dirigo verso la piazza davanti casa mia. Lì mi aspetta una meravigliosa Buick del '70. Solo 6600 cc di cilindrata con oltre 300 CV. Ruggiva come cento leoni. Partiamo io, mio padre e un mio amico che ci fa da choiffeur. E ovviamente cosa poteva accadere? Inizia a piovere. Ha piovuto solo ed esclusivamente per il mio arrivo ma ce ne facciamo una ragione. Scendiamo dall' auto e vedo il mio futuro marito, il mio compagno, il padre dei miei figli col bouquet. Il mio bouquet di rose bianche e nere. Me lo porge. Non ricordo nemmeno se mi ha dato un bacio oppure no. E c'erano tutti gli invitati. Non avevo obbligato un dress code. A voce, dicevo che se avevano voglia, mi sarebbe piaciuto averli in nero. Si è sparsa la voce e hanno accolto tutti questa richiesta. Devo dire alcuni con grande sollievo. Le ragazze poi quando hanno saputo che sotto il vestito avrei avuto degli anfibi e non i soliti tacchi... Cavolo, devo essere rock fino in fondo!!!! E comunque dicevo del mio arrivo al ristorante...I bimbi come mi vedono, iniziano a piangere. Io ricordo distintamente 5 minuti in cui non sapevo che fare. Ma poi è scorso tutto. Mio marito prende nostro figlio più piccolo e sua figlia grande ed entra nella sala del ricevimento, appositamente addobbata con fiori neri, rami neri e candele. Entra sulle note di "Simple man" dei Lynyrd Skynyrd e va verso l'arco. Mi fanno cenno che posso entrare anch'io. Mia figlia al centro. Da un lato io e dall' altro mio padre. Entro con "Mein Herz Brennt" dei Rammstein, la versione piano. Vedo tutti seduti. Vado anch'io verso l'arco. E lì mi aspetta mio marito e l'officiante della cerimonia, il quale inizia a sudare e si accorge di aver lasciato parte della cerimonia in macchina. Fa una corsa che Bolt a confronto è una lumaca. In questi pochissimi minuti in cui non succede nulla di quello che avevamo programmato, accade un fatto epico che verrà tramandato solo oralmente : mio padre per prendere in braccio il mio piccolo in preda alle lacrime, gli calano i pantaloni. Mamma che lo rimprovera di averli messi male. Una scena che ha provocato ilarità, naturalmente. Mio padre non si è scomposto di una virgola. Si volta verso gli invitati e dice " che non si dica che questo matrimonio non mi ha lasciato in mutande". E giù a ridere ancora di più di prima. Fortunatamente ecco di nuovo il mio amico, colui che tienea cerimonia. Invita al silenzio. Inizia il rito simbolico. Alcuni nostri amici parlano. Spendono parole fantastiche per noi e per la nostra famiglia. Parla poi sua figlia grande. La mia figliastra. Fa un discorso da paura. Emozionantissimo. Iniziano a tremarmi le labbra, il viso. Parole toccanti. Vedo scendere una lacrima sul viso di mio marito. Siamo all' apice della nostra emozione. Ma non finisce. L'officiante inizia l'handfasting, il rito di legatura delle mani e dei polsi. Ci prendiamo la mano dx ognuno dell' altro e ci vengono legati con delle corde bianche e nere. Nel mentre abbiamo i nodi, esponiamo le nostre promesse. Le nostre parole per dire "per sempre". Sento singhiozzi ovunque. Una volta dette, lasciamo che le mani scivolino e prendano le corde per stringerle in un nodo. Nel nostro nodo. Ci scambiamo gli anelli. Fedi nere. I nostri nomi incisi. La data incisa. Finisce il rito e partono le note di "Wicked game" di Chriss Isaac. La gente inizia a salutarci. Alcuni ci ringraziano perché abbiamo dato vita ad una cerimonia sentita, vera, autentica e non avevano mai visto nulla del genere. Era ciò che volevamo. Inizia il ricevimento. Solo buffet. Da mangiare c'era per un reggimento. I bambini hanno il loro angolo di intrattenimento con l'animazione. 12 bambini che si sono divertiti da matti e i genitori che nemmeno gli sembrava vero di essere ad un matrimonio tranquilli... Dal momento in cui è partita la musica poi... Abbiamo accontentato tutti i gusti. E poi il gruppo che ha suonato è stato ATOMICO!!!!!!! In più l'open bar ha aiutato a scaldare l'atmosfera. Mia zia di 65 anni mi dice "avete fatto divertire 4 generazioni" . Hanno ballato tutti. Non ricordo a che ora siamo andati a letto. Ricordo il mal di testa del giorno dopo. E il sorriso ancora in viso per la giornata STUPENDA che abbiamo passato. Ps. Viaggio di nozze solo io e lui in Transilvania!!!!!
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