Il matrimonio di Amedeo e Martina a Genova, Genova
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A&M
07 Lug, 2018Il racconto del nostro matrimonio
La mattina del 7 Luglio ci siamo svegliati insieme nella nostra casa. Dopo esser usciti per una colazione al bar, ci siamo separati per i preparativi. Terminati trucco e parrucco, mio cognato mi ha accompagnato a casa di mia sorella: essendo affacciata su un porticciolo, si è rivelata un ottimo set per le foto iniziali. Nessuna tensione nell'aria: abbiamo iniziato i preparativi sorseggiando uno spritz. L'immediato arrivo del fotografo ha reso un po' più frenetica l'atmosfera. Giù lo spritz e via alla vestizione! Era già giunto il momento di uscire: mia sorella è stata mia testimone e autista, accompagnando me e mia mamma alla villa con la sua UP bianca. Dopo aver atteso fuori che arrivassero gli ultimi ritardatari, entriamo in villa Serra strombazzando. Scesa dalla macchina, ho avuto il mio unico momento di tensione stampato in viso: il momento era giunto! Sentendo iniziare la musica, afferro il braccio di mia mamma e iniziamo a camminare lungo il sentierino nascosto tra gli arbusti. Passo dopo passo ci avviciniamo al laghetto ed alla stradina che conduce al gazebo al suo interno. Alzo gli occhi e vedo tutti lì, in piedi, che mi guardano sorridendo: la strada è stretta e, per salutare tutti gli invitati, avanzo alternando sorrisi a destra ed a sinistra. Finalmente, riesco a vedere ed incrociare lo sguardo del mio sposo: bello come il sole, mi sta aspettando sotto al gazebo in lacrime. È' il momento che più mi ha emozionata e che non dimenticherò mai. Un flash mi ha fatto tornare indietro di 15 anni, al nostro primo bacio su una panchinetta vicino casa, poco più che bambini: io quattordicenne e lui due anni più grande. Cresciuti e cambiati insieme, ne abbiamo affrontate tante già. Anche la disavventura più grande, quella che mi ha portato ad esser lì quel giorno, in quel momento, legata al braccio di mia mamma invece che a quello di mio papà, come da tradizione. Un grosso pensiero è andato quindi anche a lui, a cui ho portato il giorno prima al cimitero il fiore all'occhiello, affinchè potesse esser in qualche modo pronto per la cerimonia e soprattutto partecipe 'da lassù', quel 'lassù' che nessuno conosce, ma che tanto tranquillizza nei momenti di sconforto.
Continua a leggere »Adesso è tutto in discesa: mi avvicino al mio sposo, lo bacio e ci sediamo per la cerimonia civile, mano nella mano per tutto il tempo, scambiandoci sguardi e sorrisi. Emozionati e felici. Emozionati e felici: sono le due parole che meglio ci descrivono per la giornata a seguire. Dopo le foto in Villa Serra, meravigliosa, abbiamo raggiunto gli invitati al Mulino di Fondo. Un posto semplice, un po' rustico, ma molto, molto bello ed accogliente. Il fresco lì ha potuto far dimenticare il caldo della villa in luglio agli invitati. Il tempo è volato e, tra chiecchere, divertimento e attimi toccanti siamo arrivati a notte inoltrata quasi con un pizzico di tristezza, perchè avremmo voluto proseguire oltre. È stata una giornata unica, indimenticabile. Non avremmo potuto chiedere di più. Circondati dalle persone che amiamo, abbiamo festeggiato il nostro 15° anniversario dando ufficialmente inizio alla nostra famiglia.
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