Il matrimonio di Andrea e Tamara a Muggia, Trieste
Di sera Estate Verde 4 professionisti
A&T
08 Giu, 2019Il racconto del nostro matrimonio
Tic tac, tic tac, tic tac...sono le 10 di sabato 8 giugno, ci sposeremo questo pomeriggio alle 16.30 e dove siamo? al mare con nostro figlio Kristian di 5 anni, come sempre, come se fosse una giornata tranquilla da trascorrere in famiglia. Di colpo sono le 13, fuori dall'acqua! tutti a casa: un piatto di pasta in velocità e una doccia, tentando di non bagnare i capelli messi in piega la sera prima. Poi Kristian ed io prendiamo il bus (l'auto è già in ristorante, dove passeremo la anche la prima notte di nozze) e corriamo a prepararci a casa di mio papà, la casa dove sono nata e ho trascorso anni meravigliosi; qui, increduli, timorosi di farmi ritardare, sono già che ci aspettano Rossella per il trucco e Gianni per il parrucco. Che non si infiamma nemmeno un pochino per lo stato dei miei capelli anche perchè sa di essere molto bravo a rimetterli al proprio posto! Il mio futuro sposo probabilmente è già alle prese col suo abito blu notte, scelto in versione skinny perchè contrariamente a me che son piccolina e tutt'altro che filiforme, è alto e magro. Subito penso che sia meglio fat intervenire in suo aiuto Luca e Marco, in modo che la pochette bianca e la cravatta di seta grigio perla vengano sistemate sul completo come indicato dall'atelier. Dalle 14 alle 16 il tempo vola, arrivano i testimoni Elvio e Patrizia, radiosi e semplicemente eleganti, l'amica Maristella nel suo splendido abito da sirena, Elena sempre di corsa con i fiori e Lorenzo e Mauro armati di foto e videocamera. Maristella e Patrizia vestono Kristian, biondo e abbronzato, bello come il sole nel suo completo bianco e blu; completano l'opera appuntandogli i fiori alla giacca. Anna aiuta papà, affascinante come un tempo, nonostante gli acciacchi dei suoi quasi 88 anni; gli occhi verdi richiamano il colore della cravatta e sulla camicia risplendono i gemelli dorati con la "N" di Nino, anche se in realtà si chiama Giovanni. È presto tempo di indossare il bellissimo Pronovias lungo fino alla caviglia, scollato sia sul decollété che sulla schiena, di calzare i sandali tacco 12 e di scendere con non poche difficoltà le numerose scale che portano in giardino, ancora qualche scatto e poi di nuovo scale fino alla strada. Sembra fatto apposta! Ma fortunatamente la berlina blu con i fiocchi verdi è pronta di fronte al portone per portarci a Muggia Vecchia. È la giornata del Gay Pride, troveremo blocchi stradali? Arriveremo a destinazione? Per fortuna tutto libero, anche se dopo 10 minuti di marcia mi accorgo di aver dimenticato il bouquet di rose e peonie sul tavolo della cucina. Si fa inversione e si ritorna in centro a prenderlo, con papà e Kristian riusciamo ad arrivare comunque puntuali al Santuario di Santa Maria Assunta dove sposo, amici e parenti sono in trepidante attesa. La giornata è di quelle splendide. C'è una leggera brezza, il cielo è terso, l'erba del sagrato verde brillante e il panorama sul golfo di Trieste mozzafiato.
Continua a leggere »La Chiesa romanica, appena restaurata, è calda e accogliente. L'abbiamo scelta perchè qui il mio futuro marito è solito riposarsi dopo i suoi lunghi giri in bicicletta e un po' anche perchè a volte, quando siamo di passaggio, ci fermiamo ad ascoltare i sempre attenti sermoni del parroco, il simpatico don Andrea. Il percorso dall'auto all'ingresso è abbastanza lungo, quindi ho il tempo di capire chi mi sta intorno e di salutare. Cammino lentamente affinchè Elvio possa dismettere il suo ruolo di chauffeur per rivestire i panni di testimone dello sposo. Sono sempre più vicina tanto che intravedo l'interno della chiesa. A dir poco magnifica: spiccano sui banchi e sull'altare mazzi di ortensie verdi, legate da candidi nastri bianchi. Sono i fiori e i colori che Andrea ed io abbiamo scelto anche per il banchetto e per il decoro della torta. È ora. Ci siamo. Entro con papà sottobraccio e Kristian dietro a noi fa attenzione a non inciampare sullo strascico, fatto accorciare appositamente dall'abiile sarta Ana. Percepisco che mamma Marisa mi guarda dal cielo. Mi avvicino al mio sposo, raggiungiamo i testimoni e lasciamo che un altro Andrea, il nostro amico frate della Parrocchia di Madonna del Mare che ci ha seguito per settimane, dia inizio alla celebrazione. Al momento delle promesse nuziali nostro figlio ci porta le fedi, Paolo canta una soave melodia, accompagnato dalle note dell'organo di Serafino. La commozione prende il sopravvento ma per fortuna il trucco resiste. Lorenzo cattura con la sua macchina fotografica tutti i momenti più significativi e le foto poi, parleranno effettivamente di noi, trasmetteranno la nostra essenza, il nostro stato d'animo. All'uscita dalla chiesa il riso viene lanciato dalle mani dei bimbi allegri, che svuotano i sacchettini correndo prontamente a rifornirsi nel cesto. Arrivano le congratulazioni, i baci, gli scatti che immortaleranno per sempre questi ricordi. Stretti attorno a noi i parenti che hanno attraversato mezza penisola per partecipare alla nostra gioia, gli amici di una vita e quelli nuovi. Quanta felicità!
È tempo che gli invitati si apprestino a raggiungere il magnifico buffet predisposto da Roberto e Mirella sulla terrazza vista mare del Ristorante Sole, mentre noi, con Lorenzo, Mauro ed Elvio, girovaghiamo un po' qua e un po' là nei dintorni, alla ricerca di un cantuccio che ci rappresenti. Affondo prima i tacchi nel morbido terreno dei vigneti sloveni, poi trascino lo strascico sullo squero del porticciolo, inglobando qualche guscio di conchiglia, fin che arriviamo nella fantastica piscina del ristorante per gli ultimi scatti: ci accompaganano la la luce del tramonto e le calde voci di Andrea e Emanuela. Dopo il brindisi ha inizio la cena, all'interno, ma è ormai sera e la temperatura è quella ideale. I tavoli rotondi favoriscono la socializzazione degli adulti, mentre i bimbi giocano tranquilli in giardino.
Il menù scelto è a base di pesce, ma non rimane deluso neanche chi opta per la carne o per le verdure. Dopo due antipasti, due primi, l'ottimo sorbetto ed il secondo, dal tintinnio dei calici e dai brindisi intonati, sembra che tutto proceda per il meglio. Il tempo vola, fra balli e chiacchiere, si fa notte. È tempo di scendere per il taglio della torta. Risaltano nella piscina i palloncini bianchi e verdi a forma di cuore installati da Antonella e la luce soffusa delle candele di Mirella rende la cornice così intima e romantica. La torta verde di tre piani, ripiena di crema chantilly alle fragole, è ricoperta da voluminose ortensie bianche, tanto perfette da sembrare finte. La ribolla gialla spumantizzata proposta da Roberto sgorga dai bicchieri. Siamo consci che la festa sta volgendo al termine: i bimbi sono esausti e gli ospiti venuti da lontato già si congedano per affrontare il viaggio di ritorno. Poi pian piano, passata la mezzanotte, anche l'ultimo invitato ci abbraccia e se ne va. Rimane la speranza che con il nostro pensiero di ringraziamento si continui a brindare alla nostra salute, nel ricordo indelebile di questa fantastica giornata.
Tamara, Andrea e Kristian
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