Il matrimonio di Carmelo e Eleonora a Roma, Roma

Essendo una events designer (EVenti -Architecture & Events- sono io, Eleonora Venti) il progetto di allestimento della cerimonia, dei tavoli, la grafica e la wedding suite, nonché le bomboniere, gli angoli delle "lettere degli sposi", del guestbook, del giornale degli sposi, delle welcome bags, i libretti della cerimonia, i menù, i segnaposti (gessetti profumati a forma di biscotto), i cadeaux per gli ospiti (dei graziosissimi barattoli di marmellata earl grey e lady grey, preparate da mia mamma con bergamotti gentilmente procurati da mia cognata, il cui zio ne ha una coltivazione), il cake topper (disegnato da me con il nostro motto “love is brewing” e realizzato su misura tramite il sito ollalà), tableau mariage nonché outfit sposi, damigelle e paggetto, trucco sposa e timing della giornata, insomma l'intero matrimonio, è stato ideato, progettato e realizzato da me. Il catering, il flower designer e il suo staff, la wedding planner e lo staff di Villa Rosantica hanno fatto in modo che il tutto venisse rispettato e allestito secondo il mio progetto e seguendo il timing che avevo predisposto. Se non fossi stata la sposa, avrei sicuramente coordinato il mio giorno... è stato difficile affidarsi ad altri e non controllare ed allestire tutto di persona proprio per il mio matrimonio, dopo un anno di progetti e preparativi. Nonostante la mia mania del controllo non soddisfatta, è stata una giornata meravigliosa, che rivivrei cento volte! Abbiamo assaporato la sensazione dello scorrere del tempo senza che si abbia modo di accorgersene e quello che resta non è altro che una sensazione di stasi, di irrealtà che perdura per i giorni a venire; non resta che guardare le foto e i video, per ore, con aria sognante, per rivivere quei brevissimi ma felici istanti della vita.

Il progetto del matrimonio è nato dalla mia personalità e il mio carissimo marito mi ha appoggiato e accontentanto in tutto, sostenendomi e aggiungendo quel quid alle mie idee che rappresentassero entrambi. Ho sempre adorato gli anni '50, non quelli delle pin up ma del bon ton, della femminilità, della raffinatezza e della cura dei dettagli. Inoltre, adoro l'ora del tea e i giardini segreti ed unire tutto questo nel giorno del mio matrimonio è stato spontaneo. Quando ho messo la matita sul foglio per schizzare qualche idea di base, è stato naturale creare un mondo fiabesco che fosse un mix tra Alice in Wonderland e Pleasentville, una perfetta atmosfera vintage e bon ton in cui il tea del pomeriggio faceva da sfondo, in una perfetta sinfonia di profumi, colori e suoni. I colori predominanti sono stati il verde menta e il rosa pesca, con qualche tocco di oro, anche se poi sono stati declinati, per esigenze tecniche, nelle loro varie sfumature. Sono state usate peonie, gypsophila e rose di vario genere. Se potessi descrivere le nozze in una frase, le definirei dal sapore intimo e vintage e dal profumo del tea in un giardino segreto.

La giornata è stata intensa ma bellissima, non trovo alre parole per descriverla: io, mia mamma e mia sorella ci siamo preparata in Villa, dove ci hanno raggiunto più tardi le mie damigelle nonché amiche carissime. Devo dire che, guardare dall'alto della stanza dei preparativi, con splendido affaccio su guardino privato, tutto quello che avveniva nella villa (con gli operatori affaccendati nell'allestire la cerimonia e tutto il resto) mi ha dato l'illusione di essere lì a coordinare il tutto, calmando i miei nervi! Durante i preparativi, essere circondata dall'affetto delle persone care, sapere che sono lì per te, è stata una sensazione appagante e rassicurante. Il mio sposo, Carmelo, nel frattempo, si stava vestito al piano di sotto... ricevevo notizie fresche su tutto, mandando ad indagare su ogni cosa mia sorella, nonché damigella d'onore! Dopo la preparazione, per entrambi, il tempo ha avuto una diversa densità... il tutto è diventato improvvisamente poco chiaro, fino al dopo cerimonia. Avevamo atteso con trasporto il momento dell'entrata delle damigelle e del paggetto che mi avrebbero preceduta, io pregustavo l'espressione dello sposo nel vedermi e nel sentire la musica che avevo scelto con tanta cura per la nostra piccola sfilata...non ci siamo resi conto di nulla! L'emozione gioca brutti scherzi! Avrei potuto avere i Korn in sottofondo e non avrei sentito la differenza (anche se, ovviamente, ho apprezzato tantissimo "Cheeck to cheeck" rivedendo il video!!).

Non c'è stato un singolo attimo che non abbia adorato o che non rivivrei, dall'emozione dell'entrata, alle lacrime durante la cerimonia personalizzata, ai giochi in giardino che non vedevo l'ora di provare, ai buonissimi e bellissimi biscotti dell'afternoon tea, al taglio della torta, all'impeccabile allestimento dei tavoli ma, facendo una selezione, Il momento più toccante della giornata è stato guardare lo sposo commosso al mio arrivo. Carmelo non è per niente un tipo romantico o che si lascia andare ai sentimentalismi, vederlo addirittura in lacrime è stato il momento più emozionante della giornata ed uno dei più belli della mia vita. L’emozione nei suoi occhi e nei suoi gesti è stato l’imprevisto più bello che potessi avere quel giorno. Citando le sue parole, al mio ingresso, guardarmi negli occhi è stato quanto di più forte abbia mai sentito: nel vedermi arrivare sono passati davanti ai suoi occhi tutti i nostri nove anni insieme, le difficoltà affrontate nella nostra vita insieme, l’immensità e l’importanza di quel passo è salita tutta in superficie.

Ci sarebbero tantissime cose ancora da dire e da scrivere, sarebbe riduttivo dire che è stato detto e descritto tutto! Ma vorrei concludere il racconto condividendo una lettera che ha scritto per noi Filomena, la nostra celebrante nonché sorella dello sposo, una persona (come è facile intuire) per entrambi molto importante e che ci conosce dagli esordi della nostra storia. Lei è stata testimone del nostro crescere insieme e non avremmo potuto scegliere qualcun altro per unirci per la vita. Al suo nome, mi sono ispirata per la nostra cerimonia inserendo la leggenda del filo rosso del destino come parte essenziale della nostra unione ed ho deciso di inserire queste meravigliose ed emozionanti parole (che lei ci ha dedicato) anche qui:

“Dicono, dunque, sia io a rendere indissolubili i rapporti; inseparabili gli animi; Infiammabili le emozioni; intensi gli sguardi; unici gli abbracci.

Eh, già. Sono io. Sono Filo. E non vengo dal Giappone, ma vengo direttamente da una dimensione del cuore. Nessun tempo. Nessuno spazio. Non mi occupo di eternità, ma di intensità.

Ho visto insieme questi due cuori, la prima volta, nove anni fa. Lei, una piccola e delicata anima, dai riccioli bruni e dagli occhioni timidi. Lui, deciso e razionale, ma con una grande sensibilità. Che dirvi, amici, li ho amati subito e li ho osservati camminare insieme. Non è stato semplice, non fatevi ingannare. Ci sono state salite dure e faticose, momenti di tensione e di grande gioia, tante risate, ma anche diversi bronci. C’è stato tutto ciò che deve esserci quando si cresce, quando si diventa uomo e donna, quando si capisce che si vuole stare insieme, che insieme si sta bene. Ed allora un sogno può diventare realtà. Lo diventa perché Lei ci crede, lo immagina come unico e lo rende tale con la sua anima raffinata e originale. Lei, la piccola anima, riservata, discreta, dolce, romantica, mai uniformata, sempre top e sempre vintage. Credo, davvero, di averla già incontrata negli anni ‘50. E poi c’è Lui, che sembra un’altra storia. Ma non lo è. Lui, sintetico e preciso; Lui, simile e uguale a quel “mastro rosso dalla fedele bicicletta e dalle mani di cemento”, a cui somiglia di nome e di fatto. Lui, che nella sua apparente pragmaticità, ha seguito la sua piccola anima e l’ha sostenuta nella realizzazione del sogno. Eccoli, vicini, pronti per intraprendere la vita, sorridenti.

Ed io, che alla fine sono solo un filo, con un filo di voce, rotta dall’emozione, vi ho raccontato di Lei e di Lui, di loro, di quando li vidi insieme, di ora, che li vedo insieme. E vi invito a credere che oggi questo è realtà.”

Sono stata felice di veder realizzato il progetto che avevo in mente, sebbene lo faccia spesso per gli altri, viverlo non solo da professionista ma anche da sposa è stato gratificante, emozionante e bellissimo. Nonostante l’esperienza, l’ansia e l’agitazione abbiano colpito anche me, facendo passare in secondo piano dettagli stonati che, durante il mio lavoro, cerco di evitare e prevedere e che quel giorno, sebbene notati, sono poi scomparsi dalla mia mente per ricomparire solo nei giorni successivi. Ho avuto un’ulteriore prova del fatto che il matrimonio perfetto non esiste, per quanto ci si sforzi di tenere tutto sotto controllo, c’è sempre qualche imprevisto, qualcosa che non va come avevamo programmato. Ma proprio in questo risiede la perfezione di quel momento, di quell’istante unico nella vita dove, nonostante le note stonate, tutto dentro di noi è esattamente come dovrebbe essere, gioia e amore allo stato puro.

Vorrei spendere altre poche righe per la nostra fotografa, Francesca Angrisano (Effeanfotogrie), per le meravigliose foto (di cui ci ha dato piccole anteprime e di cui aspettiamo il resto con ansia), per la sua disponibilità e professionalità, nonché discrezione nel muoversi tra gli ospiti, per il nostro video maker Ciro Formisano (Farocinema) per il magnifico trailer dall’effetto vintage (che continuiamo a rivedere all’infinito!) e per essere stato un perfetto osservatore silenzioso, per la nostra swing band (Red Pepper Trio) che ci ha catapultati nell’atmosfera vintage con il meraviglioso swing, per la mia hair and makeup artist Halya Ilardi che mi ha reso la sposa che ho sempre sognato e anche di più e per il nostro atelier Sposa d’Este, che ci ha permesso di essere la coppia di sposi fifties style che speravo, nonché per la loro professionalità e gentilezza: senza di loro, la giornata non sarebbe stata la stessa, hanno fatto sì che tutto fosse esattamente come lo avevo ideato, rispettando ed assecondando ogni mia richiesta e/o esigenza per far sì che tutto corrispondesse al mio progetto. Un ultimo grazie alle nostre famiglie e ai nostri amici intervenuti quel giorno. Una manciata di persone ma esattamente quelle che avremmo voluto al nostro fianco. Grazie di cuore.