Il matrimonio di Carmine e Francesca a Vetralla, Viterbo
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C&F
30 Mag, 2018Il racconto del nostro matrimonio
Svegliarsi senza la tua metà al tuo fianco come ogni mattina, beh è molto strano, ma ancora di più è svegliarsi e capire che tra poco quel vestito appeso al tuo armadio sarà proprio ''tutto tuo'' proprio come nelle favole. Quella mattina il tempo era ''arrabbiato'', non prometteva nulla di buono, nel momento del trucco dalla finestra vedevo giungere nuvole nere accompagnate da lampi e tuoni, e venivano proprio verso di me! Ero nervosissima, non facevo altro che guardare fuori e parlare da sola e chiedermi a voce alta del perchè quelle nuvole proprio quel giorno dovevano darmi fastidio; avrebbero rovinato la cerimonia, il pranzo, il vestito e il mio unico giorno per dire ''si''. D'improvviso però arrivò un ciclone in casa: parrucchiere, fotografo, parenti, il caos. Insomma mi ero dimenticata di quelle orribili nuvole e mi sembrava di essere in una bolla di sapone e vagare per casa come se non fossi io la persona più importante quel giorno. Mi ricordai del contrario solo quando il mio papà mi vide oltrepassare la porta della mia camera con il vestito da sposa, i suoi occhi lucidi e commossi mi riportarono alla realtà, mi prese sottobraccio e magicamente all'uscita di casa quelle brutte nuvole non c'erano più, erano sparite non sò dove, e ad aspettarci c'era un timido sole come per dirmi che anche in quel giorno l'amore aveva trionfato spazzando via tutto il male che c'era. In macchina il tragitto (15 minuti) mi sembrava infinito, non vedevo l'ora di vedere il mio amore, di raccontargli tutto ciò che in questi mesi era stato per lui una sorpresa e per me un diavolo per capello. Scesi dalla macchina e dopo quella camminata interminabile lo vidi: era un principe di altri tempi, emozionatissimo e impacciatissimo, fino al momento del si non fece altro che guardarmi e basta, come se per lui fosse tutto un sogno, il nostro sogno. Rividi il suo sorriso solo dopo la cerimonia, era di nuovo il ragazzo che avevo conosciuto con le stelle negli occhi come il primo giorno, mi prese per mano e da quel momento in poi io non ricordo attimo in cui non ci siamo non guardati o lasciati la mano: era il nostro giorno, il giorno dell'amore che neanche il tempo ha potuto cambiare! Quel 30 Maggio 2018 è durato troppo poco, un giorno pieno di emozioni, di ogni tipo di emozioni, e se dovessi rifesteggiarlo non cambierei nulla, nè le nuvole nere, nè le persone che amo che sono state lì con noi, ma soprattutto non cambierei mai gli occhi di mio marito che da uno sguardo emozionato come quello di un bambino in un attimo passò allo sguardo del mio uomo per sempre! Una cosa però, permettetemi, la cambierei: vorrei una giornata di 48 ore, perchè i giorni più belli della propria vita dovrebbero non finire mai, o per lo meno durare un bel pò. Un consiglio invece che posso darvi? Nessuno! In quel giorno se qualche persona o nuvola nera che sia, vi toccherà, ricordate che i vostri sorrisi saranno l'amore più grande che vi accompagnerà per superarle!
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