Il matrimonio di Daniela e Norberto a Cavalese, Trento
Country Autunno Rosso 2 professionisti
D&N
04 Ott, 2014Il racconto del nostro matrimonio
Il nostro matrimonio ha preso forma partendo dal viaggio di nozze.
Eh sì, perché la cosa che da subito ci ha uniti è stata la passione in comune per i viaggi, quindi volevamo che questo fosse speciale. Un viaggio intenso e avventuroso, tante cose diverse da vedere, tanta natura, tanto mare, ma anche qualche città interessante…ok, deciso, Australia!
Dopo aver un po’ studiato Lonely Planet, guide e forum sul web, decidiamo che il periodo giusto per partire è Ottobre, mese nel quale le temperature sono ideali in tutte le zone che vogliamo visitare, e quindi fissiamo la data delle nozze: il 4 Ottobre.
E qui il primo ostacolo: come convincere capi e colleghi a lasciarci abbinare 2 settimane di ferie alle 2 di congedo matrimoniale, così da poter stare via un mese intero? L’Australia è lontana e grande, 4 settimane ci sembrano il “minimo”… A gennaio facciamo la riunione per le ferie nei nostri due posti di lavoro e ce la facciamo, dal 3 Ottobre al 3 Novembre saremo liberi!
Continua a leggere »Nei mesi successivi ci informiamo sui ristoranti, è meno facile di quanto credevamo trovarne quassù con sale abbastanza grandi, e molti chiudono a fine Settembre. Vorremmo fare qualcosa di originale, un pranzo in un rifugio di alta montagna, ma scopriamo che nessuno è aperto in quel periodo, e poi pensandoci bene, la probabilità che faccia molto freddo è alta, lasciamo perdere.
Scegliamo la comodità: un albergo sotto casa nostra, lì oltre al banchetto potremo far dormire i nostri ospiti che vengono da lontano (la maggior parte, dato che Norberto viene dal Lazio).
I nostri ospiti, giusto… ma quanti? Boh! Inizialmente io vorrei poche persone attorno, solo gli amici più cari e i parenti più stretti, ma il mio fidanzato vuole che sia invece un matrimonio tradizionale, e vince lui. Passiamo quindi le nostre serate a compilare liste e a fare ipotesi su chi verrà e chi no, a immaginare menù, a informarci su cosa cavolo bisogna scrivere nelle partecipazioni, quali fiori e quanti, a cercare idee originali (“facciamo delle bottiglie di birra con etichetta personalizzata con quella caricatura che ci hanno fatto a Praga? Sì dai!”), a decidere come fare il tableau (il sito matrimonio.com ci aiuta tantissimo, soprattutto l’organizer per i tavoli, è eccezionale!), quali e quanti confetti ordinare, da chi far fare la torta… e devo dire che ci divertiamo! La cosa bella è che non ci siamo mai stressati, per noi l’organizzazione è stata quasi un gioco!
Dico quasi perché a un certo punto ci siamo trovati davanti a un grande imprevisto: dove le mettiamo 100 persone durante la cerimonia? Eh già, perché noi non volevamo sposarci in Chiesa, volevamo fare un rito civile, ma in un paese con 4000 residenti le sale a disposizione hanno all’incirca 10 posti a disposizione per gli invitati. Nella nostra ingenuità credevamo di poterci sposare in qualunque sala, invece la risposta dell’impiegato dell’anagrafe alla nostra richiesta di celebrarlo in un palazzo storico del paese è stata categorica: “Il Codice Civile prevede la celebrazione del rito civile nella Casa Comunale, non è possibile celebrarlo altrove”. Ma come? Eppure io ho sentito di coppie che si sono sposate in Ville, in Castelli ecc…. Ci mettiamo quindi a fare ricerche e scopriamo che il matrimonio può essere celebrato anche in “altro spazio nelle disponibilità del Comune che sia dichiarato anch'esso casa comunale”, parliamo con assessori e sindaco, ma la nostra richiesta viene accolta inizialmente con freddezza e diffidenza, liquidata frettolosamente con un “non si può fare e basta”.
Dopo due mesi passati a studiare leggi, circolari ministeriali e materiale trovato in rete convinciamo un assessore a portare avanti la nostra battaglia: in fondo è sufficiente una delibera della giunta che dichiari il Palazzo sede della Casa Comunale per la celebrazione dei matrimoni, che venga stipulato un contratto di comodato d’uso gratuito e che un impiegato dell’anagrafe venga al Palazzo (che si trova a 300 metri dal Municipio) per far firmare i registri. Un’opportunità anche per il Palazzo stesso, per avere visibilità ed entrate. E così, a Luglio, otteniamo la nostra vittoria! Una vittoria per l’intero paese a dir la verità, e non solo: anche chi viene da fuori può adesso sposarsi in questo bellissimo Palazzo, in una sala meravigliosa con affreschi rinascimentali e con 120 sedie a disposizione; già altre 3 coppie hanno celebrato lì le loro nozze, grazie a noi!
E così i mesi passano, lentamente a dire il vero, questo 4 Ottobre sembra non arrivare mai! Però cammino a tre metri da terra, sono troppo felice, il pensiero di quel giorno speciale mi accompagna ogni istante!
Il momento più emozionate in questo periodo è stato scegliere il vestito con mia mamma, un pomeriggio indimenticabile: i vestiti sono uno più bello dell’altro, inizialmente mi sembrano tutti uguali, poi provandoli vedo le differenze ma mi piacciono tutti, ma quando li riprovo una seconda volta mi sembra così ovvio che sia solo lui quello giusto: un modello “redingote” che mi slancia tantissimo, esalta il mio punto vita sottile e nasconde invece il mio “sederotto”, fantastico!
L’estate è la peggiore degli ultimi 100 anni, piove sempre, e inizia a venirmi la paranoia: oddio, e se piove quel giorno? E/o fa freddo? E poi è la volta di altre mille preoccupazioni: forse era meglio fare la cena e non il pranzo, la gente si annoierà tutte quelle ore. Ormai ho scelto l’acconciatura, ma forse era meglio lasciare i capelli sciolti e basta… E se mi viene da piangere, mi rovino il trucco e vengo da schifo nelle foto?
Ma il 4 Ottobre arriva, c’è il sole, noi siamo belli e le lacrime le ho versate tutte nei giorni precedenti, quando ricevevo auguri pieni di belle parole, anche da persone che non mi sarei aspettata, quando le mie due testimoni mi stavano vicinissime, quando i miei colleghi mi hanno organizzato un addio al nubilato divertentissimo, quando la sera prima le mie amiche migliori e la mia famiglia mi hanno fatta sentire una principessa.
La cerimonia è bellissima, una mia amica suona la marcia nuziale con il violino, accompagnata al pianoforte da una sua conoscente, il celebrante ci fa dei bei regali e sottolinea che grazie a noi quella sala può essere utilizzata per il più bello degli eventi, una mia testimone legge una poesia, un’altra mia amica fa un intermezzo con il flauto traverso da brividi, la nostra nipotina di 2 anni ci porta le fedi, la figlia della mia testimone, della stessa età, dovrebbe spargere petali di rosa, ma si stufa subito e li butta a terra tutti insieme, scatenando risate, e dopo una mezzora che mi sembra un minuto siamo marito e moglie!
Il Palazzo ha diverse sale che gli ospiti possono visitare, ne approfittiamo per fare un po’ di foto e quando usciamo veniamo sorpresi da tante bolle di sapone! Eh sì, perché il regolamento dice che non si può lanciare riso, e le mie mitiche testimoni si sono inventate questo escamotage!
Andiamo al ristorante, mangiamo benissimo, sono tutti soddisfatti, e anche il fatto di avere le stanze al piano di sopra è stato molto apprezzato dagli invitati.
La giornata vola, il momento clou al momento del taglio della torta, al tramonto, con centinaia di candele sparse per tutto il giardino e una bella selezione di canzoni romantiche di sottofondo, da favola!
La sera il gruppo ingaggiato per suonare fa ballare tutti e noi siamo ancora più felici vedendo quanto si divertono i nostri amici e parenti.
Alle 2 e mezza entriamo nel nostro appartamento, dove conviviamo già da due anni. Esausti ma contenti, una volta tolte tutte le forcine dai miei capelli e l’abito ci rilassiamo un po’… tra qualche ora si parte per il tanto desiderato e sognato viaggio di nozze!
Fine (o meglio, Inizio!)
Servizi e professionisti del matrimonio di Daniela e Norberto

Altri Fornitori
Altre nozze - Trento
Visualizza tutto

Villa Avanzi

Ristorante Scoiattolo Sporminiore

Corte Trapp
Prendi ispirazione da questi reportage
4 commenti
Lascia un commento