Il matrimonio di Domenico e Caterina a Maida, Catanzaro
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D&C
14 Ago, 2015Il racconto del nostro matrimonio
Conosci una persona praticamente da quando nasci perchè si sa, in un paesino ci si conosce davvero tutti, il giorno delle nozze della sorella di lui, tu sei nella stessa chiesa per il battesimo di tua sorella, lo perdi di vista per anni perchè tu sei troppo piccola o è lui che è troppo grande, ma fai fatica a dimenticare gli occhi,il sorriso.
Le strade si dividono perchè è così che va, ma sotto sotto ci speri. Le coincidenze però sono sempre li, dietro l'angolo. Facebook ti dice che qualcuno vuole stringere amicizia con te, è lui, ma pensi no, è sposa e poi scopri che le cose per lui stanno cambiando, dovresti esserne felice perchè è la tua occasione, ma sei triste perchè nessuno merita di soffrire, ma decidi di esser sincera, in 48ore gli dici tutto, lui non s'aspetta niente.
Arriva Natale, lui torna in paese, volete parlarvi, vedervi e in poco tempo il resto del mondo non c'è più perchè ormai ci siete solo voi. Allora lasci tutto per ricominciare da capo con lui, un altro stato, città, amici, lavoro, passano 4 anni e mezzo e arriva il giorno che mai ti saresti aspettata potesse arrivare per te, esattamente 22 anni dopo dalla prima coincidenza, tutto ricomincia sotto un'altra luce.
Continua a leggere »Un matrimonio semplice, con pochissimi invitati, fatto tutto in paese perchè vuoi che tutto resti li come un tempo e perchè vuoi accanto anche chi per salute non può spostarsi. Un matrimonio davvero economico, ma allo stesso tempo ricco di emozioni. Abbiamo fatto tutto da noi con la complicità del figlio, abbiamo confezionato le bomboniere, scelto il colore, il tema, il tema era la musica, quella che ci ha sempre tenuti legati in ogni momento della nostra vita insieme e separati.
A lui dovevo tanto, involontariamente sapeva anche che abito avrei indossato perchè lo aveva già visto tempo prima, ma gli avevo fatto credere che mi sarei sposata in rosso eh già, il rosso, il nostro colore, amore e Ferrari. Volevo che quel giorno per lui fosse ancora più speciale che per me, ho avuto la complicità del figlio, dei nipoti, di tutti, tutti sapevano del mio regalo per lui ma nessuno s'è tradito.
L'ho costretto a scendere a casa di sua madre per prepararsi come voleva la tradizione, usando la scusa che nel primo matrimonio non aveva potuto farlo, gli ho fatto consegnare una lettera (scritta la sera prima durante l'addio al nubilato) e sapevo che avrebbe fatto fatica a capire cosa stesse per succedere, tanto che lui, amante della Ferrari, aveva scambiato il rombo d'arrivo con un trattore, ma a quella vista, s'è sciolto.
Cerimonia prevista per le 17.30 presso il comune del paese.Alle 13.30/14.00 inizia a piovere ma non m'importava, in un unico appartamento eravamo circa 10 donne tra trucco e parrucco (rigorosamente fatto tra amiche). La mia testimone in ritardo e doveva aiutarmi lei a vestirmi, le foto fatte da un amico di famiglia per far si che tutti potessero sentirsi partecipi di ogni momento.
Sono sempre stata puntuale ed organizzata, non mi sentivo minimamente in ansia, anzi, insolitamente tranquilla..ma mio padre mi ha praticamente sbattuta fuori di casa alle 17:20 per raggiungere la sala (distante solo 600 m da casa mia). Io ho scelto di non fare la classica sfilata a piedi della sposa che arriva come si usa fare al sud e avevo chiesto a mio cugino di accompagnarmi in Mercedes tra lo sgomento di tutti perchè s'aspettavano che andassi in ferrari, ma quella era solo per lui.
Arriviamo ma non s'accorge che io sono li, a 150 m da lui che scendo dalla macchina, più mi avvicino, più mi rendo conto che sto per piangere e appena ci abbracciamo scoppiamo tutti e due. Cerimonia semplicissima. Abbiamo voluto che a ufficiare fosse un caro amico di famiglia che ci aveva cresciuti entrambi. le foto in giro per il paese, che tra l'altro era addobbato per la Festa annuale della Madonna. Un rinfresco nel terrazzo di casa, le risate con gli amici più cari, i bambini liberi di divertirsi come dove e quanto volevano, il paese era invitato..come si usava una volta..chi passava faceva un saluto, un brindisi e via..eravamo esausti alle 2 del mattino, ma ce l'avevamo fatta.
Rifarei tutto allo stesso modo, non cambierei nulla di tutto ciò perchè ho sempre pensato che questo giorno importante, tutti debbano goderselo fino in fondo senza dover per forza spendere un patrimonio.
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