Il matrimonio di Emanuele e Rosalice a Farra d'Isonzo, Gorizia
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E&R
14 Set, 2019Il racconto del nostro matrimonio
Cosa dire? Beh, wow! Sono ancora nel mio bellissimo mondo, è stato davvero tutto unico e speciale. Vorrei che tornasse e ritornasse all'infinito quel giorno, come in un bellissimo girone di Dante. Tutto è iniziato così.
Ore 5.30: sveglia in preda al panico e all'ansia, svegliando la mia dolce metà (abbiamo preferito dormire insieme), mi dimeno nel letto come Sandra Mondaini, uff a sto punto conviene alzarsi e sono le 6.30. Vado in bagno, mi guardo allo specchio e nessun brufolo! Iniziamo bene la giornata.
Metto su la moca del caffè e come un'orologio alle 7 suona la vicina di casa Federica per approffittare e fare la ultime chiacchiere da fidanzata. Sento qualcosa al petto, dolore? Ansia? Paura?Agitazione? Felicità? Sensazioni singolarmente riconoscibili, tutte insieme si rendono pesanti al petto.
Saluto Federica che mi abbraccia e mi bacia da buona donne del sud, augurandomi tutto il bene per questa giornata indimenticabile.
Corro in camera e tolgo di forza le coperte al mio futuro e dolce maritino, dicendo che alle 8 devo essere dalla parrucchiera e non posso tardare, se no, non mi posso sposare.
Continua a leggere »Giusto il tempo di vestirsi, infradito, e alle 8 sono seduta sulla poltrona della parrucchiera ad aspettare che la tinta faccia effetto. Ahi! Una molletta che si conficca nei miei capelli super laccati che neanche la Bora di Trieste riuscirebbe a muovere. Una molletta qui e una molletta qua il parrucco è fatto, manca solo il trucco e per quello devo ritornare a casa, ma clic clac: "Ciao Sposinaaaaaa!".
Come la Bora arriva all'improvviso, ecco la fotografa che con un dito velocissimo ha già fatto la prima foto. Bene, possiamo andare a casa. Come un vero chauffard porto fotografa a casa mia, clic clac, eccoci a casa. Mamma ha portato i rinforzi, le sue amiche, per aiutarla a preparare l''aperi-pranzo per i parenti e amici che mi accompagneranno in chiesa.
Clic clac, clic clac: "Ferma! Chiudi occhi, apri occhi, ferma così, sbatti le ciglia, il motto è tamponare." Ecco l'estetista che alle 10 in punto è pronta a rendermi bellissima per il mio amore
"Ricordati Cara, tamponare eh".
Baci, abbracci, clic clac.
Eccolo, è lui, il vestito appeso alla finestra, bianco avorio, pizzo sopra e chiffon sotto, senza decorazioni, semplice e allo stesso tempo elegante. Mi sono innamorata di lui per quello, semplice ed elegante.
Chiamo la testimone e una mia vecchia amica d'infanzia per darmi una mano a vestirmiclic clac, clic clac.
Ultimi ritocchi e sono pronta, mi guardo allo specchio e wow che sposa!
Sento gridare dalla cucina: "Tutti alle macchine". Mio papà con il suo fare da orso richiama tutti ad andare verso le macchine e come pecore è avvenuta una lunga transumanza. Zii, nonni (piano piano), amici e parenti più prossimi.
Esco di casa e vedo lì ad aspettarmi il signor Franco pronto con la macchina d'epoca, Giulietta Junior bianca. Bellissima e comodissima, siccome sono sola nei sedili posteriori, il papà per il caldo ha preferito andare in un'auto con aria condizionata. Iniziamo il tragitto, menomale che c'è Lisa la fotografa a farmi ridere e scherzare: "Manca poco sposinaa!". Ultima curva, ultimo rettilinio, ultima rotonda e siamo giunti alla chiesetta,ma, aspetta un attimo, ma i miei genitori?Aiuto! Ma qualche secondo dopo eccoli arrivare.
Franco mi apre la porta, sposta il sedile e mi porge la mano per farmi uscire.
Arrivano papà e mamma, mi prendono per il sottobraccio e andiamo verso la chiesa. Applausi. Tengo duro le lacrime clic clac, arrivo sulla porta d'ingresso, la fotografa mi dice di fermarmimi dice di venire in avanti, clic clac. Parte la marcia nuziale non convenzionale, odio le marce nunziali standard.
Ansia, lo vedo, bellissimo ad aspettarmi sull'altare, vestito di blu con un bellissimo fiore, uguale al mio bouquet. Rosa antico/pastello è il colore dominante che abbiamo scelto.
Mio papà, sapendo della mia agitazione, fa il solito scemo, facendo battutine sciogli tensione che tutti si mettono a ridere e mi consegna al mio futuro marito.
Emanuele, Manu, (detto Magnum per me) mi prende la mano, mi da un bacio e mi dice: "Sei bellissima". Che sogno! Come nei film!
Inizia la cerimonia, le promesse, abbiamo deciso di fare la versione insieme, perchè ci si sposa insieme e non da soli con un semplice sì.
Tengo duro, durissimo ed è fatta! Neanche una lacrima!
Ora siamo marito e moglie, che cosa strana!
Ci prepariamo ad uscire 3, 2, 1, viva gli sposi!
Coriandoli, riso dappertutto, ultimi baci, ultimi abbracci e salutiamo tutti per andare a far le foto in abbazia, che gironata fantastica!
Ore 14.15 sento un piccolo brontolio allo stomaco, la tensione è andata via, ora prende spazio nel mio pancino la fame! Menomale che ci siamo avviati per andare in location finalmente! Ora si sta strettini in due sui sedili posteriori della Giulietta, ma che bello stare appiccicati al mio marito!
Eccoci ultima curva e siamo arrivati alla Tenuta dove ci aspettano tutti affamati!
Sulle note di Star Wars scendiamo dall'auto e veniamo coperti di bolle di sapone prodotte dalla macchina portata dai DJ e ovviamente da un "evviva gli sposi", clic clac.
Arriva il capo della squadra del catering e ci offre due Ribolle Gialle per dare avvio agli antipasti! e alla festa! Clic clac.
Abbiamo scelto un menù semplice: un primo, sorbetto e un secondo, abbiamo voluto stare leggeri, penso di aver detto anche: "Bis prego!". Tutto buonissimo, peccato che l'agitazione mi ha fatto dimenticare tutto quello che ho mangiato, tornerei a mangiare tutto!
Che ore sono?! Urca come vola il tempo! Sono le 20.30 e già iniziano ad arrivare i primi amici per la torta, quanti sono arrivati!
Arriva la torta, che bella! Una bellissima torta stile "nude" e con le note dei Police, "Every breath you take" abbiamo tagliato la prima fetta, ovviamente non poteva finire tutto tranquillo, dovevo farlo, ho sempre desiderato farlo, ho preso un pezzo di torta, chiamo Magnum e torta in faccia! Sii! Guerra sia, che figata, clic clac ovviamente è avvenuta solo tra noi due e a fermarci è arrivato il capo del catering dicendo che poi non avanzava nulla per gli ospiti!
Clic clac.
Ultimo passo importante è stato il primo ballo da marito e moglie.
Premetto, non sappiamo ballare e non abbiamo fatto nessun corso, quindi abbiamo scelto un brano semplicissimo "Stand by Me" clic clac.
Ci guardiamo negli occhi, ci prendiamo le mani, clic clic, ci stringiamo, clic clac, partiamo per questo ballo che durerà per sempre finche morte non ci separi.
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