Il matrimonio di Emiliano e Silvia a Posada, Nuoro

Il racconto del nostro matrimonio

Tutto è iniziato con il suono della sveglia all'alba (forse l'unica sveglia piacevole di tutta la mia vita). Faccio una doccia, indosso la vestaglia e iniziano i preparativi del trucco e parrucco. Il tutto nel balcone vista mare della mia casa a Santa Lucia, luogo in cui ho deciso di sposarmi.

Con me erano presenti mia mamma e le mie madrine. I miei parenti maschi invece, come vuole la tradizione, erano a casa dello sposo. Da lì, lo hanno preso e accompagnato fino a casa mia dove è avvenuto il nostro bellissimo incontro, davanti a tantissimi invitati.

Volevamo avviarci a piedi alla chiesa del paese ma il caldo era davvero esagerato e non è stato possibile. Siamo andati con due macchine diverse, perché anche qui la tradizione vuole che la sposa arrivi in chiesa accompagnata dal padre, lo sposo dalla madre e madre della sposa a braccetto con il padre dello sposo, nonostante l'incontro sia avvenuto a casa mia.

La cerimonia è cominciata in perfetto orario, gli invitati erano numerosissimi e la chiesa non riusciva ad accoglierli tutti perciò i più giovani hanno invaso il bar di fronte alla chiesa e hanno iniziato con i festeggiamenti. Tutto è andato liscio, nonostante la mia paura che la fede non entrasse nel dito nel momento cruciale, o la paura di inciampare sull'abito, è stato bellissimo ed emozionante ma al contrario di ciò che pensavo non ho pianto.