Il matrimonio di Erica e Leo a Altomonte, Cosenza
All'aperto Estate Bordeaux 8 professionisti
E&L
01 Ago, 2016Il racconto del nostro matrimonio
Sveglia alle 7:00, per l'appuntamento fissato con la parrucchiera, che per vari motivi è la stessa della sposa: inammissibile fare tardi! Il campo va sgomberato prima del suo arrivo. Noi uomini, si sa, non richiediamo troppi fronzoli: 15 minuti bastano per una rapida ritoccata.
Tornato nell'appartamento gentilmente messo a disposizione dalla famiglia della sposa, indosso il mio mezzo tight Petrelli, preso direttamente a Martina Franca dalla confezione, e affidato ai miei genitori per il trasporto. Pur non avendo mai avuto mai molta affinità con gli abiti eleganti (meno che mai con quelli da cerimonia) lo specchio mi costringe a constatare che, sì, quel giorno sarò un gran figo. Un cipollone rubato a mio fratello completa egregiamente il quadro, ed aggiunge un tocco retrò al gilet istoriato. Anche in questo caso, pochi minuti sono sufficienti a prepararsi, consapevole che la prima parte della giornata sarà tutta attesa.
I fotografi non tardano ad arrivare, e si inizia subito con il book fotografico dello sposo: sfruttiamo egregiamente l'appartamento finemente arredato per qualche posa e qualche foto con la famiglia. Terminato con lo sposo, i fotografi partono alla volta della casa della sposa. Atteso l'arrivo di zii e cugini, partiamo assieme verso il castello di Serragiumenta. Sebbene con largo anticipo, preferisco avere modo di vedere come vanno i preparativi per la cerimonia (che sarà all'aperto, lì al castello), ed eventualmente ricordare a Marta, la coordinatrice, qualche piccolo dettaglio.
Continua a leggere »Inutile l'anticipo: tutto era già al suo posto, pronto per noi. Intrattengo gli ospiti, che gradualmente raggiungono la location, e segnalo allo staff qualche dispetto del vento. Stranamente nessuna notizia giunge dal bus di parenti in arrivo dalla Puglia: ogni tentativo di contatto fallisce per mancata risposta o mancanza di linea. Curioso ed insospettito, contatto la migliore "talpa" che si possa avere: un carissimo amico di vecchia data a bordo anche lui del mezzo che, all'insaputa degli altri passeggeri, confessa un grande ritardo ed una deliberata volontà di celarlo agli sposi per non destare preoccupazioni, e prende ad informarmi ad intervalli regolari.
Nel frattempo la sposa, paradossalmente, deve consolare e tranquillizzare madre, zie, e cugine, tutte più agitate di lei, e tutte presenti durante la fase del trucco e della prova dell'abito. I fratelli, vigili, iniziano preoccupati a rilevare un ritardo sulla tabella di marcia quando li avverto che, per motivi che già conosciamo, alla sposa è concesso tardare. Anzi, meglio non arrivare prima degli altri ospiti!
Il pulman si avvicina alla zona del ricevimento, e come una palla lanciata con poca mira, prosegue dritto, superando di gran lunga il punto di arrivo. Qualche telefonata con lo staff, l'autista e qualche passeggero sono sufficienti a direzionarlo verso la location corretta. Arrivata notizia che il pulman ha imbroccato la strada corretta, comunico ai miei quasi cognati che la sposa può partire.
Il bus arriva, la sposa pure, e la wedding planner mi informa che, in quanto sposo, devo stare girato di spalle per non vederla mentre scende dall'auto. Dopo la prima mezz'ora di attesa, di spalle, col bouquet in mano, comincio a chiedermi chi altro si fosse perso per strada, quando sento che, per qualche motivo, si attendeva l'arrivo della damigella, misteriosamente persa per strada.
Mentre la sposa percorre la navata e tutti sono incantati a guardara, vedo con la coda dell'occhio il cerimoniere, mio amico fraterno, che dai posti a sedere retrocede silentemente per prendere posto al tavolo della cerimonia: per chi lo conosce, è una grande sorpresa constatare che sarà lui a officiare il rito! I testimoni, gli sposi e il cerimoniere tengono il loro discorso, commuovendo e divertendo tutti gli invitati. E' fatta, siamo sposati!
Percorriamo la "navata", allontanandoci dal tavolo del cerimoniere, e veniamo inondati dal riso. Come prima azione da sposati, la più attesa: diamo il via agli antipasti! Da qui in poi, tutto accade fin troppo velocemente: il ricevimento si anima di chiacchiere, cibo, foto e brindisi. Il tutto viene degnamente terminato con torta nuziale, buffet di dolci, canti e balli. E prima che ce ne potessimo accorgere, stanchi come non mai, la giornata termina, per far cominciare la nostra vita da sposi.
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