Il matrimonio di Fabio e Alessandra a Feroleto della Chiesa, Reggio Calabria
Country Estate Verde 4 professionisti
F&A
15 Set, 2019Il racconto del nostro matrimonio
La mattina del 15 settembre ero abbastanza serena, il sole era alto, faceva caldo e la tanto temuta pioggia di fine estate era scongiurata! Io ero a pianterreno a casa dei miei, mentre Fabio si sarebbe preparato a casa nuova al primo piano dello stesso palazzo. Io e lui siamo davvero poco inclini alle tradizioni e quel giorno è sceso giù e abbiamo fatto colazione insieme! Tutti i nostri parenti intorno a noi erano agitati, tutti a sistemare gli utlimi addobbi, poi un corri corri generale, chi dal parrucchiere, chi dall'estetista, tranne io e lui, lì seduti a bere il nostro caffè, mangiare i dolcetti avanzati dalla sera prima. È stato naturale fare colazione insieme: dopotutto stavamo decidendo di far colazione insieme per il resto della nostra vita! L'emozione è cominciata dal parrucchiere: mentre mi pettinavano e mi truccavano ho cominciato a pensare che si stava concretizzando un sogno tanto atteso e faticato. Poi pensavo a quante persone erano state ed erano ancora in viaggio da tante parti d'Italia per renderci onore, affetto, amore, vicinanza la sera del nostro matrimonio, e questo mi toccava profondamente.Per quel giorno avevo scelto un'acconciatura morbida e un trucco semplice: volevo essere come sono nella vita di tutti i giorni, mantenere il mio carattere, non volevo essere stravolta, volevo farmi vedere vera ai miei ospiti. E l'ospite più atteso l'ho trovato a casa mia, tornata dal parruchiere: era la mia ex coinquilina, la mia amica, la mia sorella mancata e mia testimone presente che non vedevo da sei anni! Uno scoppio del cuore! L'ho abbracciata tanto forte che non m'importava nulla di rovinare il trucco o i capelli! E poi il via alle foto, tante foto, civettuole, divertenti, finte sexy e chi ne ha più ne metta. Alle 17.20 ero in macchina a raggiungere il posto della cerimonia. Da casa mia distava 45 minuti. Sapevo sarebbero stati interminabili, ma avevo con me il mio papà e alla guida il mio amico, uno di quelli che nella vita incontri solo una o due volte o forse mai. Ero grata a Dio. Sono grata a Dio. Ho avuto mio padre con me, nonostante la sua malattia e ho avuto un amico che ha risolto, insieme alla sua impagabile moglie, gli innumerevoli imprevisti dei giorni precendenti. Ah si, avevo la mia nipotina con me, la mia damigella che si è addormentata durante il viaggio! Abbiamo deciso di sposarci all'aperto, con culto religioso, sapendo che Dio non è in una chiesa, ma è con noi sempre. La tranquillità che avevo a casa e durante il viaggio, è svanita all'utlima curva in prossimità del ristorante. Ma appena ho messo il piede giù dalla macchina, ho fatto i primi passi e ho incrociato lo sguardo di Fabio visibilmente emozionato all'altare, son tornata tranquilla. Lui no! Proprio no! Suonava "Agnus Dei", e arrivata davanti a Fabio, le sue prima parole son state: "Ale, son in confusione: che devo fare?" Io, con calma: "Alza il velo e dammi un bacio in fronte!". Per tutta la cerimonia siamo stati mano nella mano, l'emozione era calata, per poi riaccendersi alla lettura delle promesse. "Adesso lo sposo può baciare la sposa". "Pastore, posso fare un selfie?". Ebbene sì, il mio appena dichiarato marito ha chiesto e poi fatto un selfie! Da lì è stata tutta una gioia spensierata di essere marito e moglie e di vedere felici tutti quelli che ci stavano intorno. Abbiamo deciso di fare il servizio fotografico sempre nello stesso posto, perchè era una location stupenda, un vecchio casale del '500 con annesso un mulino ad acqua, e poi intorno piante grasse, cactus, ceste di fiori, tutto semplice, elegante e con elementi tipicì del paesaggio del sud. Ne frattempo i nostri ospiti erano intrattenuti dall'aperitvo e dalla musica dal vivo. In perfetto orario svizzero, alle 20.30 abbiamo cominciato la cena. Ci aspettava un ricco, curato e accurato antipasto a isole. Per poi gustare il resto della cena servito a tavola. Menù di pesce, con variante di carne e piatti ad hoc per chi aveva intolleranze: un primo, due secondi, frutta con gelato e poi la torta nuziale. È stata una festa, una gioia e una benedizione per cui io e mio marito non riusciremo mai ad essere grati abbastanza!
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