Il matrimonio di FABIO e Veronica e Fabio a Sant'Antonino di Susa, Torino

Il racconto del nostro matrimonio

L'ansia, l'adrenalina e l'emozione hanno pervaso sia me che lui. La notte prima, un po' per tradizione e un po' per sentire la mancanza e l'effetto sopresa, abbiamo deciso che lui avrebbe dormito a casa di sua madre con i suoi fratelli e io con nostro figlio, mia madre, il suo compagno e le damigelle. Una notte in bianco, ho tenuto svegli tutti. Al mattino, tutti con il nostro bimbo e io dal parrucchiere per trucco e acconciatura. Al mio ritorno ho preparato il nostro bimbo ed ecco la prima emozione. Poi, con l'aiuto delle damigelle, finalmente è toccato a me. Mi raccomandavano di non piangere, io piango spesso! E invece, alla fine, hanno iniziato a piangere tutti, un po' per l'emozione dell'abito e un po' per il mio passato problematico, per via di uno stalker, a distanza di molti anni nessuno immaginava avrei avuto il coraggio di amare nuovamente.

Abbiamo pianto anche per la mancanza fisica di entrambi i nostri papà, ci sono mancati molto. Finalmente l'uscita, le mie bellissime sette damigelle, i miei paggetti (la mia nipotina, il mio nipotino e il mio nipote più grande, che mi ha accompagnata facendo commuovere tutti, in particolare me!). Si sa, i programmi e alcune cose cambiano perché l'amore vale più della perfezione: al mio arrivo in chiesa con mio nipote, sono scesa e ho tolto il velo, ho preso in braccio mio figlio e a braccetto mio nipote e ho raggiunto in fretta mio marito all'altare (in un video si vedono le damigelle che cercano di sistemare il mio velo e io che prendo mio figlio e urlo "voglio mio marito!"). È andata benissimo cosi, finalmente l'ho visto, cuore a mille.