Il matrimonio di Fulvio e Filomena a Oviglio, Alessandria
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F&F
06 Mar, 2021Il racconto del nostro matrimonio
Quando mi ha chiesto di sposarlo, ho pensato che mi stesse prendendo in giro. “Ma sì, andiamo a mettere due firme in Comune”. Me lo sono fatta ripetere e solo allora ho capito che fosse sincero.
Era agosto 2020 e abbiamo optato per una data che rientrasse entro la fine dell’anno, così abbiamo scelto il 21/11/2020, la stessa data che abbiamo fatto incidere sulle fedi. Abbiamo scelto di sposarci a Lucca, la città dove ci siamo conosciuti dieci anni fa, in occasione del Comics.
Nel giro di tre settimane, avevo tutto organizzato: il luogo della cerimonia, del pranzo, avevo trovato il fotografo e comprato gli abiti, che ci siamo fatti fare su misura. Fin da subito avevamo deciso che ci saremmo sposati solo con genitori e testimoni, allargando però il gruppo degli invitati a sua sorella e un mio zio. Due settimane prima del nostro matrimonio, a causa delle restrizioni anti-Covid, i confini tra le regioni sono stati chiusi e noi abbiamo rimandato il matrimonio a data da destinarsi. Il 21/11 il mio lui mi ha fatto una sorpresa bellissima, facendomi vedere un montaggio video realizzato da lui, con degli spezzoni realizzati da amici e parenti, che ci auguravano la felicità, pur non essendoci sposati. Il video lo ha intitolato “Noi speriamo che ci sposiamo”.
Continua a leggere »A gennaio abbiamo deciso che ci saremmo sposati in ogni caso e che lo avremmo fatto all’interno della nostra regione, rispettando tutte le normative, e rimanendo all’interno dei sei mesi delle pubblicazioni, per evitare che scadessero. Abbiamo così scelto il Castello di Oviglio e come nuova data il 06/03/2021.
Per fortuna, siamo riusciti a sposarci nonostante la Zona Arancione, avendo però dovuto rinunciare a sua sorella (poiché vive nel Lazio) e a mio zio (poiché non parente di primo grado). Eravamo in 10, fotografo compreso.
La sera prima con le testimoni abbiamo giocato a D&D e la mattina del grande giorno ci siamo diretti insieme nel Palazzo Comunale, che si trova di fronte al Castello, per dire il nostro primo sì e mettere le firme.
Dopo pranzo ci hanno raggiunti i nostri genitori. Ho giurato che se avessi visto mio padre piangere, lo avrei fatto anche io, ma per fortuna non è successo e siamo riusciti a scendere le scale senza lacrimoni.
Ero talmente emozionata che mi veniva da ridere, ma almeno il mio lui mi conosce abbastanza da non essersi offeso. Quando ci siamo allontanati per fare le foto all’esterno, i nostri ospiti si sono intrattenuti con i mini-giochi che avevo procurato loro all’interno delle wedding bags. Assieme a quelli avevo messo anche mascherine, gel per le mani, ombrelli pieghevoli e dei biglietti di ringraziamento.
La cena è stata servita con tempi da manuale, il cibo ottimo e la sala allestita in maniera semplice ma elegante sono stati la cornice perfetta. Non avevamo previsto che ci fosse la musica, ma nonostante la sua assenza, siamo riusciti a far passare il tempo in maniera piacevole, conversando con tutti sebbene divisi in tre tavoli diversi. Il mio lui non sembrava in grado di staccarmi gli occhi di dosso e con quel vestito mi sono sentita una vera principessa in un castello.
Se potessi, mi sposerei di nuovo, solo per rivivere quel giorno esattamente uguale in ogni minimo dettaglio.
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