Il matrimonio di Gianluca e Sarah a Crotone, Crotone

Il racconto del nostro matrimonio

Io e il mio ormai marito convivevamo già, eppure l'emozione non è mancata. Sveglia presto, ci si prepara, si mette in ordine e, tra una cosa e l'altra, suona il citofono ed ecco arrivare la truccatrice!

Il matrimonio è stato alle 16, ma quel giorno le ore sembravano minuti. Finito il trucco, impeccabile, arriva la parrucchiera, che mixando la mia e la sua idea, crea l'acconciatura perfetta. Poco dopo ecco il fotografo e, a seguire, il caos. Emozioni a fiumi, ansia, tachicardia.

Arriva il momento di indossare l'abito, il punto luce e gli orecchini, ci siamo quasi. In tutto ciò l'ansia mi assale, avanti e indietro per casa pensando e ripensando a cosa dovessi o non dovessi portarmi dietro. Guardo l'ora e sono le 15.57... bisogna andare!

Uscita da casa con mio padre, sotto parenti e amici ad attendere: saluti sfuggenti, auguri veloci e confetti dritti testa. Si sale sul maggiolino e via, dritti in chiesa. L'ansia aumenta, fino a quando, lungo la navata, incontro gli occhi emozionati del mio lui; ci guardiamo con le lacrime agli occhi, un bacio in fronte e ci sediamo.