Il matrimonio di Giovanni e Maria a Caltanissetta, Caltanissetta
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G&M
19 Ago, 2017Il racconto del nostro matrimonio
Sabato 19 agosto 2017, alle ore 18,30 si è celebrato il mio matrimonio… la mattina mi sono goduta il relax della casa vuota (abbiamo celebrato le mie nozze in Sicilia, per cui eravamo ospiti dai miei). Dopo una doccia, alle 14 sono andata a recuperare il parrucchiere e una testimone e mi sono recata nella camera d’albergo sita nella location per cominciare a prepararmi. Alle 16,30 ero già pronta, con trucco e parrucco e in attesa del fotografo, che sarebbe arrivato da lì a pochi minuti.
Non ero per nulla ansiosa e ho fatto gli onori di casa con fioraio e band… alle 18 il fotografo mi dice che è già ora di scendere… una volta arrivati in giardino odo in lontananza la musica di “Back to life” di Giovanni Allevi segno che aveva fatto il suo ingresso lo sposo… Ecco che l’ansia comincia a salire… mi tremava perfino il bouquet! Con le mie damigelle (le mie fantastiche sorelle), paggetto davanti, e papà a braccetto, ci disponiamo in corteo ed ecco che così parte il sottofondo di “Eccoti”di Max Pezzali che accompagna il mio ingresso: una volta arrivata in navata, scorgo lo sguardo del mio fm e non vedo e capisco più nulla, percepivo solo la commozione mista a felicità dei nostri sguardi! Una volta salutati, ecco che si apre la celebrazione effettuata da un carissimo amico di famiglia: “Nel silenzio della notte, io ho scelto te. Nello splendore del firmamento, io ho scelto te. Nell’incanto dell’aurora, io ho scelto te. Nelle bufere più tormentose, io ho scelto te. Nell’arsura più arida, io ho scelto te. Nella buona e nella cattiva sorte, io ho scelto te. Nella gioia e nel dolore, io ho scelto te. Nel cuore del mio cuore, io ho scelto te.” Con queste parole di Charles S. Lawrence, abbiamo iniziato la celebrazione del nostro matrimonio. Si sono susseguite due letture da parte dei testimoni, “L’amore non è già fatto, si fa” di M. Quoist e “Il Matrimonio” di Kahlil Gibran. Subito dopo ha avuto inizio la celebrazione: l’officiante ha chiamato i nostri genitori per accendere due candele, simbolo della nostra vita, del nostro cammino che, dopo varie peripezie, ci ha fatto incontrare L’Officiante ci ha ricordato cosa prevedono gli articoli civili sul matrimonio e, subito dopo, ecco la fatidica domanda: “Maria e Giovanni siete qui oggi per celebre il vostro amore, siete venuti a contrarre matrimonio in piena libertà, senza alcuna costrizione, pienamente consapevoli del significato della vostra decisione? Siete disposti nella nuova via del matrimonio ad amarvi ed onorarvi l’un l’altro per tutta la vita?” Con il sottofondo musicale di “Somewhere over the rainbow”, degli String Quartet, abbiamo detto Sì. A quel punto, ci siamo scambiati le promesse nuziali prendendoci la mano destra e facendo lo scambio degli anelli: così l’officiante ci ha dichiarato marito e moglie. È partito un emozionate bacio con il sottofondo di “Your beautiful” di J. Blunt con tanto di esplosione di petali e coriandoli bianchi. Dopo tale momento, vi sono state ancora due letture da parte degli altri due testimoni “Tienimi per mano” di Herman Hesse e la lettura della “Benedizione celtica”. Abbiamo così proseguito con il rito della candela: ricordate infatti che all’inizio della cerimonia i nostri rispettivi genitori avevano acceso due candele che sono rimaste accese, si fa per dire per via del vento, per tutto il tempo della cerimonia, ai lati di una candela più grande. Così noi abbiamo preso ognuno la nostra candela e acceso la candela centrale che simbolizza l’unità e l’impegno che ci siamo promessi l’un l’altro. Tutto questo è avvenuto mentre in sottofondo andava “Alleluja” di Cohen. Dopo un augurio rivoltoci dall’officiante, abbiamo concluso la cerimonia, con questa lettura, tratta dal libro "Il gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach, con il sottofondo di “River flows in you” di Yuruma. “E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose. Non è quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi... La felicità non è quella che affannosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente, non è quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari... Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose... E impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità… E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore… E impari che l'amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, …e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami. E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici. E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi. E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità. E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami... E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità” Abbiamo concluso il rito con la firma dei documenti e abbiamo fatto la nostra uscita ballando sulle note di “I’m a beliver” degli Smash Mouth mentre i nostri ospiti, stridenti, ci lanciavano petali di rosa! Da lì a poco è iniziata una grande festa: il nostro magnifico fotografo era sempre lì a immortalare ogni momento della serata, tra cena e balli, passando per il lancio del bouquet a quello della giarrettiera. Prima del taglio della torta, abbiamo anche lanciato in aria dei magici palloncini al led: sembrava di vedere nel cielo tante bolle di sapone! E’ andato proprio tutto come volevamo, un’emozione unica, una magia che ancora respiriamo nell’aria e che ci godiamo in attesa di andare in crociera il prossimo 24 settmbre! Ah, dimenticavo, grazie alla vostra applicazione di Matrimonio.com: senza avrei dimenticato sicuramente qualche passaggio nell’organizzazione del mio matrimonio. Maria
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