Il matrimonio di Giulia e Alessandro a Fossacesia, Chieti

Il racconto del nostro matrimonio

Io e Giulia ci siamo sposati, dopo mille peripezie e una pandemia mondiale, il 15 ottobre 2020. La data, il luogo della cerimonia, e quello del banchetto erano stati già decisi da inizio anno, e dopo il primo lockdown nazionale abbiamo deciso di confermare tutto. A giugno abbiamo ripreso con gioia tutti i preparativi spinti anche dalle testimonianze delle tante coppie che si stavano sposando nel periodo estivo. Verso la fine di settembre però le cose cominciano a farsi più complicate, lo spettro della pandemia torna ad aleggiare sulle nostre vite, i casi cominciano ad aumentare in modo vertiginoso, e i primi invitati cominciano a farsi indietro. Nonostante tutto, decidiamo di confermare l'evento, la chiesa e il ristorante erano abbastanza grandi per accogliere un centinaio di invitati, quindi il tutto si sarebbe potuto svolgere nella massima sicurezza. I giorni che mancano all'evento sono sempre di meno, e la situazione si complica sempre di più. Il 13 ottobre ci svegliamo con una notizia che non avremmo mai voluto leggere; a causa del numero crescente di positivi, il Presidente del Consiglio emana un nuovo DPCM, con valenza dal giorno dopo (il 14 ottobre!), dove tra le tante cose si vietano i banchetti dei matrimoni con più di 30 invitati! Pazzesco. Nel giro di poche ore abbiamo dovuto vagliare tutte le possibili opzioni. Rinviare le nozze, due giorni prima, avrebbe significato una grossa perdita economica e una batosta psicologica non indifferente. Tagliare 60 invitati per arrivare a 30 sarebbe stato mortificante e non rispettoso nei confronti di chi si era già organizzato con ferie e abiti. Per cui abbiamo deciso, grazie anche alla disponibilità del direttore della sala ricevimento, di dividere la festa, e quindi gli invitati, in tre gruppi da 30, due pranzi con i parenti (15 e 16) e una cena con gli amici (15). Finito di avvisare tutti a mezzanotte del 13 ottobre, c'è stato poco tempo per concentrarci sulle vere emozioni di quei giorni, però quando i nostri sguardi si sono incrociati in chiesa la mattina del 15 è stato qualcosa di bellissimo e appagante. La giornata è stata incredibile e la cosa che ricordiamo con più piacere è l'immenso amore che abbiamo ricevuto da tutti gli invitati che hanno capito e apprezzato i nostri sforzi. Sono stati dei giorni incredibili che non auguriamo a nessuno, e sicuramente le cose non sono andate come le sognavamo, ma distanza di un mese, nonostante tutto, non possiamo non dire che è stato il giorno, anzi i due giorni, più belli della nostra vita.