Il matrimonio di Lucia e Giuseppe a Mottola, Taranto

Il racconto del nostro matrimonio

Abbiamo sognato questa giornata da una vita, pensata da un anno, organizzata in due mesi. Volevamo regalare ai nostri ospiti emozioni che difficilmente avrebbero potuto dimenticare. Sapevamo che il nostro matrimonio avrebbe sfatato più di un tabù nel profondo e bollente sud in una notte di mezza estate. Chi mi conosce (sono lo sposo), sa che non ho mai indossato un abito da cerimonia in vita mia, dunque sarebbe rimasto spiazzato in un modo o nell'altro. Un mezzo frac con cravattino e punto luce, gilet damascato, scarpe rigorosamente nere e... scivolose sulle tradizionali chianche pugliesi ed il cilindro appositamente realizzato dal mio amico "artigiano di odino", mi sbalzavano in una dimensione ottocentesca. Abbiamo cercato di pensare ad ogni piccolo particolare e dunque anche alla musica. Sulle note delle Gymnopédies di Satie, gli invitati aspettano con lo sposo l'arrivo della sposa sotto la grande quercia che dà anche il nome alla location che ci ospita. La colonna sonora del Dracula di Bram Stoker (il film) segnala l'inizio vero e proprio della cerimonia civile, ma è solo con Lithium degli Evanescence che la sposa in nero appare in lontananza e lentamente si avvicina con passo dolce, ma deciso verso il luogo della cerimonia. Si, avete capito bene. La sposa veste di nero e sembra uscita da un film di Tim Burton ambientato nella borghesia di metà 800. Il vestito nuziale è un’opera d’arte della costumista Barbara Fardotò (costumista della band Lacuna Coil) ed è completato da un classico ombrellino anti sole, ovviamente nero e merlettato. Bouquet di calle violacee. Lo stupore dei presenti e dello sposo è palpabile. A completare la scenografia, su alcune stampe appese fra gli ulivi e sotto la quercia riecheggiano citazioni letterarie di poeti e scrittori romantici, come Rimbaud, Baudelaire, Wilde, lo stesso Stoker, Byron e molti altri. Poi, come da rito, la lettura degli articoli, lo scambio degli anelli, innumerevoli foto. L’ambientazione è talmente riuscita che l'officiante è colto da lapsus scenografico e legge l’anno di nascita della sposa milleottocent… oops. Si continua con la voce di Maria Callas in sottofondo che intona le note della Norma di Bellini. La festa prosegue nell'area sagre, con la degustazione dei prodotti tipici della nostra terra: cruditè di mare, mozzarelle, bombette di carne, focacce, parmigiana di melanzane, riso patate e cozze, vini e birra artigianale a go go. Evento clou della serata, un concerto live molto particolare. Trattasi di una jam session hard rock che vede alla batteria addirittura lo sposo! Dove l'avete visto un matrimonio in cui lo sposo ad un certo punto sparisce, si veste da batterista rock, suona cover di Metallica e Marilyn Manson totalmente improvvisate e poi riappare in frac per il prosieguo della festa, fra musica punk, rock e metal? Giungiamo così al momento della torta nuziale, rigorosamente nera, con decorazioni floreali di zucchero nero e due ospiti d’onore in cima: Gomez e Morticia Addams, realizzati dal pasticcere di fiducia. Strascico finale con open bar e cocktail, su una scaletta musicale che va da Britney Spears a Justin Timberlake e Lady Gaga... con siparietti che all'aumentare del tasso alcolemico, diventano sempre più censurabili. Disagio. Infine, fra un cocktail e l’altro, la consegna della bomboniera, un oggetto concepito per continuare a festeggiare con gli amici, ovvero le seau à glace! Insomma parenti e amici sono andati via con gli occhi pieni di felicità mista a incredulità. Tutto è andato secondo i nostri piani. Ringraziamo la splendida location “La Grande Quercia” di Mottola, il service audio/luci di Patrizio Bruno e tutti i nostri amici e parenti che hanno interrotto, organizzato, rinunciato, a seconda, alle loro vacanze per poter essere con noi nella notte di San Lorenzo. Lo rifarei domani, con la stessa donna straordinaria.