Il matrimonio di Marco e Virginia a Trieste, Trieste
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M&V
19 Set, 2021Il racconto del nostro matrimonio
Carissimi sposi, è passata esattamente una settimana dal giorno delle nozze e il solo pensiero mi rende nostalgica, in quanto avrei avuto sicuramente bisogno di più tempo per riuscire a godermi tutto e tutti! Ho già fatto un post nel quale ho raccontato attraverso alcune foto per me emblematiche, alcuni momenti della meravigliosa giornata del nostro matrimonio. Ma, ad una settimana di distanza, mi incuriosisce rivivere quei momenti insieme a voi, soprattutto non più "a caldo", ma avendo anche raccolto vari commenti di chi ha deciso di essere testimone del nostro "sì" davanti a Dio. Voglio iniziare raccontando le paure riguardo il tempo, che mi hanno accompagnata per le due settimane precedenti al matrimonio. C'erano temperature estive ovunque e invece solo per la domenica del mio matrimonio, portava allerta meteo, fulmini e saette. Quest'ansia me la sono portata fino alla mattina del matrimonio, per intenderci! Ma, meteo a parte, la cosa che ricordo è stata la sera precedente al matrimonio, che ho voluto trascorrere a casa di mia mamma, insieme a mia nonna e a mia sorella (nonché mia testimone). È stato stupendo perché ho voluto sorprendere queste donne così importanti della mia vita, con dei piccoli regali che raffigurassero ciò che loro significano per me. Il tutto accompagnato da una lettera molto personale (strappalacrime, ovviamente). A mia mamma ho regalato una statuina fatta a mano, che raffigurava una mamma con in mano il cuore, dal significato: "sempre sentirò la forza del tuo amore"; a mia nonna ho regalato una statua che raffigurava nonna e nipote, dal significato: "il regalo più bello è il tempo trascorso con te" ed infine per mia sorella, la statua di due sorelle che si tengono per mano, dal significato: "camminiamo insieme, mano nella mano e condividiamo tutto". È stato un momento per me memorabile, perché ho visto lo stupore e la gioia negli occhi pieni di lacrime di ognuna di loro. Un momento che sapevo che il giorno dopo non sarei mai riuscita ad avere: avevo fatto bingo! I preparativi sono stati carichi d'ansia, così come sono io. Dall'arrivo della fotografa a quello della truccatrice e della parrucchiera, tutte pronte ad ascoltarmi e a rasserenarmi. Fintanto che non ho fatto la mia uscita da casa e ho trovato alcuni amici e parenti ad accogliermi con un caloroso applauso e con gli occhi pieni di lacrime. Che momento stupendo! Sul pianerottolo i vicini di mia mamma sono usciti in attesa di vedere me arrivare, mi hanno accolta con un altro abbraccio e fatto un sacco di foto. E alla mia uscita dal portone del condominio, da tutti i balconi (anche dei civici accanto) le persone si sono affacciate per salutarmi con un applauso commovente, urlandomi frasi come "sei bellissima" oppure "viva la sposa". Vi confesso che trattenere le lacrime anche lì è stata davvero durissima! Finalmente sono arrivata fuori dalla chiesa, su una Fiat barchetta di un caro amico mio e di mio marito, che mi ha aiutata a salire, aprendomi lo sportello dell'auto. C'era il rione intero che mi salutava, persino gente mai vista, che emozione. Io salutavo tutti sventolando il mio bouquet mentre tra me e me pensavo: "Mi sembra sia tutto un sogno!". Davanti alla chiesa c'erano mio papà e mia mamma ad attendermi. Mio papà mi ha aperto lo sportello dell'auto, mi ha aiutata a scendere e, nonostante a parole non mi abbia detto nulla, vi assicuro che i suoi occhi hanno parlato per lui! Mi hanno preso sotto braccio e siamo entrati in chiesa, accompagnati dalle note dell'Ave Maria di Schubert, cantato e suonato dal testimone di mio marito: ho ancora i brividi. E pensare che lì per lì non ho più capito nulla, non ho nemmeno sentito il canto, ho solamente incrociato lo sguardo di quello che a breve sarebbe diventato mio marito e sono crollata. E con me tutti i presenti! Il sacerdote che ci ha sposato è un amico e la comunità che ha animato la messa è stata fenomenale. Ci siamo sentiti così accolti, amati, importanti e soprattutto accompagnati verso la nostra nuova vita coniugale. Tant'è che alla fine dell'ultimo canto, il coro e tutta la comunità presente è esplosa in un applauso che sapeva di abbraccio materno. Una cosa indescrivibile a parole, mi dovete credere. Abbiamo ricevuto solamente complimenti per l'omelia così personale e vera da parte del sacerdote, per i canti scelti da noi e cantati col cuore da parte del coro domenicale e per la celebrazione in sé, mai noiosa oppure eccessiva. E quando a dirlo sono anche persone atee che non frequentano la chiesa, credetemi che fa un certo effetto! Dopo le varie foto di rito siamo usciti, io e mio marito, mano nella mano, con le braccia al cielo a voler indicare la gioia, ma anche il nostro grazie a Dio che ci ha unito e ci ha permesso di godere di tante benedizioni tutte insieme. Tralascio il lancio del riso e lo scoppio dei cannoni, perché è stato semplicemente un susseguirsi di ciò che di bello già avevamo avuto modo di vivere durante la celebrazione, ovvero l'amore delle persone che erano lì, per noi, a testimoniare il nostro amore e a godere della nostra felicità insieme a noi! Dopo aver fatto le classiche foto di rito, abbiamo raggiunto gli ospiti in location e lì la festa è andata avanti, dando sfogo alla parte più conviviale della giornata! Si è mangiato, bevuto, riso, scherzato e giocato, il tutto sempre coinvolgendo gli ospiti e facendoli sentire coprotagonisti e non spettatori: era la cosa alla quale tenevamo di più e, visti i feedback ricevuti, direi che ci siamo proprio riusciti! Qui, infatti, devo fare un passo indietro e raccontare che, una volta consegnate le partecipazioni, abbiamo chiesto agli ospiti di fare un selfie con la partecipazione. In questo modo, il giorno delle nozze, si sono trovati il tableau con la cornice con le loro foto: è stato un successone! Abbiamo fatto trovare dei segnaposto col nostro logo per gli adulti, mentre per i bambini abbiamo fatto dei quaderni da colorare, chiaramente riferiti al nostro matrimonio, con tanto di matite e dei vari giochi, acquistati per farli giocare al tavolo, mentre i genitori mangiavano. Un successo anche questo! Oltre alla felicità dei bambini, c'è stata la felicità da parte dei nostri amici genitori, che hanno decisamente apprezzato questo tipo di intrattenimento. Ma la cosa che più mi piace ricordare, è un canto tipico austriaco che mia nonna, insieme a mia mamma e alle sue sorelle, ha voluto dedicare a me e a Marco e che prevede l'utilizzo delle mani, andando a ritmo: vi dico solo che tutti gli ospiti, pur non capendo la lingua, hanno partecipato con gioia! Per non parlare dei discorsi a sorpresa che sia mia mamma che mia sorella hanno voluto dedicare a me, in quanto figlia / sorella e a mio marito, in quanto genero / cognato: gli ospiti erano tutti in lacrime! Quanto amore c'era nell'aria! Questo è quello che ci è stato detto quel giorno dai presenti e quello che ancora oggi, a distanza di una settimana, le persone continuano a ricordare: abbiamo fatto bingo un'altra volta! Fino ad arrivare al taglio della torta: nonostante noi sposi fossimo dal lato torta, tutti i presenti si sono messi davanti a noi a cantare a squarciagola "un'avventura" di Battisti. Sembrava essere ad un concerto nel quale il cantante non è nulla senza il suo pubblico! Ecco, per noi è stato esattamente così: non sarebbe stata la stessa cosa se i presenti si fossero limitati ad essere invitati anziché partecipanti. Ancora il solo pensiero mi emoziona! Sicuramente ho scordato di raccontare molti altri momenti, ma quelli più significativi sono certa di averli detti. Voglio veramente ringraziare uno ad uno i presenti perché, come detto anche durante il mio discorso a sorpresa durante il matrimonio, ognuno di loro fa parte della nostra famiglia allargata, che non è fatta solo di legami di sangue, ma di legami di cuore. Perché alcuni ci sono stati quando la nostra coppia ancora non era nata, altri l'hanno vista nascere, altri l'hanno vista cadere e rialzarsi e altri ancora l'hanno sostenuta durante questo difficile cammino del fidanzamento. E ora, che siamo marito e moglie, chiediamo ancora ad ognuno di loro di continuare a sostenerci e a starci accanto in questo lungo percorso emozionante che è la vita matrimoniale! Il mio consiglio spassionato è: godetevela! Non pensate al tempo o al cibo o al parente che rompe, ma pensate solo a voi stessi una buona volta nella vita! È il giorno degli sposi e passa troppo in fretta per non essere goduto appieno! Non preoccupatevi di rendere felici gli altri, perché, credetemi, chi vi vuole bene, sarà felice per voi e saprà godere della vostra stessa felicità! Buona vita a tutti!
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