Il matrimonio di Matteo e Cecilia a Livorno, Livorno
Di sera Estate Fucsia 3 professionisti
M&C
04 Ago, 2017Il racconto del nostro matrimonio
Abbiamo iniziato i preparativi un anno prima del matrimonio. Per motivi lavorativi abbiamo scelto il 4 agosto e già sapevamo che gli amici avrebbero potuto maledirci a vita per questo! Ho sempre pensato fosse esagerato preparare il matrimonio un anno prima ma, con il lavoro di mezzo e i preparativi tutti hand & heart made, il tempo sembrava non bastare!
Il tema scelto per il tableau (e di conseguenza come decorazioni e fil rouge della giornata) è stato "c'era una volta". Matteo, ovviamente, lasciava fare a me, limitandosi ad annuire se qualcosa poteva piacergli o a dire di "no" se qualcosa proprio non gli andava giù.
Ho cercato comunque di coinvolgerlo in tutto, anche se gli unici argomenti che ha condiviso con vero entusiasmo sono stati: il luogo del ricevimento, "Villa Maya" (una villa che ci ha incantato per il suo "giardino" di 2000mq, perfetto per le idee che avevo avuto per addobbarlo), la chiesa (quella più antica del nostro paesino dove hanno sposato anche i miei genitori e dove siamo stati battezzati), il menù (su questo eravamo d'accordissimo: niente cene pompose e statiche, niente mal di testa durante le lunghe attese tra le mille portate, ma un grande buffet di antipasti all'inizio e un grand buffet di dolci alla fine sotto il grande alberone della villa e due portate principali servite al tavolo), e il viaggio di nozze.
Continua a leggere »Per il resto ho chiesto da subito aiuto a tutti per la realizzazione delle decorazioni del matrimonio. Volevo che ognuno mettesse un po di sé anche in piccole cose e non lasciar fare tutto a professionisti. Per questo mamma e nonna hanno cucito e riempito sacchettini di lavanda profumacassetti (con il classico bigliettino che solitamente si mette alle bomboniere), la suocera e la cognata hanno realizzato i menù (per le decorazioni ho spesso preso spunto su pinterest dove ho trovato idee, anche eleganti, a pochissimi euro.
Non avete idea di quante cose bellissime si possono realizzare con i sottotorta di carta), l'altra cognata e io abbiamo realizzato il tableau (per restare in tema il tableau era un libro di fiabe contenente lista dei tavoli e acquerelli che le rappresentavano). Mia zia ha realizzato i ventagli da chiesa, una mia amica i coni riso (entrambe le idee sempre utilizzando i famosi sottotorta). Le mie due damigelle mi hanno aiutata nella parte più "informatica" (a me piace "aggeggiare", ma a mano) prendendo dei miei disegni e sistemandoli nelle partecipazioni, nel libretto della messa e nelle calamite che poi ho regalato (la stampa principale per tutte e tre era il disegno di me e Matteo che ci guardiamo negli occhi con la torre di Rapunzel dietro, essendo il nome del nostro tavolo).
I babbi hanno scritto e letto le intenzioni di preghiera in chiesa. Al compagno della mia cognata abbiamo chiesto di farci da autista e, ad altri due amici, di addobbare la macchina durante la celebrazione (con un decoro di edera sul davanti, palloncini con l'elio che uscivano dai finestrini e la scritta che mi ero stampata e decorata "just married").
Io poi ho stampato tantissime foto di noi con gli amici ed i parenti. Le ho attaccate su nastri fucsia e bianchi (i colori scelti) per verticale e le ho fatte appendere agli alberi della villa. Ho portato lucine e centrotavola (ceppi di legno con il disegno della fiaba corrispondente al tableaù, un barattolo con candela ed un piccolo boschetto con borraccina e qualche particolare della fiaba (ad es. Cappuccetto Rosso aveva un fioccone rosso, Alice nel paese delle meraviglie un castello di carte). Insomma è stato un lavorone lungo un anno.
Quando il gran giorno è arrivato stranamente mi sentivo calma! Io che sono sempre iper ansiosa e viaggio con i fiori di bach nella borsa, ero calma? Sarà perchè le mamme erano da "domare" nelle ultime settimane e questo mi aveva tenuta piuttosto occupata, sarà che ero riuscita a far sentire un po' tutti protagonisti e partecipi come volevo e "spostavo" abilmente i riflettori ansiogeni da me, sarà che stavo per andare a fare la cosa che volevo (sposare Matteo), ma, appunto, ero calma.
Dopo pranzo ho raggiunto la mia famiglia e sono iniziate a venire a scaglioni in casa un sacco di persone: la truccatrice, la fotografa, la sarta che mi portava il vestito, le damigelle e un'amica. Poi sono entrata nel vestito (un po di rincorsa a dir la verità visto che la truccatrice aveva ritardato nel truccare anche la suocera e mia mamma). Il vestito me lo sentivo più stretto del solito nonostante le mille prove. Avrà messo una stecca al bustino in più come avevano detto? Sarà stato il caldo? O forse avevo il respiro irregolare? Non c'era tempo per pensarci.
Salto in macchina in perfetto orario così, sommersa da strati di gonna, decidiamo con il mio babbo e il mio zio che mi avrebbe accompagnata all'andata, di farci un giro per il paesello. Arriviamo comunque alla chiesa con soli cinque minuti di ritardo e sono ancora tutti fuori! Che faccio? Perché non entrano? Nonna, ma perché stai li ad aspettare che esca invece che cercarti un posto dentro? Insomma, aspetto cinque minuti, ma in molti non capiscono e, anzi, aspettano che io esca! La cosa non mi piace molto ma non mi resta che uscire. Scendo con babbo e davanti a me ci sono le damigelle: mia cugina e la mia migliore amica che mi propone di prendercela comoda lì all'entrata e aspettare ancora un po' prima di entrare, anche se tutti mi stanno guardando da dentro, anche se fa un caldo boia e anche se dei tizi del bar di fronte ci stanno scrutando. Le dico con poca eleganza di entrare il prima possibile minacciandola con il bouquet e lei entra.
Io mi affaccio e lo vedo. Ha un sorriso enorme e gli occhi lucidi. Vedo solo che è vestito di scuro, ma di tutti i particolari, non vedo proprio niente! Credo di percorrere la navata a corsa visto che quando arrivo la marcia nuziale è ancora all'inizio. Sono emozionata, ma Matteo di più. Mi fa subito dei complimenti e poi entra il nostro mitico Don Italo. Conosciamo da anni questo parroco che abbiamo fortemente voluto anche se non è di quella parrocchia. Anche lui è amozionatissimo e gli viene da piangere per noi. La messa inizia. Fa caldo, ma ho la testa altrove. Mi emoziono molto quando sento Matteo commosso nel pronunciare i suoi voti e durante il canto "Fratello sole e sorella luna" (cantano delle amiche del coro di mia mamma insieme a lei). Don Italo ci fa dare reciprocamente la comunione e coinvolge le famiglie durante la predica. Quando finisce la messa siamo raggianti. Salutiamo tutti, facciamo alcune foto dentro e fuori dalla chiesa con tutti i presenti.
Mentre le famiglie offrono un piccolo rinfresco a tutti vicino al bar noi scappiamo a far le foto. Andiamo con le due fotografe fino a Villa Fabbricotti (un grande parco a Livorno). Speriamo di essere soli, è agosto, è il primo pomeriggio. Di solito con questo caldo i livornesi sono tutti sul mare e invece c'è il mondo! Dopo i primi momenti di imbarazzo inizamo a fregarcene e passiamo il tempo chiaccherando anche con queste due fotografe che non ci chiedono mai di metterci in posa. Ci fotografano su una panchina, tra le foglie di un enorme albero, lungo un vialetto, in mezzo al prato. Decidiamo di non stare troppo fuori per non far aspettare gli ospiti (mi è capitato a un matrimonio di mettere radici nell'attesa degli sposi) e perchè vogliamo anche noi iniziare la festa!
Raggiungiamo Villa Maya e ci accorgiamo che i nostri palloncini all'elio sono spariti in superstrada! Veniamo accolti da tutti i presenti e da due flute per il brindisi (ma siamo un po' in imbarazzo? Cosa dobbiamo dire o fare?). Per fortuna intervengono gli amici ad allungarci altro alcool e a farci mille domande. Mentre eravamo a fare il servizio fotografico alla villa è stato offerto l'aperitivo, ma, appena arriviamo, inizia l'allestimento del buffet. Sapete cosa ho mangiato in tutta la serata? Solo una fetta di dolce! Immagino fosse tutto buono, ma avevo lo stomaco chiuso. Quando servono il primo al tavolo noi iniziamo a gironzolare. Se ci fermiamo dai parenti iniziano a chiederci foto in posa e a far domande, se ci fermiamo dagli amici è sempre il momento giusto per ballare, fare brindisi e scherzare su qualcosa.
I nostri amici sono stati divertenti ed erano i primi ad essere felici per noi. Erano un gruppo misto per età e molti non si conoscevano tra loro, ma si sono subito buttati tutti e amalgamati in meno di un minuto. Subito dopo il primo è venuto il momento per me di fare una sorpresa a Matteo: il flash mob da tanto segretamente preparato! Prima si sono alzate le mie amiche una ad una (in tutto 11), poi mi sono unita io e abbiamo fatto un balletto da pseudo vamp che poi degenerava ballando come deficienti. È cambiata poi la musica ed è iniziato "Time warp" di Rocky Horror Picture Show e sono entrate a sorpresa mamma, suocera, zia e la mamma della damigella. Nell'ultimo pezzo di Bruno Mars ("Uptown") sono uscite le mamme ed è entrato il mio babbo che ha ballato in coppia con me.
Tutti si sono divertiti, in particolar modo noi! Da lì ho iniziato a lasciarmi andare anche io (mentre Matte era già piuttosto alticcio e chiassoso io ero un po' agitata e controllavo che tutto andasse per il meglio! Inoltre il vestito non mi permetteva molto di muovermi e respirare così ho chiesto aiuto per farmi aprire i primi due bottoni sulla schiena! Stare ingabbiata tutta la sera e non godermela proprio no!).
La serata è volata tra balli, brindisi, scherzi che ci hanno fatto, il video imbarazzante dei nostri addio al nubilato e celibato, un video supercommovente con mie foto e la voce registrata di mia mamma che canta "A modo tuo" di Elisa, baci e chiaccherate. Abbiamo tagliato la torta (decorata anche questa con edera e fiori fucsia) sotto il grande albero. A fine serata se ne sono andati via tutti "felici e contenti" mentre noi due e la maggior parte degli amici siamo rimasti a dormire alla villa. Il nostro "c'era una volta" è iniziato.
Adesso tocca a voi! Tanti auguri!
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