Il matrimonio di Matteo e Elisa a Berceto, Parma

Il racconto del nostro matrimonio

Se potessi tornare indietro…… di sicuro non sprecherei quattro mesi della mia vita in angosce e prese in giro. I quattro mesi che ci sono voluti per organizzare il matrimonio e si sono tradotti in pressoché dieci anni di vita in meno. Se, come me, avete un carattere che non ammette mancanze di rispetto, non sposatevi.

Le uniche cose di cui non sono pentita, sono il tema del matrimonio e la decorazione realizzata a costo e impatto ambientale zero con oggetti del passato conservati in famiglia. Una vecchia botte, una tendina di mia nonna e un’antica lanterna sono diventate l’altare per il rito civile. I nomi dei tavoli richiamavano attrezzi come scaldaletto, scartassa, macinino, stadera, fisarmonica… oggetti presenti in un gran tavolo all’ingresso, addobbati con la lavanda che cresce dai genitori di mio marito. Anche il tableau è stato realizzato da noi: da una parte, le nostre foto da piccoli dimostravano simpaticamente che, ancor prima di conoscerci, avevamo dei tratti comuni, con dei teneri parallelismi; dall'altra, la lista dei tavoli a "indovinello", nel senso che gli invitati dovevano capire a quale nome di oggetto del passato si riferiva la foto.