Il matrimonio di michele e veronica a Antrona Schieranco, Verbania
Rustici Autunno Viola 3 professionisti
m&v
01 Ott, 2016Il racconto del nostro matrimonio
Stranamente il giorno delle nozze non ero agitata, mentre mio marito lo era tantissimo: ci siamo sentiti per messaggio la mattina alle 7 e già da come scriveva si capiva che era teso. Poi siamo stati presi dai preparativi e non c'è stato più tempo per parlare.
Ho cominciato a preoccuparmi quando, guardando fuori dalla finestra, ho visto che era parecchio nuvoloso e inoltre fuori la temperatura era molto fresca: speravo che non piovesse, e che se proprio doveva piovere, almeno lo facesse dopo la cerimonia. Dopo non ho più avuto tempo per pensare, perchè mi son dovuta preparare: trucco, capelli, vestito, qualche foto con mia mamma e i miei parenti più stretti, e in un attimo erano arrivate le 10, alle 10.30 sarei scesa davanti alla chiesa per sposare il mio fidanzato. Sembrava tutto perfetto, appunto, sembrava.
Ero appena salita in macchina aiutata dal compagno di mia mamma (che era anche l'autista), quando lei chiama e dice "aspetta non partire, manca il prete", secondi di silenzio e io grido "ma come manca il prete?" e lei "si è in ritardo, devi aspettare". Santo cielo! Alla fine ho aspettato mezz'ora in auto, ero tesissima, l'unico aspetto positivo era che mi stavo scaldando, avevo davvero freddo e mi ero avvolta in un cappotto che però non avrei potuto portare sul vestito, volevo assorbire tutto il calore possibile.
Continua a leggere »Ecco che poi arriva la telefonata di mia mamma "Dai scendete, è tutto a posto". Finalmente!!! Si parte. Pian piano vedo avvicinarsi la chiesa e tutte le persone che stann aspettando. Ci fermiamo proprio sul piazzale, sono agitata anche io adesso "Ci siamo, ci siamo" mi ripeto. Mia mamma e il suo compagno mi aprono la porta e io scendo, mi tremavano le gambe, meno male che ho il vestito lungo.
Appena esco dalla macchina, sento esclamare da tutti "Oooh" mi sono venuti i brividi ma non di freddo, quello non lo sentivo più, poi vedo lui, il mio fidanzato, con gli occhi lucidi e io gli sorrido e vado verso di lui; lui viene verso di me, mi prende la mano, mi dà il bouquet e un bacino sulla guancia "Sei bellissima" e io "tu di più". Poi tutti ci chiamano e ci voltiamo, parte un grande applauso e tantissimi flash di foto, vedo i nostri amici, vedo le mie amiche che da Pavia ci avevamo raggiunto, tutti i miei parenti, mia mamma super emozionata, tutto in un batter d'occhio. Poi ecco che entriamo in chiesa.
Accompagnati dalla musica e seguiti dai nostri pochi parenti e tantissimi amici, ci avviamo verso l'altare e inizia la cerimonia. Ogni tanto mi guardo in giro e mi sembra che sia tutto un sogno, quasi non mi sembra vero che siamo qui, e in un lampo anche la cerimonia è terminata. Facciamo le firme e le foto in chiesa ma la parte più impegnativa deve ancora arrivare, dobbiamo uscire dalla chiesa e affrontare circa 200 persone armate di riso e petali i rosa fino ai denti,li sentiamo gridare "Dai, dai uscite", "sei pronta?" mi dice lui e io rispondo "Si?" e quando parte di nuovo la marcia nuziale, ci avviamo verso l'uscita, io sorrido ma i miei occhi sono spalancati perchè vedo dei nostri amici con dei sacchi di riso da 5 kg e penso "È la fine, povero vestito".
Appena usciti, una cascata di riso ci travolge per circa 5 minuti, che sembrano però un'eternità, nemmeno il tempo di riprenderci e arrivano tutti a farci gli auguri "Come siete belli", "Congratulazioni", "Vi auguriamo tanta felicità" e noi uno per uno li salutiamo tutti mentre il riso ci cola dai capelli.
E' il momento di fare le foto con i nostri invitati, ci mettiamo in posa e sorridiamo; ogni tanto io e mio marito ci guardiamo negli occhi ma siamo troppo emozionati per dire qualcosa.
Ora dobbiamo andare a fare le foto al lago di Antrona. La macchina degli sposi che era rimasta sul piazzale della chiesa era rimasta nascosta ai nostri sguardi perchè c'era tantissima gente. Appena ci avviciniamo, scoppiamo a ridere, ce l'hanno avvolta con dei rotoli di carta, ci mettiamo a toglierla tutta, poi mio marito apre una portiera, non l'avesse mai fatto, esce un fiume di palloncini bianchi e lilla e noi ci troviamo a risalire la corrente per cercare di entrare in macchina. Ecco ce l'abbiamo fatta.
Finalmente un attimo di pace. Io e mio marito ci guardiamo e ridiamo poi mi dice "ti amo". Arriviamo al lago e scendiamo per fare le foto. Io guardo il cielo che è sempre più nuvoloso "Dai dacci ancora una mezz'ora, facci solo fare le foto". Per fortuna il tempo mi ha ascoltato.
Ritorniamo in paese e sono ancora tutti li ad aspettarci: ci hanno preparato un tavolino per bere l'aperitivo e festeggiare tutti insieme. Poi partiamo per andare al ristorante, in teoria ci vogliono 20-25 minuti per raggiungerlo ma noi ci abbiamo messo un'ora e 20 minuti perchè lungo la strada ci facevano fare delle soste per aperitivo e scherzi: in una tappa, abbiamo persino dovuto segare un tronchetto di legna.
Finalmente arriviamo al ristorante: sono le 15 e 15.Lo staff ci accoglie e ci fa accomodare. La fotografa ci chiede se vogliamo fare la foto con la torta che per noi sposi è rimasta una sorpresa perchè ce l'ha regalata il compagno di mia mamma. Non appena la portano fuori sul tavolino, rimaniamo tutti a bocca aperta: bella, elegante, grande, insomma una meraviglia.Tutti la vogliono fotografare.
Ci sediamo al nostro tavolo e pian piano si siedono ache tutti i nostri ospiti: siamo in 146. Gli invitati sono distribuiti intorno a noi su dei tavoli contrassegnati con le carte di cuori, una trovata che è piaciuta molto.
Iniziamo a mangiare: mamma mia, dei piatti squisiti, molto abbondanti ma eleganti al tempo stesso. Che abbuffata. Il pranzo, che alla fine è diventato anche cena, termina alle 21. Dopo iniziano i balli.
A me piace ballare, non ho mai preso lezioni per cui non sono una gran ballerina ma mi so muovere. Mio marito, no. Di nascosto, senza dir niente a nessuno, abbiamo preso 6 lezioni di ballo private per imparare a ballare il liscio e per il nostro matrimonio ci siamo concentrati sul tango.
Per divertirsi, i nostri amici ci chiedono di ballare e noi facciamo un po' i finti tonti. Alla fine, cediamo e facciamo iniziare un tango. All'inizio facciamo un p' gli impacciati poi stupiamo tutti con le giravolte: sono rimasti tutti a bocca aperta perchè nessuno se lo aspettava.
Siamo andati avanti a ballare fino all'1 di notte. Ci siamo divertiti tantissimo e ancora di più i nostri invitati, continuavano a dirci che erano stati contenti, che era stato tutto bello, erano persino più entusiasti di me e mio marito.
Alle 2 e 30, arriviamo a casa. Parcheggiamo la macchina e andiamo verso la porta d'ingresso. "Amore ma non ti sembra che la porta sia diversa?" chiedo a mio marito. Ci avviciniamo e o mio Dio ci hanno messo ben 32 sacchi di pellet impilati davanti alla porta di casa "E adesso?" domando "E adesso ci tocca lavorare" risponde mio marito. 20 minuti abbondanti per trasportare i sacchi di pellet giù in cantina perchè stata iniziando a piovere. Uff, che fatica!
Finalmente a casa. Ci togliamo i vestiti, facciamo un bel bagno, pigiama e letto. Sembra finita, tolgo il piumino e si levano per aria 500 petali di rosa che si spargono ovunque, "Vai a predere un sacchetto che li raccogliamo".
Stanchi morti ma super felici, ci buttiamo a letto alle 4 e 20 del giorno successivo.
Fine
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