Il matrimonio di Nic e Meri a Verona, Verona
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N&M
23 Set, 2017Il racconto del nostro matrimonio
Il 23 settembre, dopo 12 anni di relazione, finalmente ci siamo sposati e abbiamo coronato il nostro sogno. È stata una giornata fantastica sotto ogni punto di vista: il tempo, i fornitori, gli amici, i parenti. Ma vi racconto un po'. Abbiamo dormito separati perché abbiamo preferito vivere la notte ognuno dai propri genitori, visti i tanti anni di convivenza. La mattina mi sono svegliata ed ero molto molto calma, a differenza del mio compagno che era molto agitato, ma anche molto stanca perché la notte, a causa del raffreddore e di mia madre, non avevo dormito bene. Mia mamma era agitata, molto agitata, non smetteva di parlarmi e io volevo solo rilassarmi e pensare ad altro! La preparazione sarebbe avvenuta sparsa, così dopo un bel caffè, alle 7:30, io e mia mamma partiamo per la parrucchiera che ci aspetta per sistemarci entrambe. Non mi andava bene nulla, le avrò rifatto fare la treccia laterale almeno 10 volte, non mi piacevo per nulla. Una volta capito che era l'ansia a parlare e non un problema della parrucchiera mi sono tranquillizzata e adeguata a ciò che faceva. Diciamo che la parte "parrucco" ha giocato un brutto ruolo nella settimana del matrimonio in quanto una settimana prima mi avevano rovinato letteralmente i capelli facendomi il colore e facendomelo da schifo, così per tutta la settimana mi sono dovuta stressare ed andare dal parrucchiere ogni giorno per recuperare il colore e i capelli e vista la situazione orribile alla fine ho preteso delle extension che hanno messo come volevano loro.. va beh questo è un altro discorso ma diciamo che mi ha creato non poche preoccupazioni e ansie ad una settimana dal matrimonio. Comunque, detto questo, quel giorno grazie anche alle extension ho recuperato un po' di volume perso e l'acconciatura raccolta è venuta bene lo stesso. Finito dalla parrucchiera partiamo per la villa scelta in cui ci saremmo preparate. Quando arriviamo alla villa vedo già tutti i fornitori correre ed organizzare tutto da una parte all'altra e in un momento di tranquillità mi godo la mia villa prima che arrivino tutti. Dopo qualche parola con la proprietaria, una camomilla e un panino (per pranzo per mangiare qualcosa ed evitare di svenire, ottima scelta!) ci dirigiamo nella suite in cui ci faremo truccare e ci vestiremo. Puntuale come un orologio svizzero arriva la make up artist sorridente come sempre che porta un po' di spensieratezza necessaria: stavo per lanciare dalla finestra mia madre hahahahaha... tra una chiacchiera e un sorriso arriva anche il fotografo che inizia a fotografare qua e là le scarpe, l'anello di fidanzamento, il vestito, la make up artist che ci trucca ecc., raccontandomi aneddoti sul mio futuro sposo da cui era stato poco prima.
Continua a leggere »Ed ecco arrivato il momento di indossare il mio meraviglioso abito principesco color cipria ricoperto di pizzo. Mamma che pesante che era! Comunque tra un bottone di qui e una cerniera di là, eccolo indossato ed ecco salire l'emozione. Mi sto per sposare! Metto anche bracciale, orecchini e velo e et voilà la sposa è pronta! Manca la parte fondamentale però, le mie meravigliose scarpe da sposa! Nel frattempo, mentre mi preparavo, è arrivato mio fratello con sua moglie che sarebbe stato il mio autista personale e quindi dopo gli abbracci di rito, le foto e i pianti (loro) ci incamminiamo nel parco della villa dove ad attendermi c'è la mia wedding decor con il mio splendido bouquet a completare tutto il mio outfit. Mi sentivo bellissima. Altre foto e poi via dentro nella macchina: la nostra macchina.
Alle 15:20 arriviamo in chiesa e io mi sento leggera e contenta. Grazie a mio zio e mio fratello scendo dalla macchina e mi sistemo abito e velo. Non mi rendo conto di quello che sta succedendo perché succede tutto troppo velocemente. Vedo alcuni amici, vedo l'altro mio fratello con i bimbi che mi accompagneranno all'altare e sono bellissimi, vedo mio padre in lontananza che mi riprende (?!?!?), la gente che passa e mi suona, non mi rendo conto perché sono tutti agitati ed emozionati e io sono all'interno di una bolla. Non capisco niente... non capisco davvero niente e in un baleno mi trovo sotto braccio di mio zio mentre mi sto incamminando verso l'altare. Non sento la musica, non vedo il mio sposo, sono ancora dentro la mia bolla, appena vedo la scalinata davanti a me, realizzo che la dovrò percorrere per raggiungere il mio uomo che mi aspetta, con un abito da sposa che pesa oltre 10 kg e con dei tacchi a spillo di 12 cm... e mi rendo conto solo allora, appoggiando il primo piede sullo scalino che sono agitata ed emozionata e che ho già percorso metà della navata in chiesa senza rendermene conto, perché la gamba mi cede dall'emozione e ho bisogno che mio zio mi tenga stretta per evitare di cadere. Presa in mano la situazione, mi riprendo e finisco di salire le scale e abbraccio il mio uomo che mi guarda con gli occhi pieni di amore e andiamo di fronte all'altare per sposarci.
La cerimonia religiosa procede bene con una bella predica del prete e un complimento per essere la sposa più puntuale che avesse mai avuto... eh ci credo, praticamente ho fatto mezza navata da 0 a 100 km all'ora ahahahah. Una volta finita, firmiamo insieme ai nostri testimoni e siamo marito e moglie. Dopo i petali e il riso lanciato che si trova sparso sull'ingresso della chiesa e i saluti di rito, ci dirigiamo a fare qualche foto con fotografo/Videomaker. È stato un momento magico, non vedo l'ora di vedere tutte le foto del fotografo!
Con un po' di fretta, per paura di perdere la luce del sole, ci dirigiamo verso la villa per finire di fare altre foto insieme nel parco mentre i nostri ospiti si godono l’aperitivo preparato apposta per loro. E in un attimo è già l’ora di raggiungere i nostri ospiti per iniziare la cena; ebbene sì ci siamo praticamente persi tutto l’aperitivo. È proprio vero che dicono che il matrimonio alla fine lo organizzi per gli altri perché il tuo lo vivi proprio in modo diverso da qualsiasi altro matrimonio da invitata... non tanto per le emozioni ma per i momenti e l’organizzazione.
Avevamo organizzato le 3 sale in modo da poter mangiare una portata in ogni sala per mangiare insieme ai nostri invitati e devo dire che a noi è piaciuto molto ed è stato anche molto apprezzato dagli ospiti. Finita la cena, ci dirigiamo tutti verso la wedding cake: era meravigliosa e soprattutto buonissima.
Torta, lancio bouquet e via di nuovo, cambio di location per la seconda parte della festa, quella danzante. Ci spostiamo nella serra del parco, una serra enorme verde dai vetri trasparenti immersa nel prato illuminato di notte da candele e fiaccole.
Musica, confetti e bomboniere rendono il resto della serata perfetta, il cui culmine viene raggiunto con il nostro primo ballo da marito e moglie... How do you feel di Ed Sheeran.
Quella notte, la nostra prima notte da sposati, l’abbiamo passata nella suite della villa ed è stata magica (anche se abbiamo solo dormito ahahahha). La domenica ci siamo svegliati e abbiamo fatto la nostra super prima colazione guardando fuori dalla finestra il nostro parco completamente bagnato sotto un diluvio universale. Ci siamo veramente resi conto di quanto fossimo stati fortunati anche con il tempo. Una giornata meravigliosa in tutti i sensi.
Poi via di corsa a pranzare con la famiglia e bere un ultimo bicchiere di spumante prima di fare i bagagli e partire per il nostro super viaggio di nozze: 2 settimane in Nuova Zelanda, una settimana alle isole Cook, in particolare Aitutaki e 6 giorni tra Los Angeles e Las Vegas.
Purtroppo, come dicono tutte le sposine, il tempo è volato e non te ne rendi conto. Però, nel nostro piccolo, siamo riusciti a goderci ogni minimo dettaglio, a parte l’aperitivo ahahha.
È stato tutto fantastico. Ovviamente anche noi abbiamo avuto qualche piccola delusione, soprattutto da alcuni amici e da mio padre (che si è rifiutato di fare le foto insieme a me e a mio marito in chiesa! Che razza di padre si rifiuta di fare le foto il giorno del matrimonio della figlia? È vero che il nostro rapporto non è idilliaco, tanto che mi ha accompagnata mio zio all’altare, ma rifiutarsi di fare una foto è veramente uno schifo! Ah e ovviamente non l’ho più sentito nonostante siano passati quasi due mesi... va beh, altra persona che uscirà definitivamente dalla mia vita). Ma onestamente ho sfruttato l’occasione per fare un po' di pulizia a questo punto tra le amicizie (cioè, io invito degli amici sposati con due bambine, il marito è testimone di mio marito, pago la cena per tutta la famiglia e loro oltre a non presentarsi in chiesa senza spiegazioni non hanno neanche mandato un messaggio di scuse o di congratulazioni! Bah... maleducazione allo stato puro. Meno male che il testimone almeno si è presentato, anche se emotivamente era proprio assente).
A parte queste piccolezze, che uno realizza i giorni dopo, tutto il resto è andato esattamente come doveva andare. I fornitori sono stati bravissimi, il cibo era buonismo, i fiori meravigliosi e abbiamo ballato fino a notte fonda con tutti gli amici. Non si può chiedere niente di meglio e adesso, come dice anche una canzone, aspetto con gioia il futuro, perché “il meglio deve ancora venire!”
Vi metto qualche foto (ufficiale e non) in attesa del video e di tutte le altre foto ufficiali.
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