Il matrimonio di Oscar e Arianna a Castagnole Piemonte, Torino
All'aperto Primavera Rosso 6 professionisti
O&A
19 Mag, 2018Il racconto del nostro matrimonio
Avendo deciso di sposarci per le 18:00 abbiamo avuto tutta la mattinata per prepararci con calma, ciascuno rigorosamente a casa dei propri genitori: abbiamo fatto una sana colazione condita con una buona dose di ansietta prematrimoniale, una doccia fresca, una bella passeggiata per distendere i nervi e poi via con i preparativi! Verso l'ora di pranzo, infatti, ho iniziato l'iter: trucco, acconciatura, vestito, foto, impegni di ogni natura, non c'era troppo tempo da perdere, tentennamenti e ritardi non erano ben accetti! Una volta pronta sono scesa e ho trovato l'auto ferma a attendermi: affascinante e delicatamente addobbata, per uno stile sobrio e elegante che molto si addiceva alla sua linea vecchio stile. L'autista in livrea mi ha dato una mano a accomodarmi su quei vecchi sedili d'altra epoca e io mi sono ritrovata a chiedermi quante donne si fossero sedute proprio lì, a guardare fuori dai finistrini, stringendo il loro bouquet e domandandosi quanto mancasse all'arrivo. L'aprilia, messasi in moto senza difficoltà, si faceva strada lungo le vie di Torino con l'eleganza tipica delle auto di una volta, simili a signore dell'alta borghesia ottocentesca mentre procedono in mezzo al volgo, consce della propria superiorità. In vista della Tenuta presso la quale avevamo deciso di sposarci ho iniziato a prepararmi per scendere spostando la marea di tulle che componeva il mio abito e afferrando la gonna in un punto strategico che mi avrebbe permesso di non inciampare in qualche risvolto, con calma ho messo piede fuori dalla vettura e, sotto braccio a mio padre, mi sono diretta verso la mia destinazione, nascondendomi dietro a una tenda in attesa dell'inizio della musica che doveva preannunciare il mio ingresso. Alle prime note di GreenSleeves abbiamo iniziato a avanzare lungo il tappeto rosso steso per noi e, in mezzo a sorrisi, saluti, flash e lacrime, siamo arrivati fino all'altare presso cui mi attendeva il mio futuro sposo, spendido nel suo vestito e visibilmente emozionato. Sono passata sotto l'arco, decorato con cadenti fiori di glicine, che precedeva l'altare e, stringendo la mano del mio fidanzato, abbiamo iniziato il rito che ci ha resi, finalmente, marito e moglie! Una cerimonia civile, purtroppo, non lascia troppo spazio al romanticismo e in breve si può considerare conclusa: un sì, un sorriso, una firma, una stretta di mano e in venti minuti si è sposati! Dopo inizia il vortice della festa: confusi e felici ci siamo sentiti chiamare da ogni dove, abbiamo stretto mani, ringraziato persone, fatto foto di ogni genere, anche con le nostre cagnette tenute da due esperti dog-sitter, e poi è cominciata la cena di cui noi abbiamo gustato quasi niente: sempre in piedi tra i tavoli per parlare, ringraziare, domandare e ballare; i piatti scomparivano in fretta, ma la nostra felicità era in ben altro piuttosto che in punta ad una forchetta! Tra una danza e l'altra la serata è volata via, lasciandoci il desiderio di continuare a festeggiare quel giorno per noi così importante passato così i fretta.
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