Il matrimonio di Riccardo e Barbara a Loreto Aprutino, Pescara
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R&B
06 Set, 2015Il racconto del nostro matrimonio
Che dire? Stiamo insieme da undici anni, conviviamo da sei e questo passo è stato naturale e spontaneo, una formalità e una scusa per ritrovarci con tutti i nostri amici e parenti sparsi per l'Italia (e non). La festa, per me, è iniziata il venerdì con l'arrivo degli amici dalla Sicilia. Dormire tutti insieme, nello stesso appartamento, fare tardi scattando foto, ridendo fino alle lacrime... ah quanto li amo!
Il giorno dopo, sabato, era prevista una grande festa a casa dei miei per la serenata. Un gruppo folk di musica tradizionale abruzzese (terra del mio lui) che avrebbe anche accontentato noi siculi con diverse canzoni popolari made in Sicilia. Mentre il pomeriggio corro via per finire gli ultimi giri (mancavano da stampare diverse cose tra cui Tableu, iSpy ecc) il mio carissimo amico mi chiede "Scusa ma...per la serata avete previsto addobbi?" e alla mia risposta "No, ma tanto c'è la porchetta" ha scosso la testa sconsolato! Quando la sera sono tornata a casa, ad accogliermi, oltre alla musica c'era anche una terrazza meravigliosamente decorata, frutto di tutti i miei amici che sono scappati in giro per negozi per inventarsi qualcosa di bello.
Continua a leggere »Dormire la notte prima del matrimonio nel lettone con mio padre e il vestito da sposa appeso all'armadio è stato bellissimo. Il giorno dopo, la mattina di Domenica, tutti a fare avanti e indietro dal casa al salone del parrucchiere per sistemarsi. Io ero tranquillissima, ho mangiato la porchetta a pranzo con gran sorpresa dei miei fratelli che credevano sarei stata con lo stomaco chiuso per l'emozione. Io, invece, ero tranquillissima. Ero! Alle 14 (mi sarei sposata alle 17) iniziano ad arrivarmi delle sane botte d'ansia. Appena arrivata al castello, fremevo d'impazzienza e panico.
Mentre mi preparavo ero tesa, parlavo in continuazione. Ragazze, se avessi potuto rimandare di un paio d'ore l'avrei fatto, non era il panico di andare all'altare era... non saprei dirlo, forse un pochino d'ansia nel pensare di stare così tanto sotto gli occhi di tutti come "protagonista". Quello che rimpiango è forse non aver vissuto con più calma questo momento "preparazione/chiesa". Ecco, potevo farmi qualche risata in più. Arrivata alla Chiesa appena ho visto il mio lui dalla porta, all'altare, ho subito sentito arrivare le lacrime per l'emozione.
Mio padre mi ha detto "Ferma, non piangere che ti rovini tutto il trucco!", ma chi poteva trattenersi? Per fortuna, velo calato sul volto, si è visto poco. Mi hanno detto, in un secondo momento, che mio padre si è fatto tutta la navata piangendo e lo stesso accadeva a mio fratello . Il mio ingresso in chiesa l'ho caricato tra i miei video.
Arrivata all'altare comunque mi sono calmata e l'emozione ha lasciato spazio ad una grande e immensa felicità. Fuori dalla chiesa ad attenderci oltre agli invitati un cuore fatto di riso. Il mio amico (sempre lui, quello che ha guidato gli addobbi per la serenata) è andato a bussare a tutte le case vicino alla chiesa chiedendo un po' di riso per fare la scritta. Dolcissimo, l'ho amato.
Per l'ingresso al ristorante abbiamo fatto un piccolo spettacolino. Sul mio profilo ho caricato il video. Ragazze, che dire? Non ho capito niente quel giorno. Era tutto un correre, abbracciare, ballare, ridere. Purtroppo ho mangiato meno di quello che avrei voluto, ero troppo su di giri per godermi lo splendido cibo. Ho suggerito di fare una rievocazione storica il prossimo anno e ripetere il matrimonio!
Un consiglio? Se pure non volete spendere soldi per il video, comprate una videocamera e fatene uno amatoriale!
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