Il matrimonio di Roberto e Heidi a Genova, Genova
Di sera Estate Marrone 5 professionisti
R&H
30 Giu, 2018Il racconto del nostro matrimonio
30 giugno 2018 - Matrimonio Heidi & Roberto - Genova Pegli
La sposa racconta.
Lavoro nell'organizzazione eventi e vi confesso che la cosa più "tragica" che ho realizzato il venerdì sera prima del grande giorno è stata che... stavolta la protagonista sarei stata proprio io! Ero certa che sarebbe stata una giornata indimenticabile, non perfetta perché la perfezione è inutile da ricercare, ma volevo che ci fosse allegria, serenità. E magari... che Giove Pluvio ci graziasse e avessimo pure un bel sole!
Quando mi sono risvegliata il sabato mattina era una giornata splendida, con un pelino di vento. Ho avuto persino un'oretta di tranquillità per prendere un po' di sole! Ultimo accesso sul sito per dare gli ultimi avvisi e ricordare agli invitati di portarsi un golfino per la sera e poi... verificati gli ultimi preparativi... un respiro profondo... ci siamo... mangio presto perché alle 13.30 mi aspetta la parrucchiera.
È emozionata anche lei, mi conosce fin da quando avevo 6 anni ed è l'unica in grado di domare i miei liscissimi capelli e dare loro una forma!
Continua a leggere »Mentre finiscono gli ultimi ritocchi sento un "click" alle mie spalle... Giulio, il fotografo, che immortala quei momenti.
Da lì in poi è tutto un susseguirsi di emozioni, non vedo l'ora di farmi vedere dal mio papà con il vestito (preoccupazione massima "ma col caldo riusciremo a chiuderlo?" sì, la mamma ha mille risorse e il vestito calza a pennello!).
Mentre attendo che papà sia pronto mi improvviso Julia Roberts in "Se scappi ti sposo" perché fa caldo e mi metto davanti al ventilatore, non ho la gomma da masticare però!
Arriva anche l'autista d'eccezione, Patrick amico e compagno di tante avventure a cui consegno il cappello da autista!
Riuscire a salire in macchina con l'abito e il velo credo sia una delle ansie di ogni sposa, ma è più facile a farsi che a dirsi e in un batter d'occhio si parte!
Faccio rallentare l'auto davanti alla parrucchiera, escono tutte, lei e le sue aiutanti che, commosse, mi salutano (aiuto, non piangere!)
Chiesa: SS. Martino e Benedetto, Genova Pegli ore 16.00 (veramente ero lì alle 15.45! detesto i ritardatari e detesto farmi aspettare!)
Alla chiesa sono già arrivati tutti, esco dall'auto e aiutata dai miei meravigliosi genitori inizio a salire le scale... e... eccolo... mio marito...o meglio, non ancora marito! Roberto! Cilindro e smoking, è semplicemente splendido (e con il suo meraviglioso sorriso che riesce a rendere splendida ogni giornata e ogni situazione, sempre) e accanto a lui la sua emozionatissima mamma!
Rido ma sono emozionatissima ... passa tutto così in fretta... si entra!
A parte un paio di "lievi" intoppi (la testimone di mio marito che arrivando da Roma era in ritardo e mio marito non me lo aveva detto... e suo fratello, mio futuro cognato che avrebbe dovuto leggere la seconda lettura che, essendosi perso pure lui, è arrivato al Vangelo...che dirvi, il bello della diretta! Ma quel giorno sei come "sedata", nulla può sconvolgere o turbare la felicità che provi!), la messa è un momento stupendo, anzi il momento, con le maiuscole. Per gli sposi è l'unico vero momento tutto per loro e lo avevo curato in ogni dettaglio: addobbi e fiori molto semplici ed eleganti, il coro delle amiche (siamo tutte coriste,su questo sono stata molto fortunata!), l'accompagnamento del pianista, la mia zia con la sua voce meravigliosa a cantarci l'Ave Maria (Gounod, non Schubert), durante la firma una splendida versione di "Feed the birds/La cattedrale" dal film di Mary Poppins, canto chiesto da mio marito e alla fine... la sposa che imbraccia il tamburello e fa la solista di "I will follow Him" (eh sì, proprio quello di Sister Act!) e... segue la classica uscita con lancio del riso e dei coriandoli!
È un'emozione indescrivibile! Quante volte ti capita di essere l'invitato che lancia il riso? Quando sei tu a riceverlo è moooolto diverso (e il fotografo mi ha odiata perché mi riparavo il viso col bouquet!), non puoi esimerti dalla risata! È gioia pura!
E poi, via, verso il Castello di San Cipriano, tutti insieme perché noi sposini abbiamo scelto di fare le foto nel suo bellissimo parco.
E nonostante avessi scritto, detto e ripetuto di non dare retta al navigatore quando avesse dato indicazione di girare subito a sinistra dopo il ponte... un po' di invitati si sono persi ugualmente! Non che fosse la strada sbagliata ma per chi non è genovese certe stradine fanno un po' "paura" (senza ripari, scoscese, ecc) e avevo segnalato a tutti la strada migliore da fare... pazienza, che dirvi, alla fine sono arrivati tutti!
Le foto al castello e con quegli abiti? Un momento fantastico! Mi sentivo davvero una principessa! Credevo mi sarei inciampata nel vestito, lo avrei rotto e sarei stata impacciata e invece... mi muovevo perfettamente a mio agio! Sembra impossibile quando te lo provi in atelier, ma vi assicuro che è così!
Fin qui sembra un matrimonio convenzionale, vero? Eh.... ora inizia il bello!
Terminata la parte "seria"... la sposa viene chiamata dalla sorella (la vera organizzatrice!) e le viene consegnata una busta. Viene chiamato anche lo sposo e pure lui riceve un pacchetto. La sposa riceve il bellissimo calendario con le foto dell'addio al nubilato (le mie amiche sono fantastiche e il nostro fotografo Giulio sempre un portento!) mentre lo sposo riceve... un fischietto... direte voi "che c'entra un fischietto?" ... ci vorrebbe una bella cultura cinematografica per stare dietro alle Milan Sisters (saremmo mia sorella Rowena ed io, Heidi e Rowena Milan, non sapete quanto siamo state prese in giro tra nomi e cognomi e ancora adesso quando ci presentiamo è sempre una comica!) ma se vi dicessi "Tutti insieme appassionatamente" potrebbe aiutarvi? Beh... è un film che vi consiglio di vedere, non posso certo raccontarvelo adesso!
Come mio marito fischia, accanto a me si materializza la mia amica con la chitarra in mano... e io rido! No... "do-re-mi"... (anche qui, vedere il film per capire) e tutti i bimbi invitati si schierano davanti a me... non saprei definire l'emozione e commozione... avevano anche provato la canzone!
Alle nostre spalle, sulla pista da ballo è posizionato uno schermo che proietta i momenti del film, fa da sottofondo, ma siamo più bravi noi dal vivo e il volume viene subito abbassato... la performance è di assoluto successo (anche se devo dire che non mi ricordavo proprio tutti gli accordi a memoria!)
Momento di tranquillità? No.... ora la sposa prende il microfono: "ho bisogno del vostro aiuto: mi servono 7 uomini e 7 donne" timidamente gli uomini e a spintoni le donne (inutile, siamo delle protagoniste nate!) si schierano davanti a me. Riprendo "Bene, volete sapere cosa vi aspetta? guardate lo schermo". Parte lo spezzone di un altro famosissimo film "La grande corsa" (del grande registra Blake Edoards con Jack Lemmon, Tony Curtis, Natalie Wood) e in particolare la scena... delle torte in faccia! (Anche questo film e questa scena andateli a vedere, ve lo consiglio!). Sento scorrere un brivido di terrore tra gli invitati...
Ma no, non preoccupatevi! Il super catering che ho avuto al matrimonio aveva previsto tutto: la gara uomini contro donne a chi avrebbe realizzato... il panzerotto ripieno più buono! 7 contro 7 e muniti di grembiuli, si sono sfidati senza esclusione di colpi (di impasto in eccesso) e una giuria di eccellenza -i cuginetti e nipoti degli sposi- hanno decretato la vittoria della squadra maschile (in cucina sono bravi, dobbiamo riconoscerglielo!).
Dal giardino ci si sposta nelle sale interne per gustare un primo piatto caldo, un classico a Genova e richiestissimo (anche perché non vi ho detto che io, come forse avrete capito, sono genovese, ma mio marito e i suoi parenti sono Veneziani! Trofie al pesto, fatto rigorosamente al mortaio al momento.
La stanchezza non trova posto stasera, nemmeno i tacchi riescono a rallentarmi.
La torta verrà servita all'esterno, si torna nel parco, ma... lo sposo dov'è finito?
Cambio d'abito... perché mica posso essere solo io la mattacchiona, mio marito non è da meno! Giacca a righe gialle e rosse, cappello di paglia pantaloni bianchi e bastone... vi ricorda qualcosa? Su vi do un aiutino... ripensate al film del brano in chiesa chiesto da mio marito... avete capito?
Bert e Mary Poppins (il mio vestito è sempre lo stesso,però!) compaiono sulla soglia del castello. Ci avviciniamo al tavolo tra gli applausi degli invitati e Bert, ops, mio marito mi fa accomodare.
Al grido di "cameriere! Cameriere!" dalla cucina partono i pinguini, accompagnati dalla indimenticabile musica in sottofondo (e scena sullo schermo, ovviamente!). Devo precisare che adoro i miei invitati e questi quattro in particolare meritano un applauso speciale: si sono visti con mio marito il lunedì prima del matrimonio a provare i passi...non sto scherzando, hanno ripetuto il balletto del film! Sono stati fantastici e mio marito non ha nulla da invidiare a Dick Van Dike!
Scrosci di applausi e risate da parte degli invitati e premio-ricordo consegnato dalla sposa ai quattro pinguini. Cos'altro poteva essere se non... un adorabile pinguino-peluche!?
Dopo il lancio del bouquet e giarrettiera (vado un po' veloce), arriva il taglio della torta... bellissima, il cake topper sono due cavallini simpaticissimi (la passione che lega me e mio marito sono i cavalli, ci siamo conosciuti in sella) ma la torta... è solo scenografica! Col caldo che era scoppiato avevo scelto un diversivo: il gelato! Fatto a mano dalle ragazze di Sale&Dede, il nostro catering (se siete di Genova andate a provare le loro prelibatezze!) e mentre la torta finisce di lato e viene servito il gelato, la sposa sparisce...
Al primo piano del castello ci sono delle altre stanze, una riservata agli sposi e le altre sono di appoggio. Così mentre la sposa fa anche lei il cambio d'abito (mica poteva farlo solo mio marito!) e soprattutto il cambio scarpe... nelle altre stanze si gonfiano palloncini luminosi a go go e ci si cambia d'abito!
Cos'altro succederà?
Pochi minuti e siamo tutti pronti.
Si scende dalle scale, ci si mette in posizione davanti alla porta e ... al grido di "yi-ah" un gruppo di scatenati cowboy con cappelli, palloncini luminosi ai polsi e stivali si getta dietro la sposa (con abito country, cappello, stivali e... bottiglia di whiskey in mano!) e si lancia sulla pista scatenandosi nei balli country più conosciuti, nel divertimento generale (e un po' forse anche nel mezzo sgomento di chi non mi conosceva e ha visto la trasformazione della "gentil sposina" in una scatenata cowgirl!)
Sulle note delle nostre canzoni country preferite la festa ha iniziato a scemare... sotto l'occhio attento e divertito del gestore del Castello, il Sig. Piero, che ancora ringrazio per la disponibilità!
Pensate sia finita? Cosa succede al termine di una festa?
Che bisogna... pulire... tanto l'auto sposi è stata un po' "battezzata" e mentre alcuni ripuliscono l'auto sotto le direttive (o bisognerebbe dire le malcelate invettive) del proprietario, gli sposi e gli amici più fedeli puliscono la location e raccolgono i vari abiti, bomboniere dimenticate, regali dell'ultimo secondo.
La mezzanotte è scoccata da poco, il vento accarezza gli alberi del parco.
Ho sempre avuto il "pallino" dell'organizzazione e, insieme a mia sorella, organizzo eventi dal 2011 e ho una società di organizzazione eventi e wedding planner, Fast&Events... forse sono stata un po' avvantaggiata!
Organizzare questa giornata è stato solo dare il calcio d'inizio e volevamo fosse all'insegna del buonumore, dell'allegria e delle risate.
I nostri invitati ci hanno confermato che è stato così e spero vi siate divertiti anche voi a leggere questo racconto!
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