Il matrimonio di Savino e Federica a Savona, Savona

I colleghi di Savino sono stati fantastici passando 2 notti ad addobbare la sala in stile caraibico con vere palme di 2 metri, fiori gialli fatti a mano di carta crespa e l’amaca per esibire le bomboniere (una chiave di violino segna libro). Ad ogni invitato è stata inoltre consegnata una collana di fiori. Ma il vero tema della serata era la musica. Essendo musicisti la maggior parte degli invitati erano del mestiere e si sono alternanti al gruppo funky ingaggiato, per tutta la notte. Savino ha inoltre avuto la bella idea di disegnare a mano il tableau marriage, suddividendo i 103 invitati come se fossero stati i musicisti di un’orchestra sinfonica.

Il gestore del ristorante, nonché cuoco, oltre ad organizzare un banchetto ed una cena molto ricchi, è riuscito ad unire lo stile caraibico con la musica, creando una torta nuziale spettacolare che ritraeva Savino che suona il pianoforte ed io sdraiata su di esso, su un isolotto deserto contornato da pesciolini colorati.

Il matrimonio ufficiale è avvenuto invece una settimana dopo. Molto più elegante…

Io sono arrivata al Comune in Limousine che dopo ci ha accompagnato anche a Noli per le foto di rito e poi ad Andora al ristorante.

Savino mi aspettava davanti all’ingresso con il bouquet di orchidee in mano, ma la scalinata fino alla sala l’abbiamo percorsa accompagnati, rispettivamente da sua madre ed io da mio padre.

La cerimonia è stata molto toccante grazie al sottofondo musicale di chitarra e di una cantante lirica e all’entusiasmo dell’assessora che ci ha addirittura dedicato una poesia, compiaciuta del fatto che avessimo scelto di eseguire il rito della luce (coinvolgendo a sorpresa anche i genitori ed i nipotini) che a Savona non era mai stato eseguito.

Per riprendere questo rito, le bomboniere consegnate poi ai parenti stretti, erano proprio delle piccole lanterne di ceramica. Mentre per tutti gli altri abbiamo voluto essere più originali, consegnando magneti a forma di casetta, gufo o stella marina.

Al termine della cerimonia ci siamo recati al vicino Bar Commercio di amiche per un aperitivo e brindisi con tutti i presenti.

Al locale invece eravamo solo in 22 e all’insaputa di tutti, sposo compreso, ho ingaggiato un attore che, durante l’aperitivo ha “studiato” gli invitati e tutti si domandavano chi mai fosse e poi, fra una portata e l’altra, ha inscenato un delitto, facendo recitare tutti quanti. È stato davvero bravo e si sono divertiti tutti.

Alla fine, ha poi indossato un’armatura e ci ha risposato con un antico rito medievale con tanto di spada e mantello.

Il ritorno a casa in pullman prendevo ben 2 posti con il mio ampio vestito ed ero distrutta ma felice. Ad attenderci, però: scherzi, champagne e spaghetti aglio olio e peperoncino!

Siamo andati a dormire abbastanza tardi e il giorno dopo siamo andati al ristorante vicino casa per salutare gli invitati fuori regione che poi sarebbero ritornati a casa.

Pensate fosse finita qui!? No no… la domenica seguente ci siamo rivestiti per andare a fare ancora qualche scatto a Torino, città di Savino, nello splendido parco del Valentino.

Tutto indimenticabile, viaggio di nozze USA di 1 mese compreso…

Rifarei ogni cosa da capo. È andato esattamente come doveva andare. Unico rimpianto è il non aver potuto far esplodere i 12 cannoni spara coriandoli davanti al comune per evitare di incorrere in sanzioni. Ora sono in cantina e avrei voglia di risposarmi per poterli usare… ci starebbe bene una quarta cerimonia!