Il matrimonio di Simone e Maura a Oristano, Oristano
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07 Set, 2019Il racconto del nostro matrimonio
Il giorno delle nostre nozze è stato sicuramente uno dei più belli della nostra vita. E non si tratta dell’ennesima frase fatta. È proprio così! La felicità e le emozioni che abbiamo provato sono uniche e indescrivibili, e le conserveremo per sempre nei nostri cuori.
Pur vivendo in provincia di Milano per lavoro, i nostri cuori sono rimasti nella terra che ci ha cresciuti: la Sardegna. I nostri genitori e la maggior parte dei nostri familiari e amici si trovano lì, quindi, è stato abbastanza scontato scegliere proprio la nostra isola come location delle nostre nozze.
La Sardegna, oltre ad essere un posto bellissimo, è ricca di tradizioni e noi abbiamo deciso di rispettarle tutte.
Il giorno prima io e Simone abbiamo deciso di non vederci, quindi, ognuno ha svolto i propri compiti (lavare l’auto, portare gli addobbi in ristorante o dalla fioraia, ecc.) per conto proprio.
Tra le varie tradizioni, nella mia famiglia c’è anche quella di incontrarsi la notte prima delle nozze a casa della sposa per dare una mano con gli addobbi dentro e fuori casa. Erano circa le 21:30, a casa c’era già qualche zia e qualche cugino, intenti a rassettare un po’ qua e un po’ là, quando mia zia entra nello scantinato dove c’ero io e dice “Io sento della musica! Chiamate Maura!”. In quel momento ricordo di essere saltata in piedi dal divano e sono corsa fuori in giardino. Davanti a casa era pieno di persone e davanti al cancello, appoggiato all’auto di mia madre, c’era Simone con la chitarra in mano che cantava “Perfect” di Ed Sheeran, uno dei miei artisti preferiti. Io e lui cantavamo emozionati, guardandoci negli occhi, mentre tutte le persone attorno a noi filmavano il momento e piangevano emozionati. È stato un momento bellissimo e super emozionante, una sorpresa inaspettata e davvero gradita.
Continua a leggere »L’indomani la giornata è iniziata prestissimo per entrambi, soprattutto per me. Alle 4:30 ero già sveglia e, per non svegliare le mie sorelle, che per l’occasione avevano dormito insieme a me, come facevamo da piccole la notte di Natale, ho deciso di alzarmi. Intorno alle 7:30 finalmente sono arrivati parrucchiere e truccatrice, poi fotografo e videomaker. I preparativi andavano avanti, il tempo passava e io mi sentivo sempre più agitata. Non tanto per l’emozione o chissà quale paura, sentivo di essere in ritardo, e infatti alle 10:30, quando in teoria avrei dovuto essere pronta, non lo ero affatto!
Un’altra tradizione sarda prevede che il giorno delle nozze i parenti e amici dello sposo vadano prima a casa sua, dove possono trovare anche un mini-buffet, per lo più a base di dolci sardi. Quando lo sposo è pronto ed esce da casa, la madre ha in mano un piatto con del grano e petali di rose e, una volta varcata la porta di casa, dovrà lanciargli addosso il grano con i petali e rompere per terra il piatto, come segno di buon auspicio. Quindi lo sposo va con la sua auto dalla sposa, dove l’aspetta con in mano il bouquet, che sarà anche il suo regalo per lei. Io sono uscita da casa verso le 10:50, facendolo aspettare per più di 20 minuti! La tradizione del piatto vale anche per la sposa, quindi, anche io sono stata inondata di grano e riso da parte di mia madre e delle mie madrine. Quando l’ho visto, dall’alto della scalinata di casa, ero super emozionata. Mi guardava con un sorriso smagliante, bello come il sole, emozionato ed estasiato. Ho sceso le scale a fatica per l’emozione, aiutata da mio padre. Quando ci siamo incontrati, è stata una gioia immensa. Eravamo l’uno davanti all’altra, bellissimi nei nostri abiti, e tanto felici che quel giorno fosse finalmente arrivato. Mentre la pioggia di grano e petali di rose ci inondava, noi continuavamo a guardarci negli occhi e a sorridere: c’eravamo solo noi.
La cerimonia in chiesa si è svolta velocemente, e secondo gli invitati è stata molto bella e toccante. Una volta finita la messa, potevamo finalmente andare a festeggiare!
Per celebrare il nostro grande giorno, abbiamo deciso di organizzare una grande festa, in cui tutti i nostri invitati potessero stare bene e si potessero divertire. Abbiamo organizzato tante sorprese per loro. Già al mattino, le signore e le ragazze avevano ricevuto una wedding bag ciascuna, interamente realizzate a mano da me e mia madre. Al loro interno potevano trovare un ventaglio, dolcetti e salatini (non si sa mai che le invitate avessero fame durante la cerimonia!), un fazzoletto per le lacrime di gioia, la timeline della giornata ed un gratta e vinci personalizzato. I biglietti fortunati prevedevano svariati premi, come: una doppia fetta di torta, un ballo con lo sposo o la sposa, un bacio dallo sposo o dalla sposa, un selfie con gli sposi e un regalo speciale, cioè una candela realizzata da me e Simone, nata come prova di bomboniera. Durante il pranzo, con l’aiuto del DJ che ha animato sapientemente tutta la giornata, abbiamo scoperto i vincitori dei premi, così da rendere il pranzo più interattivo e divertente. Abbiamo alternato trenini e balli scatenati con selfie e foto ai tavoli. Anche i bambini sono stati occupati col kit di attività che gli abbiamo fatto trovare al tavolo: potevano colorare delle immagini stampate o disegnare su fogli bianchi oppure intrattenersi con giochi di enigmistica a tema matrimonio.
In poco tempo, ci siamo ritrovati fuori in giardino per il taglio della torta. Poi tutti in pista a ballare oppure al photobooth a scattare foto con la polaroid e a scrivere dei pensierini nel nostro guest book.
Abbiamo chiuso la serata con l’ultimo ballo sotto le note della nostra canzone, reso ancora più speciale dagli sparklers, che abbiamo distribuito a tutti gli ospiti e che hanno dato un tocco di magia in più a quel momento già così romantico.
È stata una giornata lunga, ma allo stesso tempo è passata velocemente, forse troppo, tanto da lasciarti quella malinconia che ti fa dire “È già finito? E adesso?”. Sì, perché, quando arrivi alla fine, mentre stai dando le bomboniere e salutando i tuoi ospiti, ti rendi conto che tutto il lavoro che c’è dietro quello che per gli altri è solo una giornata diversa dalle altre, per te è un progetto durato mesi e che ormai sta volgendo al termine. Un po’ come quando si finisce di vedere l’ultima puntata della tua serie preferita: sai che ti mancherà, ma allo stesso tempo, sei curioso di vedere cosa succederà nella prossima stagione!
Spero abbiate gradito il racconto della nostra giornata e di avervi trasmesso, almeno in parte, le tante emozioni che abbiamo provato noi nel nostro giorno perfetto e indimenticabile.
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