Il matrimonio di Stefano e Barbara a Viareggio, Lucca

Il racconto del nostro matrimonio

Penso che questo ultimo anno sia stato folle per chiunque, ma se una sposa a cose normali è stressata, provate solo ad immaginare cosa possa significare rimandare due volte il proprio matrimonio. Tutto parte nel lontano 2018, quando Stefano, il mio attuale marito, decide di farmi la proposta: eravamo in un locale con musica dal vivo, fa stoppare la musica, monta sul palco e li si inginocchia! Nessuno se lo aspettava, ed è stata veramente un'esplosione di gioia. Riflettendo poi con calma decidiamo la data, lui avrebbe voluto maggio 2019, ma io ho insistito per maggio 2020. Non sapete ancora quanto io mi stia maledicendo per quella scelta! Iniziano i preparativi! Da brava pianificatrice inizio a creare tutti i miei file excel per avere tutto sotto controllo. Il 2020 arriva finalmente, ed insieme alle mie nozze anche la pandemia. La data era fissata per il 2 maggio 2020, ma essendo tutta Italia in pieno lockdown, rimandare è l'unica decisione. Ma non ci facciamo scoraggiare, per quel giorno organizziamo una celebrazione simbolica nella corte del nostro palazzo! Tutti i vicini hanno partecipato dalle proprie finestre, io avevo un vestito bianco, mazzolino, e il portiere ci aveva steso un tappeto rosso! Nuova data: 31 dicembre 2020, così da festeggiare la fine di questo maledetto 2020 tutti insieme. Ma niente da fare, dopo un'estate quasi normale, il covid ricomincia la sua corsa verso ottobre, le restrizioni ritornano incalzanti e noi ci troviamo di nuovo a posticipare al 7 maggio 2020. Questa volta però non ci facciamo più ingannare, abbiamo deciso di andare avanti nonostante tuto. Abbiamo pensato: l'amore non si può fermare! Arriva il 7 maggio, e noi siamo entusiasti e carichi! La cerimonia è fissata sulla spiaggia per le 13.00. Mi sveglio la mattina ed il cielo è carico di nuvole minacciose; penso: "Certo, tutte le sfighe a noi, eh", ma non mi abbatto ancora, avevo già un ombrello pronto per l'evenienza: "Non esiste buono o cattivo tempo, esiste buona o cattiva attrezzatura!" (cit. Baden Powell). La truccatrice arriva, parrucchiere, fotografi, non mi accorgo nemmeno che è già arrivato il momento di indossare il vestito; guardo fuori dalla finestra il sole splende in un cielo terso! Andiamo! La sposa sta arrivando. Io e mio papà arriviamo in spiaggia, e percorro quella navata fin sul mare così veloce che i fotografi mi dicono di rallentare, ero impaziente, impaziente di sposarmi finalmente! La celebrazione non poteva essere più romantica, elegante e semplice. Tutti quanti hanno partecipato in sicurezza, distanziati e colmi di gioia nel veder finalmente coronato il nostro sogno. Non potendo fare nessun ricevimento, abbiamo organizzato un corteo sulla passeggiata di Viareggio: ci siamo trovati tutti vestiti da cerimonia e abbiamo fatto a piedi il giro dei bar, offrendo a tutti gli ospiti fiumi di alcool e stando all'aria aperta, in piedi e ben distanziati. Arrivati in piazza Mazzini sono riuscita a fare anche il lancio del bouquet! Le persone si fermavano anche se non ci conoscevano e, vedendo la nostra gioia, ne erano così ammaliati che volevano festeggaire con noi! Ci siamo salutati solo alle 21.30 quando, dato il coprifuoco, era l'ora di rientrare a casa. Non ci aspettavamo che con tutte queste restrizioni e questo momento di incertezza potessimo avere una così bella giornata, se me lo chiedessero?Rifarei tutto nella stessa maniera!