Il matrimonio di Stefano e Beatrice a Ronchi dei Legionari, Gorizia

Il racconto del nostro matrimonio

Tutto è iniziato il 22 ottobre 2019. Ho sempre saputo che lui era quello giusto (fin da quando lo conobbi il 6 giugno 2015) e quel giorno al crepuscolo sulla terrazza del castello di Miramare ho detto sì a quel ragazzo che 1 anno e mezzo dopo sarebbe diventato mio marito. La data era certa: 6 giugno 2021. Ma mentre eravamo presi dai primi preparativi è accaduto un evento che nessuno si sarebbe mai aspettato: la pandemia. È stato un periodo turbolento pieno di dubbi e insicurezze ma che regalava piccole gioie e soddisfazioni man mano che l'evento prendeva forma. Non abbiamo mai voluto rimandare perché quella data per noi aveva un significato speciale e l'unica cosa che volevamo era diventare marito e moglie, anche fossimo stati solo noi due e il parroco in chiesa. I problemi sono stati molti (se dovessi raccontare tutte le nostre disavventure potrei farci un libro) ma a una settimana dal matrimonio tutto si è placato, e con la situazione sanitaria sbloccata anche la mia ansia si è azzerata. 4 giorni prima del grande giorno sono andata a stare dai miei genitori e lì parenti e amici mi hanno coccolato e fatto ridere, stupendosi del fatto che fossi così tranquilla. L'unico che è riuscito a farmi piangere è stato proprio lui con un regalo a sorpresa: un mazzo di rose rosse e una lettera recapitati a casa la sera prima. La mattinata passata a prepararmi è volata e mi sono rilassata, ma non appena mi sono avvicinata alla macchina che mi avrebbe portato in chiesa tutta l'ansia che non avevo avuto in quei giorni mi è salita di colpo ed ero sul punto di piangere da un momento all'altro. Arrivata alla chiesa vedo tutti gli amici e i parenti che mi salutano piangendo di gioia e l'unica cosa che vorrei fare è piangere come la mia damigellina a cui dava fastidio il cerchietto di fiori. Inizia la musica e subito mi accorgo che non è la classica marcia nuziale, ma la canzone che avrei tanto voluto per il mio ingresso, ma che teoricamente non avrei potuto avere: Can't Help Falling in Love. Le lacrime sono sul punto di cadere rovinosamente, ma non appena ho posato i miei occhi su Stefano tutto si è volatilizzato. Eravamo io e lui. E tutto sarebbe andato bene.La giornata poi è volata: la cerimonia con il rito delle candele a simboleggiare l'inizio di una nuova famiglia, le foto al castello di Duino sotto il sole cocente, il ricevimento tra le chiacchiere, le risate e la musica ed infine il taglio della torta con le fontane pirotecniche. È stato tutto perfetto. Ora mi sveglio ogni mattina accanto a mio marito e mi sento la donna più fortunata del mondo perché so che adesso ci apparteniamo l'uno all'altra, davvero per sempre.