Il matrimonio di Stefano e Tiziana a Brindisi, Brindisi
Di sera Estate Giallo 4 professionisti
S&T
11 Set, 2021Il racconto del nostro matrimonio
Quando scegli di sposarti nel giorno del compleanno di tuo marito il primo pensiero al mattino è doppiamente dedicato a lui, quei soli 5 minuti in cui ancora puoi usare il cellulare dopodiché esci dalla stanza e inizia a scorrere lento o veloce (a seconda di come uno cambia prospettiva) il tempo che ti porterà fuori dalla chiesa dove dentro lui aspetta solo e soltanto te.
Noi ci siamo sposati nel pomeriggio e siamo stati proprio una coppia di sposi bagnati e fortunati dato che ha piovuto, ma cosa importa se piove quando sei felice?
La mia giornata è iniziata già con diversi imprevisti (la macchina non era pronta, la visagista in ritardo, non per sua colpa, la camera da letto ancora non pronta per le foto, il buffet per l'aperitivo in ritardo, il vestito di mia nipote dalla sarta per una riparazione dell'ultimo minuto perché si era bruciato mentre lo stiravano), ma nonostante ciò, a detta anche della parrucchiera e di tutto il suo staff ("Il bello delle donne" di Brindisi) e della mia visagista (Lucia Di Bello), sono stata capace di sorridere e prendere quanto di buono veniva, tanto il matrimonio ci sarebbe stato e una soluzione si sarebbe trovata anche laddove non ci fosse stata la possibilità di sistemare le cose. Una mattinata serena nonostante i problemi, grazie all'immensa disponibilità della mia famiglia e in particolare agli Spritz e Gin-tonic che mio fratello aveva preparato sfoggiando le sue doti da barman!
Continua a leggere »Mio marito nel frattempo era rilassato, dopo il barbiere festeggiava tradizionalmente con la torta "Pinguì" che storicamente gli prepara mia suocera e attendeva i fotografi (quanta fortuna quando sei un uomo), nel mentre da me arrivava il fioraio (La Fioreria di Ronzino Costantini di Brindisi) con i miei amati girasoli, arriva la macchina, mia sorella con i nipoti, le zie e chi più ne ha più ne metta, ma la casa della sposa è così, si sa! Tutto inizia a filare, tranne le nuvole che diventano sempre più minacciose e se mio marito riesce a fare qualche scatto con un filo di sole e all'aperto, io devo correre prima che inizi a piovere e anche perché si stava facendo tardi ed ero intenzionata a fare solo il quarto d'ora accademico di ritardo proprio come all'università.
I fotografi (Vito Cosimo Arena e il suo staff) iniziano a scattare, ma capiscono anche loro il mood della giornata, niente pressione e niente ansia, tanto che per fare due foto da sposa emozionata ce ne ho messo! Sorridevo e sorridevo a 36 denti e solo un pensiero rivolto a mia nonna malata d'Alzheimer mentre sistemavo le lenzuola che mi ha ricamato sul letto e lo sguardo di mia madre che mi diceva "ci siamo" mi hanno fatto cedere a qualche lacrima. Trucco finito, abito indossato (santa mia cognata, che ha allacciato ogni gancetto e ogni bottoncino), capelli e velo in ordine, foto scattate, chiudiamo casa e andiamo! Bugia, scherzo, avevamo dimenticato il nastro e la forbice, almeno qualche tradizione la volevo rispettare, quindi prendo le chiavi, metto in braccio la coda del vestito e rientro in casa anche perché sapevo solo io dove prendere tutto velocemente, richiudo casa e consegno tutto alle mie sante damigelle e finalmente posso varcare quel portone con mio padre; ad aspettarmi erano davvero in tanti, anche alcuni dei miei amici venuti da diverse parti d'Italia e via nella 500 blu notte con mio fratello (nonché testimone).
Nel frattempo mio marito era arrivato in chiesa e fortunatamente si è reso conto che nessuno aveva portato le wedding bag che avevamo preparato e strategicamente lasciato a casa di mia nonna (di fronte alla chiesa), quindi invia mio cugino e il mio migliore amico a prenderle e si mette a distribuire borse alle signore (anche da questo si capisce perché l'ho sposato).
Arrivata aspetto che entrino tutti anche chi era più in ritardo di me e finalmente percorrendo la piccola navata della parrocchia in cui sono nata e cresciuta e vedendo mio marito emozionato realizzo tutto e piango continuando a sorridere a 36 denti. La celebrazione procede liscia, mettiamo le fedi alla mano sbagliata, la destra, e ci sentiamo un po' spagnoli, un po' greci, poi riportiamo tutto al suo posto e via fino all'uscita dove facciamo una sorpresa nerd ai nostri invitati, uscendo sulle note della Marcia Imperiale di Star Wars con tanto di maschere da Darth Vader e Stormtrooper.
Prendiamo la macchina e indovinate? Bisognava far benzina perché nella fretta di lavarla e prepararla si erano dimenticati, quindi ci fermiamo con i nostri bei vestiti a fare benzina con la gente che ci guardava stupita e la pioggia che iniziava silenziosamente a cadere.
Arriviamo in location e veniamo accolti dai nostri invitati, dalla musica del sax di Carlo Gioia e dalla voce di Carmen Melcarne (i The Soulmates anche loro di Brindisi) e invece che correre a mangiare iniziamo a ballare prima che ricominci a piovere approfittando della corte della nostra bellissima Masseria (Triticum).
La serata è stata bellissima, c'è chi ancora mi chiede di rifarlo e probabilmente vivrei tantissime volte quel giorno senza cambiare nulla perché è stato tutto perfetto e nostro!
Ah dimenticavo, mica avevo dimenticato il compleanno di mio marito, infatti con la complicità dei miei zii avevo mandato una torta scenografica (nerd anch'essa) per festeggiarlo con tutti, anche perché i 30 anni vengono una sola volta nella vita!
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