Il matrimonio di Vittoria e Luca a Formia, Latina
Eleganti Estate Giallo 2 professionisti
V&L
07 Set, 2019Il racconto del nostro matrimonio
Un giorno indimenticabile.
In tanti si ricorderanno di questo bellissimo matrimonio per 3 fattori principali.
Il primo: moglie bellissima accompagnata dalla nostra cagnolina Lola, che ci ha portato le fedi.
Secondo: Il picchetto d'onore dei miei colleghi della folgore.
Terzo: una sciabolata improvvisata che ha lasciato a bocca aperta tutti quanti, soprattutto i camerieri che non se lo aspettavano.
Torniamo a noi. Il tempo è volato, ma se ripenso a quei giorni sembrava che il giorno del matrimonio non arrivasse mai.
Dopo mesi di preparativi e gli ultimi ritocchi da parte della nostra wedding planner personale, mia cognata Ilaria, che ha lavorato mesi per preparare tableau, segnaposto ecc, siamo arrivati al giorno X.
La notte prima del matrimonio non ho chiuso occhio e alle 7 di mattina ho iniziato ad addobbare casa, le scale, il portone, con i palloncini. Terminato questo, per placare l'ansia dell'attesa abbiamo allestito un piccolo rinfresco per gli ospiti e ho fatto un salto da Roberto Miele, barbiere di fiducia, per una spuntatina veloce prima dell'arrivo dei fotografi.
Continua a leggere »La cerimonia era prevista per le 15.30 presso la chiesa Cuore Immacolato di Maria di Don Bosco, ma si sa che le spose si fanno sempre attendere.
Alle 16:00 arriva la sposa accolta dal picchetto in entrata.
Ad attenderci, sul'altare, Don Mariano, il nostro parroco e tutto il resto degli amici, colleghi, familiari, testimoni. Inutile descrivere le emozioni, non appena l'ho vista, non so neanche io, sembrava di assistere a un film di quelli classici, principeschi.
La cerimonia è durata più di un'ora e mezza. La nostra Loletta, con il suo meraviglioso vestitino, ha incantato tutti, portandoci le fedi che suggellavano il nostro enterno amore.
Dopo un emozionante "sì, lo voglio" e la preghiera del paracadutista, la cerimonia si è conclusa. All'uscita, come da programma, mi attendeva un caloroso pubblico con in testa il picchetto della Folgore.
Passare sotto le sciabole a ponte che si toccano creando il tintennio, tra applausi e coriandoli, è qualcosa di unico. Dopo migliaia di baci, abbracci e auguri ricevuti, ci dirigiamo verso il ristorante.
All'esterno della chiesa, ad accoglierci, c'era un taxi inglese che ci ha accompagnato all'Hotel Palace Fagiano. Neanche il tempo di farsi un selfie e siamo arrivati, visto che si trova a pochi passi dalla chiesa.
A darci il benvenuto all'ingresso troviamo Francesca, la proprietaria, che ci accompagna dentro aprendo così il buffet.
Eravamo quasi al calar del sole e dopo aver fatto alcuni scatti in spiaggia, col tramonto che ci accompagnava, abbiamo deciso di accomodarci dentro.
La festa prosegue tra vino, portate di cibo e trenini di ogni tipo. Ogni occasione era buona per brindare, per ballare o per fare casino.
Dopo l'emozionante ballo tra papà e figlia arriviamo al cosiddetto lancio del bouquet, che ha conquistato Silvia, la ragazza di Stuk. Senza perdere tempo passiamo alla giarrettiera, che ho dovuto sfilare con i denti, sotto strati e strati di vestito.
Per rendere la cosa più divertente, il primo lancio è andato a vuoto, in compenso è volato un bicchiere d'acqua che ha preso in pieno mio nipote piccolino, che si trovava in mezzo. La giarrettiera alla fine è stata afferata da Corbetto, che fiero l'ha indossata in testa, come trofeo di battaglia.
Ci siamo spostati fuori, sulla terrazza, per il taglio della torta. Un taglio fuori dal comune, eseguito da entrambi con la mia sciabola. Un taglio netto, che ha avvolto di panna la lama, ripulita successivamente con una ricca leccata.
Per concludere in bellezza, incitato da un coro di colleghi, amici, conoscenti, pronti a riprendere il disastro che stava per accadere da lì a breve, mi sono preparato per aprire la bottiglia.
Nonostante stessi per divorziare e con il parere negativo dei camerieri, ho deciso di sfidare la sorte e provarci, tutt'al più mi sarei fatto un bagno.
Ormai era fatta, mi stavo giocando tutto, non avevo più una bottiglia di prosecco tra la mani ma una bomba da disinnescare. Attorno a me non c'era più nessuno, solo il mio migliore amico dall'infanzia che mi dava consigli e non mi abbandonava. Dopo un tentativo a vuoto, ecco che la bottiglia, come per magia, si è stappata e io non ho potuto fare altro che esultare e vantarmi del mio "fattore C".
Questo è stato il giorno più bello della nostra vita.
Spero che, con queste righe, sia riuscito a farvi vivere i momenti magici e indimenticabili che rimarranno per sempre dentro di noi.
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