Enrico P. Inviato il 20/09/2018
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Qualità del servizio
Valutazione 5.0 su 5
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Tempo di risposta
Valutazione 5.0 su 5
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Professionalità
Valutazione 5.0 su 5
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Rapporto qualità/prezzo
Valutazione 5.0 su 5
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Flessibilità
Valutazione 5.0 su 5
La nostra festa non sarebbe potuta riuscire così bene in nessun altro posto
Abbiamo visto e provato diversi ristoranti per il nostro matrimonio. Il Novecento all'Isola è stato il primo ed è diventato automaticamente il metro con cui abbiamo valutato gli altri. Cibo buonissimo, arredamento rustico/chic molto delicato, grande veranda all'ingresso, elegante pergolato esterno e ettari di vigne sul retro dove abbiamo anche fatto parte del servizio fotografico.
La prima buona impressione ci è stata data dalla prontezza e disponibilità nel fornirci le info sulle varie possibilità che avremmo avuto per il ricevimento. Dopo pochi minuti dalla prima telefonata per avere informazioni sui matrimoni, abbiamo subito ricevuto via email una dozzina di esempi di menù, tutti riadattabili ovviamente, divisi per fasce di prezzo. Assieme a questi ci è stata fornita anche la presentazione chiara del servizio, con tutte le varie possibilità di gestione e gli eventuali extra. Tutto ben chiaro, messo nero su bianco, tanto che con una battuta ci venne detto: "I prezzi sono questi, tant'è che se vi faceste il conto in autonomia e mi arrivaste qui con l'importo giusto al centesimo, sono sicuro che non ci sarebbero sorprese". Infatti è andata proprio così e garantisco che il rapporto qualità/prezzo/onestà è buonissimo.
Il signor Carlo, il titolare, oltre ad essere un buongustaio in fatto di cibo e bevande, ci ha sempre consigliati al meglio per la gestione dell'evento e degli spazi, chiarendo i nostri dubbi, dandoci spunti su come lui avrebbe fatto se la festa fosse stata la sua, ma senza giudicare le nostre scelte e senza volerci incanalare necessariamente verso modelli "preconfezionati" (cosa nient'affatto scontata).
Dire che il giorno del ricevimento "è andato tutto meravigliosamente" sarebbe sminuire la valutazione.
Eravamo una settantina di persone ed essendo fine giugno abbiamo optato per aperitivo di benvenuto e antipasti a buffet all'esterno, sotto un verdissimo pergolato di uva fragola che ci teneva tutti comodamente all'ombra con possibilità, per chi lo desiderasse, di sedersi. Se il tempo ve lo concede, fatelo assolutamente. Sarebbe un peccato non sfruttare lo spazio esterno.
Durante il pranzo, avendo suddiviso i nostri invitati in 8 tavoli circolari, abbiamo optato per pranzare nella saletta interna e abbiamo tenuto invece la veranda per i balli, la confettata e il photo booth (hanno una veranda enorme e luminosissima).
Le tempistiche per le varie portate, dall'aperitivo fino alla fine del pranzo, hanno avuto i ritmi giusti, con le dovute pause, ma senza quegli interminabili tempi morti che ti portano all'abbiocco. In questo, la moglie di Carlo è stata molto brava (ci ha seguiti lei durante la maggior parte della giornata).
Per la torta abbiamo deciso di affidarci alla pasticceria alla quale il ristorante normalmente si appoggia se gli sposi non hanno altre intenzioni. Anche qui il pasticcere ci ha dato un'ulteriore conferma del fatto che ci saremmo ritrovati in una botte di ferro "Pranzate al Novecento? Allora siete in mano a dei professionisti, andrà tutto bene, non vi preoccupate."
Per quanto riguarda il cibo abbiamo ricevuto i complimenti da tutti i nostri invitati.
L'aperitivo e gli antipasti erano vari e stuzzicanti, e nonostante l'abbondanza le persone non si sono sentite gonfie da dire: "Accidenti, adesso il pranzo chi lo affronta?".
Abbiamo scelto un menù misto di carne, pesce e verdure in modo da abbracciare un po' i gusti di tutti con dei piatti anche ricercati.
Era tutto squisito, vi dico solo che ho visto gente che sosteneva di non amare il pesce, mangiarsi due cartoccetti di frittura durante l'antipasto (frittura incredibilmente leggera) e chiedere il bis di risotto di gò una volta seduti a tavola.
Ogni volta che torniamo al Novecento all'Isola ci sentiamo trattati come vecchi amici. Sia Carlo che i due camerieri sempre presenti Miguel e David, ci accolgono sempre con un sorriso e tanta professionalità, trovando sempre il tempo per scambiare due battute in amicizia appunto.
Concludo col pensiero che la nostra festa non sarebbe potuta riuscire così bene in nessun altro posto.
Abbiamo visto e provato diversi ristoranti per il nostro matrimonio. Il Novecento all'Isola è stato il primo ed è diventato automaticamente il metro con cui abbiamo valutato gli altri. Cibo buonissimo, arredamento rustico/chic molto delicato, grande veranda all'ingresso, elegante pergolato esterno e ettari di vigne sul retro dove abbiamo anche fatto parte del servizio fotografico.
La prima buona impressione ci è stata data dalla prontezza e disponibilità nel fornirci le info sulle varie possibilità che avremmo avuto per il ricevimento. Dopo pochi minuti dalla prima telefonata per avere informazioni sui matrimoni, abbiamo subito ricevuto via email una dozzina di esempi di menù, tutti riadattabili ovviamente, divisi per fasce di prezzo. Assieme a questi ci è stata fornita anche la presentazione chiara del servizio, con tutte le varie possibilità di gestione e gli eventuali extra. Tutto ben chiaro, messo nero su bianco, tanto che con una battuta ci venne detto: "I prezzi sono questi, tant'è che se vi faceste il conto in autonomia e mi arrivaste qui con l'importo giusto al centesimo, sono sicuro che non ci sarebbero sorprese". Infatti è andata proprio così e garantisco che il rapporto qualità/prezzo/onestà è buonissimo.
Il signor Carlo, il titolare, oltre ad essere un buongustaio in fatto di cibo e bevande, ci ha sempre consigliati al meglio per la gestione dell'evento e degli spazi, chiarendo i nostri dubbi, dandoci spunti su come lui avrebbe fatto se la festa fosse stata la sua, ma senza giudicare le nostre scelte e senza volerci incanalare necessariamente verso modelli "preconfezionati" (cosa nient'affatto scontata).
Dire che il giorno del ricevimento "è andato tutto meravigliosamente" sarebbe sminuire la valutazione.
Eravamo una settantina di persone ed essendo fine giugno abbiamo optato per aperitivo di benvenuto e antipasti a buffet all'esterno, sotto un verdissimo pergolato di uva fragola che ci teneva tutti comodamente all'ombra con possibilità, per chi lo desiderasse, di sedersi. Se il tempo ve lo concede, fatelo assolutamente. Sarebbe un peccato non sfruttare lo spazio esterno.
Durante il pranzo, avendo suddiviso i nostri invitati in 8 tavoli circolari, abbiamo optato per pranzare nella saletta interna e abbiamo tenuto invece la veranda per i balli, la confettata e il photo booth (hanno una veranda enorme e luminosissima).
Le tempistiche per le varie portate, dall'aperitivo fino alla fine del pranzo, hanno avuto i ritmi giusti, con le dovute pause, ma senza quegli interminabili tempi morti che ti portano all'abbiocco. In questo, la moglie di Carlo è stata molto brava (ci ha seguiti lei durante la maggior parte della giornata).
Per la torta abbiamo deciso di affidarci alla pasticceria alla quale il ristorante normalmente si appoggia se gli sposi non hanno altre intenzioni. Anche qui il pasticcere ci ha dato un'ulteriore conferma del fatto che ci saremmo ritrovati in una botte di ferro "Pranzate al Novecento? Allora siete in mano a dei professionisti, andrà tutto bene, non vi preoccupate."
Per quanto riguarda il cibo abbiamo ricevuto i complimenti da tutti i nostri invitati.
L'aperitivo e gli antipasti erano vari e stuzzicanti, e nonostante l'abbondanza le persone non si sono sentite gonfie da dire: "Accidenti, adesso il pranzo chi lo affronta?".
Abbiamo scelto un menù misto di carne, pesce e verdure in modo da abbracciare un po' i gusti di tutti con dei piatti anche ricercati.
Era tutto squisito, vi dico solo che ho visto gente che sosteneva di non amare il pesce, mangiarsi due cartoccetti di frittura durante l'antipasto (frittura incredibilmente leggera) e chiedere il bis di risotto di gò una volta seduti a tavola.
Ogni volta che torniamo al Novecento all'Isola ci sentiamo trattati come vecchi amici. Sia Carlo che i due camerieri sempre presenti Miguel e David, ci accolgono sempre con un sorriso e tanta professionalità, trovando sempre il tempo per scambiare due battute in amicizia appunto.
Concludo col pensiero che la nostra festa non sarebbe potuta riuscire così bene in nessun altro posto.
