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Matrimonio

Cile, Isola di Pasqua e Perù

VacanzePlus Altre informazioni

Offerta

Scade il 31/10/2024

19 giorni / 17 notti con partenze a date fisse dai principali aeroporti italiani

Quote individuali in camera doppia a partire da € 3.280

Programma di viaggio:

1° giorno: Italia - Santiago de Chile

Partenza con volo per Santiago con cena e pernottamento a bordo.

2° giorno: Santiago

Arrivo all’aeroporto di Santiago e trasferimento in hotel.

Giornata a disposizione per attivita' individuali.

3° giorno: Santiago

Giornata a disposizione per attivita' individuali.

Santiago, la capitale, adagiata nella valle centrale del Paese e circondata dalle montagne della cordigliera delle Ande è il centro politico, amministrativo e culturale del Cile. A causa dei numerosi terremoti la città ha subito nel corso degli anni notevoli cambiamenti e oggi edifici storici lasciano spazio a grattacieli e moderni centri commerciali. Il cuore del centro storico si sviluppa intorno alla vivace Plaza de Armas, dove si affacciano la Cattedrale, il Correo Central, il Palazzo della Real Audencia, in passato utilizzato come governo e il Municipio. Nelle vicinanze si trovano il Paseo Ahumada, la via commerciale pedonale piena di negozi, bar e ristoranti, il Palacio de la Moneda, in stile neoclassico progettato nel 1785, il Palazzo Cousiño appartenente alla famiglia Cousiño-Goyenechea, tra le più facoltose dell’epoca e il Teatro Municipale, un vero gioiello architettonico. Da non perdere la visita del Mercado Central, costruito alla fine dell’800, in bella struttura di ferro importata dall’Inghilterra che oggi ospita il pittoresco mercato del pesce dove si trovano ristoranti che offrono ottimi piatti. A nord, al di là del Rio Mapocho, si può raggiungere il Cerro San Cristóbal, che offre una strepitosa vista della città. Ai suoi piedi, il Barrio Bellavista è pieno di caffè, ristoranti, bar e club alla moda e ospita La Chascona, la casa-museo del poeta Pablo Neruda. Il frizzante e mondano quartiere di Lastarria è un’oasi nascosta nel centro della città, con ristoranti, teatri, gallerie d’arte e boutique di designer emergenti. Nel quartiere di Barrio Italia dove si stabilirono gli artigiani immigrati nel 19° secolo, è un susseguirsi di negozi di antiquariato con bei mobili e simpatici oggetti, gallerie d’arte, bar e ristoranti tradizionali. Per gli amanti della storia e della cultura imperdibile è il Museo della Memoria e dei Diritti Umani, dedicato ai fatti accaduti durante la dittatura di Pinochet, il Museo Nazionale de Bellas Artes, che espone opere di artisti cileni tra i quali Roberto Matta e Claudio Bravo e il MAC (Museo di Arte Contemporanea) che espone fotografie, sculture e opere di artisti cileni e non solo. Negli ultimi anni, Santiago ha avuto una grande rinascita nel campo delle arti, della cultura e della vita sociale, con la comparsa di nuove gallerie d'arte dove espongono artisti emergenti, musei e ristoranti trendy, trasformandosi in una delle capitali più attraenti e vive dell’America Latina.

4° giorno: Santiago - Isola di Pasqua

Dopo la prima colazione, trasferimento all’aeroporto e volo per l’Isola di Pasqua. Arrivo e trasferimento in hotel. Pernottamento.

L’Isola di Pasqua, uno dei luoghi più enigmatici, intriganti, magici e isolati della terra, è come un bellissimo museo all'aperto, oltre ad essere l’isola abitata più remota del mondo. Situata nel mezzo del Pacifico, a metà strada tra il Cile e la Polinesia, il fascino dell'isola ruota attorno alle misteriose statue di pietra: i Moai. Fu scoperta dall’esploratore Olandese Jacob Roggeveen nella domenica di Pasqua del 1722 e da allora diventò l’isola di Pasqua. Alcuni pescatori polinesiani le diedero il nome di Rapa Nui o “Te Pito o Te Henua” (ombelico del mondo), nome utilizzato ancora oggi dagli abitanti dell’isola. Grazie all’isolamento e alla lontananza dal resto del mondo, la cultura Rapanui è rimasta praticamente intatta e, insieme alle bellezze naturali e archeologiche la rendono irresistibile. Il Parco Nazionale, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Unesco, racchiude grandi ricchezze naturali con vulcani spenti, tunnel di lava, grotte vulcaniche, una frastagliata costa e baie segrete.

Hanga Roa è il centro abitato dell’isola dove si trovano hotel, ristoranti, negozi, una bella chiesa e l’interessante Museo Antropológico Padre Sebastián Englert che ospita un’importante collezione di arte, costumi e tradizioni indigene. Il parco protegge circa 300 Ahu – piattaforme cerimoniali –, vari siti archeologici utilizzati per rituali, per scopi abitativi e agricoli e quasi 900 statue sparse in diverse zone dell’Isola. La maggior parte dei Moai provengono dalle pendici del vulcano Rano Raraku dove lavorarono centinaia di scultori tra il 1000 e il 1680 e solo qui se ne trovano circa 397, molti dei quali con il corpo sepolto. Solo il cappello (pukao) e gli occhi provenivano da una cava vicino ad Hanga Roa. Ad Ahu Te Pito Kura, che significa ombelico di luce, si trova la statua, abbattuta, più grande del parco con 10 metri di altezza e con un peso che si stima superi le 70 tonnellate. Invece Tongariki è l’Ahu più maestoso di tutta l’isola e comprende 15 sculture gigantesche incorniciate da un mare turchese e dal suono delle onde che si infrangono sulle scogliere. Ogni statua è diversa, alcune più alte, altre con il corpo più grosso e con differenze nel viso. Con un clima gradevole tutto l’anno, la spiaggia bianca di Anakena è la più conosciuta dell’isola ed è la sede dei siti di Ahu Ature Huki e di Ahu Nau Nau con i sette moai che danno le spalle al mare. Il Centro cerimoniale Orongo, rivestiva un’importanza fondamentale durante il periodo moais, infatti qui si praticavano i riti di iniziazione e l’ingresso dei bambini all’età adulta. Da qui partivano gli uomini-uccelli, durante la competizione del Manutara, che richiedeva ai partecipanti di scendere dalla scogliera, nuotare fino all’Isola di Motu Nui, cercare il primo uovo e portarlo intatto a Orongo per consegnarlo al re. Il vincitore diventava Tangata Manu (uomo-uccello) e acquistava privilegi speciali nella società. A Vinapu si trovano i resti di 3 piattaforme e si possono osservare le tecniche di lavorazione e costruzione degli Ahus che assomigliano a quelle utilizzate dagli Inca in Peru. Ahu Akivi si trova nell’entroterra, si differenza dalla maggior parte delle altre piattaforme ed è caratterizzato da 7 Moai alti circa 4 metri e molto simili tra loro, allineati con i punti dove sorge il sole durante gli equinozi di primavera e autunno.

5° giorno: Isola di Pasqua

Prima colazione. Visita di Tongariki, Rano Raraku e Anakena: intera giornata di escursione dedicata alla visita del Tempio “Ahu” Akahanga dove i moai si trovano rovesciati, alla visita del Vulcano Rano Raraku, il sito più impressionante di tutta l’Isola.

La mattinata è dedicata alla visita di Ana Kai Tangata, le pitture rupestri realizzate con pigmenti minerali. Queste opere mostrano l’uccello Manutara. Proseguimento per il Vulcano Rano Kao e visita del centro cerimoniale di Orongo dove si trovano la maggior parte dei petroglifi moai che raffigurano l’uomo uccello “Tangata Manu”, il dio creatore “Make Make” e di Komari, simboli della fertilità. Nel pomeriggio visita del centro archeologico di Ahu Akivi in cui si trovano sette moai che a differenza degli altri guardano verso il mare. Al riguardo ci sono tante teorie e leggende, si suppone che abbiamo un significato astrologico. Proseguimento per Puna Pau, piccolo cratere vulcano da dove veniva estratta la roccia rossa usata per costruire i “Pukao” (cappelli). Proseguimento per Anakena con i sette moai di Ahu Nau Nau e la meravigliosa spiaggia caraibica.

Rientro in hotel e pernottamento.

6° giorno: Isola di Pasqua - Santiago

Prima colazione. Mattinata a disposizione per attivita' individuali. Nel pomeriggio trasferimento all’aeroporto e partenza con volo per Santiago. Arrivo e sistemazione in hotel. Pernottamento.

7° giorno: Santiago – Lima

Prima colazione. In mattinata volo per Lima. Arrivo all’aeroporto e trasferimento privato con guida italiana in hotel. Consegna dei voucher. Pernottamento.

Lima è una delle più importanti capitali del Sudamerica, città affascinante, con un mix di architettura coloniale e di moderna architettura. Fondata nel 1535 da Francisco Pizarro, il conquistatore spagnolo, venne dapprima chiamata “la Città dei Re” in quanto si narra che il luogo della sua fondazione sia stato deciso il 6 gennaio, il giorno dell’arrivo dei Re Magi, da cui il nome “Ciudad de Los Reyes” (i Re Magi in spagnolo). Il nome attuale deriva dal Quechua, l’antica lingua parlata dagli Incas. Il centro storico di Lima è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1988 per la sua bellezza e originalità con i famosi balconi, le stradine acciottolate, le grandi piazze ed i bellissimi edifici coloniali. Degni di nota sono la Plaza de Armas, la piazza principale, testimone della fondazione e dei movimenti di indipendenza del Perù, la Cattedrale in stile barocco risalente al XVII secolo, il Palazzo del Governo, dove ogni giorno si svolge il cambio della guardia e la Chiesa di San Francisco. A contrasto con la zona antica è il quartiere di Miraflores moderno e avveniristico con i grandi alberghi di lusso e il Larcomar, il lungomare di Lima dove si trovano ristoranti famosi e negozi per lo shopping.

8° giorno: Lima - Paracas - Ica - Nazca

Partenza con bus per Paracas e sosta per visitare liberamente le isole Ballestas. Verso le ore 11.10 continuazione in bus per Ica e sosta per fare liberamente dune buggy o sandboarding. Verso le ore 18.25 partenza in bus verso Nazca. Arrivo e pernottamento.

La penisola Paracas possiede la riserva marina più grande del Perù e ospita più di 200 tipi di volatili marini e una gran varietà di specie acquatiche come i pinguini di Humboldt, pellicani, albatros e leoni marini. Le Linee di Nazca sono geoglifi, oltre 13.000 linee tracciate sul terreno che vanno a formare più di 800 disegni di animali stilizzati.

Le isole Ballestas, formazioni rocciose modellate nel corso del tempo dall’acqua dando vita a grotte e caverne dalle forme singolari, sono abitate da colonie di pinguini Humboldt, pellicani, albatros e leoni marini. Prima di entrare in mare aperto si potrà ammirare il famoso "candelabro", curiosa figura raffigurante un candelabro tracciata sul fianco di una collina sabbiosa.

9° giorno: Nazca – Arequipa

Prima colazione (si consiglia sorvolo delle linee di Nazca).

Ricche di fascino e di mistero le Linee di Nazca, oltre 13 mila linee, triangoli, spirali e gigantesche figure di animali, tra cui colibrì, condor, scimmie e un enorme ragno. Ancora oggi gli studiosi non riescono a dare delle spiegazioni concrete sul significato, sullo scopo e il modo in cui furono realizzati.

Proseguimento in bus per Arequipa, arrivo e pernottamento.

Arequipa, conosciuta come "la ciudad blanca" (la città bianca), dal colore della pietra con la quale sono stati costruiti gli edifici del centro storico, fu fondata nel 1540 da Garcí Manuel de Carbajal, che la chiamò La Villa Hermosa del Valle de Arequipa. La città è ubicata in bellissima posizione ai piedi del vulcano El Misti a 2335 m., capoluogo della provincia e della regione omonima, è la seconda città più popolosa del Paese, dopo Lima la capitale. Nel 2000 il centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO per la bellezza e la varietà di edifici e chiese tra le quali si ricordano: la Cattedrale, costruita in stile neoclassico utilizzando una pietra vulcanica denominata sillar, che conserva oggetti di valore inestimabile come il pulpito francese e un monumentale organo belga di 15 metri di altezza; la Chiesa e il Complesso della Compagnia, gruppo di edifici eretti dai Gesuiti per abitazione e luogo di culto, uno dei più belli esempi di architettura religiosa del XVII secolo; la Chiesa ed il Convento di Santo Domingo, considerata la chiesa più antica di Arequipa con il prezioso Cristo crocifisso dell'altare maggiore. Il complesso per il quale però Arequipa è conosciuta, è il Convento di Santa Catalina, unico monastero del mondo con una cittadella, un gioiello coloniale unico, fondato nel 1580 e aperto al pubblico nel 1970, di particolare architettura religiosa, composto da chiese, chiostri, piazze, ambienti vari che conserva ancora intatto il fascino del XVI secolo. Immancabile inoltre l’interessantissima visita al museo Santuarios Andinos che custodisce la famosa mummia Juanita, una vergine inca di 14 anni, sacrificata 530 anni fa vicino alla cima del vulcano Ampato a più di 6.300 m di altitudine. Il suo soprannome è " Juanita, la principessa di ghiaccio” e fu scoperta nel 1995 dalla guida peruviana Miguel Zarate insieme all’archeologo americano John Reinhard.

10° giorno: Arequipa

Prima colazione e pernottamento (si consiglia visita della città, del Monastero di Santa Catalina e del Museo di Juanita).

A seconda del tempo a disposizione possibilità di aggiungere l’escursione al Canyon del Colca). Il Canyon del Colca è il secondo canyon più profondo del mondo dopo quello del Cotahuasi (ambedue nel Dipartimento di Arequipa). Un'immensa valle dagli splendidi paesaggi naturali, innumerevoli terrazze del periodo precolombiano e un fiume che scorre ad una profondità di 3180 metri. Spettacolare fauna locale: greggi di vigogne (un camelide cugino dei lama e delle alpaca che vive allo stato brado), numerose specie di volatili, tra le quali i Colibrì Giganti, le aquile, oche selvatiche e il maestoso Condor Andino

11° giorno: Arequipa - Puno

Prima colazione. Partenza con bus per Puno, sul Lago Titicaca. Arrivo e pernottamento.

Puno è situata sulla sponda occidentale del Lago Titicaca a 3800 m di altezza, capoluogo della regione e della provincia omonima. Presenta nei dintorni siti archeologici preispanici con costruzioni circolari di pietra chiamate chullpa, degli antichi monumenti funerari, mentre le chiese del centro storico sono caratterizzate da una marcata architettura coloniale. La popolazione è di origine quechua e aymara e conserva antiche tradizioni legate al folclore, alle danze, ai riti e alle feste, di cui Puno è ricchissima.

12° giorno: Puno-Lago Titicaca-Puno

Prima colazione e pernottamento (si consiglia l’escursione sul Lago Titicaca per vedere le Isole degli Uros e l’Isola di Taquile).

Il Lago Titicaca è situato al confine tra Bolivia e Perù, fra i picchi delle Ande, in una zona altamente suggestiva sia per ragioni archeologiche sia per ragioni antropologiche. Si trova ad un'altezza di 3820 m ed è il lago navigabile più elevato della terra nonché il più esteso del Sud America (oltre 170 km). Le sue acque azzurre sono davvero meravigliose e, data l'altitudine, l'aria è insolitamente tersa. Trattasi di due laghi congiunti dallo stretto di Tiquina: il Lago Mayor a nord e il Lago Minor a sud. Le rive settentrionali del Lago appartengono al Perù e Puno risulta essere la città principale. Di fronte a Puno, le isole più celebri del Lago:

  • Le Isole galleggianti degli Uros si trovano nella baia di Puno e sono circa 20, tra le quali sono da ricordare Tupiri, Santa Maria, Tribuna, Toranipata, Chumi, Paraíso, Kapi, Titino, Tinajero e Negrone. Ognuna è abitata da 3 a 10 famiglie do origini uro-aymaras, che costruiscono e ricoprono le loro case con tetti di totora, un giunco che cresce in abbondanza nel lago. Gli Uros sono conosciuti come “il popolo del lago” e le loro origini risalgono a epoche precedenti a quella incaica. Mantengono la tradizione della pesca artigianale, in particolare quella del carachi e del persico, come anche della caccia agli uccelli selvatici. Gli uomini sono abili conduttori di zattere di totora e le donne ottime tessitrici.
  • Chiamati anche tribù dell'acqua, gli Uros vivono su isole di canna di totora, materiale che utilizzano anche per le loro case e le loro imbarcazioni. Al mercato di Puno gli Uros scambiano il pesce con carne e prodotti agricoli. E l'isola di Tequile, da cui si gode una meraviglioso panorama del Lago Titicaca e delle montagne che circondano l'isola, e che ospita ancora oggi i discendenti degli antichi abitanti aimara e quechua che popolavano questi luoghi prima ancora della dominazione dell'Impero Inca. Sono riconosciuti come eccellenti tessitori.
  • L’Isola Taquile, dove nella parte più alta si possono osservare i resti che risalgono a epoche preincaiche. Durante la colonia e fino ai primi anni del XX secolo, il luogo fu utilizzato come prigione politica ma, dal 1970, l’isola divenne proprietà esclusiva degli abitanti di Taquile, una popolazione molto amichevole che conserva i propri costumi, le tradizioni e gli abiti secondo l’antica usanza.
  • L’Isola Amantaní, dove abitano otto comunità che si dedicano in particolare alla coltivazione della patata, del mais, della coca, della quinua, delle fave e dei piselli e il loro artigianato più rappresentativo è costituito dai tessuti e dalle sculture in pietra.

Tra le attrazioni naturali ci sono due belvedere nella parte più alta, da dove si può ammirare il lago in tutta la sua estensione, come anche alcuni resti preispanici, centri cerimoniali e un cimitero di mummie.

Vicino a Puno, a 34 km circa di distanza, si trova il sito archeologico di Sillustani, fra magnifici paesaggi ed un'interessante architettura pre-inca. Le rovine, che rimangono sulla cima di una penisola e sono circondate da bellissimi laghi, sono un cimitero costruito nel XII secolo da una civiltà che occupò la grande zona prima del dominio inca. Sulla parte meridionale del lago invece si affaccia la simpatica cittadina boliviana di Copacabana dalle cui rive, in pochi minuti di navigazione, si arriva all'antistante Isla del Sol, dove la leggenda dice di essere il luogo in cui nacquero Manco Kapac e Marna Huaca, i primi Inca. Anche qui vi sono rovine ovunque. A poca distanza dalla riva del Lago si trovano le celebri rovine di Tiwanacu, probabilmente fondata intorno al 1.500 avanti Cristo. Si tratta, pertanto, di uno dei monumenti più antichi delle Americhe.

13° giorno: Puno – Cusco

Prima colazione. Partenza in bus verso Cusco. La bellezza del paesaggio è unica, passando dall’altopiano alle Ande e attraversando numerosi villaggi caratteristici. Durante il percorso il bus effettuerà delle fermate per la visita : Pucara, Racchi dove sarà possibile ammirare antiche rovine Huari e il bel tempio di Huiracocha e l’ultima fermata ad Andahuayllas, dove si trova l’impressionante cappella conosciuta come “la piccola sistina”. Il punto più elevato che si attraversa è La Raya (4000 metri di altitudine) che segna il limite tra la zona andina e quella dell’altopiano. Pranzo nel ristorante locale durante il tragitto. Arrivo in serata a Cusco, il cui nome in lingua quechua significa ‘l’ombelico del mondo’ e pernottamento.

14° giorno: Cusco - Machu Picchu - Cusco

Prima colazione e pernottamento (si consiglia la visita di Machu Picchu).

Partenza per Machu Picchu con viaggio in treno di due ore fino al villaggio di Agua Calientes, conosciuto anche con il nome di Machu Pichhu Pueblo, ed è l'ultima fermata prima di entrare al sito archeologico piu' importante del Perù.

Machu Picchu, che significa “Montagna Vecchia”, dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1983, è il luogo simbolo del Perù ed uno dei siti archeologici più famosi al mondo. Nel luglio del 1911, l’esploratore americano Hiram Bingham, durante uno dei suoi frequenti viaggi nella Valle dell'Urubamba, conobbe il contadino Melchor Arteaga il quale gli raccontò che, poco lontano esistevano grandi rovine, il 24 luglio, Bingham insieme ad Arteaga ed al sergente Carrasco, raggiunsero la Fortezza e rimasero incantati da quello che videro. Ancora oggi è una grande emozione, quando, scesi dal treno alla stazione di Puente Ruinas e preso il bus per raggiungere le Rovine, si scorge in alto, arroccata sulla montagna e circondata da enormi muri di granito, Machu Picchu, la "città perduta" degli Incas. il sito archeologico venne costruito nel punto più alto della montagna nel XV secolo dall'Inca Pachacútec e comprende terrazzamenti, canali, templi, realizzati con grandi blocchi di pietre a secco. Di fronte a "Machu Picchu" (che significa vecchia montagna), è ubicato il “Huayna Picchu” (montagna giovane) una vetta raggiungibile a piedi con un’ora di camminata da cui si può godere di una vista spettacolare su tutta l’area archeologica.

Cusco è una città situata a 3399 m, dichiarata patrimonio dell’Umanità nel 1983 dall’UNESCO. Capitale archeologica delle Americhe, fulcro dell’impero inca. La maggior parte delle strade cittadine sono fiancheggiate da mura di pietra costruite dagli Incas e possiede anche magnifici esempi di arte coloniale. Nella Valle Sacra si trovano le costruzioni più importanti dell’Impero Inca come le rovine di Pisaq, Ollantaytambo, l’imponente fortezza che proteggeva l’entrata alla Valle Sacra, i suoi templi, terrazze ed architettura incaica; Chinchero, bellissimo paesello con un’antica chiesa, che la domenica ospita un mercato ancora autentico, e da cui si gode una vista spettacolare sulle montagne della Valle Sacra; Moray, sito archeologico a circa 36 km da Cuzco che contiene una serie di terrazzamenti circolari concentrici, che formano una sorta di anfiteatro; le spettacolari Saline di Maras, straordinario sito composto da migliaia di pozze sfruttate come cave di sale già durante il periodo Inca.

15° giorno: Cusco

Giornata a disposizione per attivita' individuali (si consiglia la visita della Valle Sacra degli Inca).

La Valle Sacra, a poca distanza da Cuzco si sviluppa lungo il corso del fiume Urubamba, tra le città di Pisac e Ollantaytambo, tra bellissimi terrazzamenti dove si può apprezzare lo sviluppo tecnologico raggiunto dagli Incas in agricoltura. Il paesaggio è spettacolare con i tipici villaggi, i siti archeologici e la ricchezza degli abitanti nel folklore, nell'artigianato, nel loro stile di vita, nelle usanze e nei riti ancestrali che risalgono agli antichi Incas. Un luogo che lascerà ricordi indimenticabili visitando Pisac che comprende la zona archeologica risalente al X secolo ed il suo mercato, con i tessuti coloratissimi e l’artigianato tipico; Ollantaytambo l'imponente fortezza che proteggeva l'entrata alla Valle Sacra, tipico esempio di un villaggio Inca che ha conservato nel tempo case, strade e canali originali dell’epoca; Chinchero con il suo tipico mercato domenicale frequentato dagli indios; Moray e la zona archeologica di terrazzamenti circolari che venivano utilizzati per l’agricoltura e pare anche come luogo per l'osservazione astronomica; le saline di Maras con migliaia di pozze sfruttate come cave di sale già durante il periodo di dominio degli Incas in Perù.

16° giorno: Cusco

Giornata a disposizione per attivita' individuali.

17° giorno: Cusco

Giornata a disposizione per attivita' individuali.

18° giorno: Cusco - Lima – Italia

Mattinata a disposizione per attivita' individuali.

Nel primo pomeriggio trasferimento libero in aeroporto e partenza con volo per Madrid (via Lima). Pasti e pernottamento a bordo.

19° giorno: Italia

Arrivo in Italia previsto in serata.

La quota di partecipazione comprende:

  • Biglietti aerei intercontinentali ed interni in classe economica
  • Sistemazione in camera doppia (hotel in categ, Turistica Superiore) con servizi privati in hotel e trattamento come da programma
  • Trasferimenti come da programma
  • Assistenza di personale in loco parlante italiano

La quota non comprende:

  • Tasse Aeroportuali (circa 600 € per persona)
  • Quota Iscrizione (50 € per persona)
  • Mance, facchinaggi, pasti non menzionati, escursioni facoltative, extra in genere e quanto non espressamente specificato alla voce "la quota comprende".

Nella quota di partecipazione è gia' incluso uno Sconto Nozze del valore di € 700,00 per coppia, offerto da Vacanzeplus.

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