Non all'altezza delle aspettative
Abbiamo conosciuto Giusy dalla sua fama e abbiamo ritenuto che la classe che contraddistingueva i suoi matrimoni sarebbe potuta essere perfetta anche per il nostro; pertanto abbiamo fissato un appuntamento e l’abbiamo conosciuta: in quell’occasione ci ha sottolineato a più riprese come si sarebbe occupata di tutto lei, nei minimi dettagli.
Premesse ottime; che però già dai primi mesi di lavoro insieme non ci sembrava stessero dando i loro frutti: bloccata la location per giugno 2024 dopo averne girate varie, Giusy ci ha sottolineato giustamente che ci fosse moltissimo tempo a disposizione (era l’estate del 2022) e che quindi ci saremmo sentiti più avanti per bloccare la chiesa, perché avrebbe dovuto fare delle “site inspection” per valutare vari aspetti; “site inspection” di cui non abbiamo saputo più nulla, visto che non l’abbiamo sentita per più di un anno, quando le ho scritto io per avvisarla che avevamo bloccato la chiesa da soli per evitare di non trovarla disponibile (mancava già meno di 1 anno alle nozze).
E questo è stato un po’ l’andamento della nostra collaborazione: ci aspettavamo che dettasse le tempistiche, ma alla fine siamo stati noi a doverlo fare. Infatti, i mesi sono passati così, con noi che ci occupavamo delle pratiche burocratiche e delle questioni logistiche, e lei che non ci ha mai chiesto nulla. Abbiamo pensato che la parte più organizzativa non fosse il suo punto di forza e le abbiamo quindi dato un po’ di fiducia sulla parte creativa: ma anche su questo aspetto è stata per noi insufficiente. A un mese dalle nozze ci chiedeva ancora se la cena sarebbe stata dentro o fuori; non stiamo a sottolineare che avrebbe dovuto saperlo, e sarebbe dovuta essere lei a consigliarci come allestire il tutto. Ma ha parlato di come posizionare gli allestimenti solo qualche settimana prima del matrimonio. «E il piano B?», le abbiamo chiesto, «Il piano B viene come viene, tutto dentro e via».
Nonostante tutto, fino al giorno del matrimonio le abbiamo riservato la fiducia che pensavamo meritasse. Anche in questo caso siamo rimasti delusi. Il matrimonio sarebbe stato alle 16 e lei si è presentata da me alle 14:30 (mentre non pervenuta dallo sposo, nemmeno telefonicamente) con quello che ci è stato presentato come un “personal assistant” – in realtà un fotografo personale – da cui si è fatta riprendere gli unici 5 minuti in cui è stata con me durante la preparazione per poi andare di nuovo via, nonostante imprevisti intercorsi che le avevo chiesto di aiutarmi a risolvere. All’arrivo in chiesa (tralasciando il fatto che non abbiamo ricevuto alcuna informazione su come comportarci) mi ha visto arrivare e non mi ha aiutato con coda dell’abito e velo e, non avendo calcolato la presenza della damigella all’altare, quest’ultima è stata costretta a sedersi al banco. Soprassediamo sul coordinamento dei fornitori: quel giorno abbiamo scoperto che non aveva concordato con tutti loro orari e luoghi; addirittura non ne sentiva alcuni da mesi.
Dulcis in fundo: alcuni ospiti si sono lamentati delle risposte poco cortesi ricevute.
Tralasciando altri dettagli – omessi per questioni di spazio – che hanno comunque contribuito alla nostra valutazione, ci aspettavamo sicuramente un coinvolgimento maggiore da parte sua in tutte le fasi di preparazione alle nozze, che doveva culminare proprio quel giorno; mentre ci siamo sentiti un po’ abbandonati a noi stessi. Dopo aver fatto presente la questione, ci è stato sottolineato che alcune cose non “fossero sua responsabilità”, lasciandoci col dubbio di quali servizi avessimo usufruito.
Ci dispiace dare questo tipo di feedback e non siamo avvezzi a farlo, perché speravamo veramente che le cose andassero al meglio con Giusy; purtroppo però l’impressione che ci siamo fatti è che con noi si sia accontentata di fare il minimo indispensabile nel suo ruolo di Wedding Planner.